Ecco come sono ora

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Dopo 20 minuti di coda riusciamo sfortunatamente ad arrivare all'entrata del nostro piccolo inferno.
Superato il cancello a corse, schivando un gruppo di ragazzi. Faccio per entrare nell'edificio, ma una voce mi ferma, una voce fin troppo familiare.

-Hei Allison non mi saluti più?-

Mi volto lentamente e.. maledizione.
È lì in mezzo al solito gruppetto.

Logan faccioquellochemipare Stark

Matt e Oliver mi guardano incuriositi seduti sul muretto, mentre lui mi sorride strafottente.
Se ne sta lì, appoggiato al muro come se fosse il padrone del mondo.
Jeans chiari, camicia nera con la giacca di pelle che gli sta maledettamente bene. E lui lo sa, esoso..
Regge il casco della moto, ovviamente nero e grigio, in una mano. Nell'altra una sigaretta.
E odio doverlo ammettere, ma è stupendo e odio altrettanto quando mi chiamano con il mio nome per intero. Ovviamente lui lo sa, ma non evita ugualmente di farlo.

Perchè ti diverti, vero?
Ti diverti a farmi impazzire perché sai di poterlo fare. Ma notizia flash, non sai sempre tutto.
Perchè sai che mi dà fastidio, ma non per la giusta motivazione.
In pochi la conoscono.
Questa è un'altra delle cose che, solo se hai pazienza, riesci a scoprire.
E tu non ne hai mai avuta.
Perchè in fondo, non ne valgo la pena. L'hai detto tu, non me lo dimentico.
Non hai mai capito che sono come..una cipolla. Sì, ha ragione Shrek, le persone sono come le cipolle.
Sono fatte a strati.
Strati che io interpreto più come maschere. Strati infiniti di maschere sovrapposte.
Ognuno ha i propri segreti e di conseguenza le proprie mura attorno al 'vero se stesso'. Grazie a quelle è facile fingere di essere qualcun altro.
A volte aiuta. È un buon metodo per allontanare gli opportunisti.
Altre volte..
È distruttivo.

Fatto sta che lui l'ha fatto per attirare la mia attenzione.
Ed io ci sono appena cascata come una stupida.

Datemi un premio per essere  la ragazza più ingenua della terra

-Hei Stark rompi già di prima mattina?- sento Sara tirarmi per la giacca. Wow mi conosce fin troppo bene.
Sono indecisa: mollargli un pugno sul naso, oppure no? Però so che lo eviterebbe.
È sempre stato più veloce di me, ovviamente. Quindi opto per sfruttare una mia dote.
Mettere a tacere gli stolti.

- Non sei cambiata a quanto pare, simpatica e dolce come sempre. Cosa c'è? Le tue conquiste estive non ti hanno soddisfatto? Ah, giusto. Forse non ce ne sono nemmeno state - il tutto contornato dal suo sorriso beffardo e dalle risate di Oliver e Matt. Loro due però appena mi guardano si zittiscono, bravi forse state imparando a conoscermi.
A quanto pare è vero che uno sguardo vale più di mille parole.

Stringo i pungi contro i fianchi cercando di mantenere la calma. Ma chi si crede di essere? Tutta estate a dirmi che sono importante, per poi sfruttarmi solo come para culo per le sue cazzate. E ora mi prende in giro come se non fosse successo nulla?!

Ok, l'opzione del pugno sul naso sta diventando sempre più allettante.
Ma se quest'anno voglio mantenere un profilo basso.. Sarà meglio evitare.
Quest'anno nessuna rissa, solo studio.
Promesso.
Forse.

- Per prima cosa: sono solo affari miei. E secondo: in qualunque caso, preferisco non baciare o fare sesso con persone a caso, per poi non ricordarmi nemmeno come si chiamino. Al contrario, tu accetti la prima che ti apre le gambe -
Lui mi guarda e io muoio, vedo le fiamme nei suoi occhi scuri.
Ma non risponde.

Silenzio.
Ecco la sua risposta.
Un silenzio che vuol dire tutto e niente, un silenzio che mi sa di consapevolezza, ma anche d'assenza di senso di colpa.
Un silenzio fin troppo pesante.
Perchè non contiene scuse, anzi.
E più ti guardo più rivivo le sensazioni di questa estate.
Il dolore, la tristezza mischiate con la rabbia per averti permesso di usarmi.
Perchè sì, mi hai usata, mi hai usata solo per tirarti fuori dai guai.
Ed io cerco di trasmetterti questo, ora, con il mio sguardo.
Ma non sono ancora pronta ad affrontati e forse non lo sarò mai.
Non sono ancora pronta a sentirmi rifiutata.
Perchè quegli occhi mi leggono dentro, ed io so che tu sai che potresti distruggermi con uno schiocco di dita.
E questo mi spaventa a morte.

Quel momento di.. Come si può definire...intimità? Finisce finalmente, perché distolgo lo sguardo e la vedo.

Melissa

Io guardo ancora lui e lo vedo come la squadra, come si è già dimenticato di me, qui davanti a lui.
Melissa, eccola, colei che rappresenta i sogni erotici di tutti i ragazzi. Con una sigaretta tra le labbra, con i suoi soliti tacchi,la camicia scollata e con una minigonna letteralmente MINI.
Ricordo com'è nato l'astio tra noi. Mi ero fidata di lei, quando ancora non avevo capito che molte persone sono false. Fingono per ottenere ciò che vogliono. E lei ne ha approfittato.
Fortunatamente non è riuscita a togliermi troppe maschere. Ma riesce  ugualmente a farmi uscire di testa, perché sa toccare i tasti giusti.
Ed io odio questa cosa.
Ha poche armi contro di me, ma le usa dannatamente bene.

Ovviamente supera sia me che Sara e si getta su Logan come una sanguisuga. Non prima di avermi lanciato uno sguardo da..da..insomma da stronza. Vedo Logan irrigidirsi e riprendere a guardarmi. Cerca un legame nel mio sguardo, ma ciò che può ottenere è solo il riflesso dei suoi.

Non ti lascerò più entrare.
Le mie mura sono troppo alte, lasciami stare.
Ormai sono lontana da te, chilometri e chilometri.

-Parlando delle tue "amiche"- mimo le virgolette -Ecco la numero uno. Ci si vede Logan.-

Lo saluto muovendo le dita della mano con un sorriso falsissimo. Prendo Sara a braccetto e sento che mi sussurra un 'sono fiera di te'. Le sorrido di rimando, il primo vero sorriso della giornata.
Ignoro qualsiasi commento di Melissa e mi dirigo verso il primo giorno di una nuova vita.

Una nuova vita,
una nuova me,
che non prevede te nel mio futuro.
Stammi alla larga Logan Stark.

Un amore testardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora