Siamo pronti

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Sento freddo.
Tanto freddo.
Apro gli occhi, mi guardo attorno.
Nero, buio, vuoto.
Ecco cosa vedo.
Sono sdraiata sul pavimento di.. Una stanza?
Mi alzo e inizio a camminare con le braccia avanti.
Con una mano tocco una parete, la seguo e mi rendo conto di camminare in tondo.
Sento un rumore, forte, fin troppo forte.
Come una porta arrugginita che si apre, a fatica.
Una luce accecante mi costringe a chiudere gli occhi proviene dal soffitto.
Alzo lo sguardo e..
Sono sul fondo di un pozzo.
Sento le gambe tremare, il respiro si fa corto, le mani iniziano a chiudersi e aprirsi meccanicamente.
No, non adesso, non ora uno di quei maledetti attacchi di panico.
-Allison, respira- e quella voce, mi fa morire.
Come un pugno in faccia.
Come la sveglia la mattina.
Come un fulmine a ciel sereno.
Mamma.
Alzo lo sguardo e la vedo, è in cima al pozzo e mi guarda e ride.
Ride e io piango.
-Mamma..mamma!- urlo tentando di arrampicarmi. Ma le pareti sono scivolose, troppo scivolose.
Le mani non trovano appigli, i piedi nemmeno.
-Mamma aiutami! - è lei mi guarda e ride, ma non mi aiuta. Mi guarda con i suoi occhi grigi così simili ai miei, ma non si muove.
Poi il suo sguardo cambia, nei suoi occhi non vedo più felicità, ma solo delusione.
Non dice nulla, ma i suoi occhi dicono tutto.
E se ne va.
-Mamma, dove vai?! Mamma! MAMMA! -

"And singing la la la..."

Mi sollevo di scatto con il respiro corto e con il sudore che mi appiccica addosso il pigiama.
Mi guardo attorno. È buio, ma riconosco la mia stanza e la mia odiosa sveglia mi sta fracassando i timpani con quella maledetta canzone.
Perché ho messo proprio quella?!

Più irritante è, più in fretta mi alzo.

Dò letteralmente un pugno alla sveglia per farla spegnere e, dopo svariati tentativi, si spegne. Faccio un respiro profondo e cerco di calmarmi.

Era solo un incubo. Un altro. Ma solo un incubo.

La giornata non è cominciata nel migliore dei modi.
E, tanto per completarla, oggi è il giorno X.
Devo fare tantissime cose in poco tempo, ce la posso fare, giusto?

Il giorno prima, dopo aver determinato un accurato piano con Rosita e Sara, abbiamo passato il resto del pomeriggio sul mio letto a parlare del più e del meno. Nonostante ciò continuo a pensare: andrà tutto liscio? E se non funzionasse? Logan sarà disposto a fare così per vederci? Alla fine abbiamo passato bei momenti insieme, sarebbe una stronzata buttare via tutto.
Proviamo forti sentimenti e so che nessun'altro potrebbe esser meglio di lui, io non potrei cercare nessun'altro.
Cercherei in tutti i suoi stessi occhi, la sua stessa camminata, il suo stesso modo di sistemarsi i capelli, il suo stesso sorriso, il suo stesso carattere..

Scuoto la testa e riprendo ad analizzare i miei vestiti cercando di decidere cosa mettere. Opto per un paio di jeans a vita alta e un maglioncino azzurro.
Esco dalla cabina armadio e guardo la sveglia, cazzo 7.15.
Mannaggia a me che mi perdo nei miei pensieri.

Non ce la farò mai.

Inizio a correre per la stanza. Infilo una scarpa saltellando verso la scrivania. Mentre cerco i libri cerco di infilare l'altra.
Butto tutto dentro alla rinfusa cercando di non dimenticare nulla.
Minimo starò dimenticando tutto.

La smetterò di dover fare le corse tutte le mattine..

Ormai stanno finalmente per iniziare le vacanze di Natale, per questo la scuola è piena di decorazioni. Almeno rallegrano un po' quella prigione.. Nella mia classe abbiamo addirittura un albero di Natale.

Un amore testardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora