Tre anni dopo...
-Mi raccomando studia, non fidarti degli sconosciuti e se mai avessi bisogno di aiuto, per qualsiasi cosa, chiamami!-
Non ho mai visto mio papà così in ansia. Continua a farmi raccomandazioni su raccomandazioni. D'altro canto è comprensibile. Insomma sono la sua unica figlia e sto per partire per Milano.
Ovvero a 1.296 km di distanza da lui per dar forma al mio futuro. Perché esattamente il mese scorso ho accettato l'offerta di lavoro della Getty Energy Industry. Quella famosa azienda che, anni prima, aveva richiesto espressamente di me alla mia professoressa di economia.
Erano entusiasti della mia decisione e mi hanno inviato tutte le informazioni che si sarebbero rivelate utili. Mi ricordo il momento in cui ho detto a mio papà che sarei partita.
Ero così maledettamente nervosa, insomma dopo quello che abbiamo passato..
Appena avevo accennato a Milano..Dio i suoi occhi erano diventati subito lucidi. E mi era caduto il mondo addosso per una frazione di secondo in cui riuscivo solo a pensare:"ecco, sto facendo l'ennesima stronzata".
Mi si era avvicinato e mi aspettavo una litigata, una strigliata. Invece mi disse quelle parole che aspettavo da una vita intera.Sono fiero di te
Sentirgliele dire fu come una ventata di aria fresca, come quando dopo l'inverno finalmente il sole ti riscalda. È stato come quando pensi di aver finito i biscotti, ma ne trovi uno sul fondo della scatola.
Soddisfatta, felice, completa.
Ecco come mi sono sentita.
E da lì è cominciato tutto il procedimento di carte, documenti e chi più ne ha, più ne metta. Ma finalmente ce l'ho fatta.
Ce l'abbiamo fatta.-Papà-
-E mi raccomando torna per le vacanze di Natale! E di Pasqua!-
-Papà- alzo gli occhi al cielo.
-Se no verrò io da te, anche a piedi se necessario...certo, ci metterò un bel po', ma..-
-Papà!- gli metto le mani sulle spalle per calmarlo –andrà tutto bene! Non mi drogherò, non parlerò con gli sconosciuti e verrò a casa quante volte vuoi. Ok?-
-Ok- risponde con un sospiro –oh, mi mancherai così tanto-
E da quel momento non respiro per tipo dieci minuti. Gli abbracci di mio papà sono tanto rari, quanto stretti.
Sciolgo l'abbraccio e mi volto verso quella scema di mia sorella.Sara è lì che mi guarda con i lacrimoni che le rigano le guance. Non mi piace vedere i suoi occhi ambrati rossi dal pianto.
Mi avvicino e la stringo in un abbraccio.-Comunque vada.. - le dico all'orecchio.
-.. sempre sulla stessa strada- continua lei con la voce rotta dal pianto.
-Mi mancherai Saretta, mi raccomando vienimi a trovare presto - le dico ora guardandola negli occhi.
-E tu chiamami appena atterri. Voglio una videochiamata in diretta dal tuo appartamento dei ricconi- dice ridendo.
Sì, ecco una delle cose più comode di questo lavoro è stato anche il fatto che mi abbiano aiutato a cercare casa.
Quando ci eravamo sentiti per gli ultimi dettagli dell'assunzione mi avevano comunicato un indirizzo, per poi dirmi che sarebbe stato il mio appartamento.
Non avevano accennato a coinquilini, quindi speravo fosse mio e basta.-Certo e sai che la porta sarà sempre aperta quando vorrai venire da me- le sorrido e restiamo in silenzio per un po'.
E ci rivedo quando 13 anni prima ci eravamo conosciute.
Quando giocavamo insieme, ma anche le litigate.
Litigate per sciocchezze, per le quali poi facevamo pace in un paio di minuti.
Perchè siamo così.
Alla fine non c'è Sara senza Ally.
Come non c'è Ally senza Sara.
Non sarei ciò che sono senza di lei, so che se mai mi lasciasse tornerei ad essere quella che ero.
E non ero un bello spettacolo. Anzi.
Grazie a lei sono migliorata e da parte mia, spero di averle lasciato qualcosa di bello da ricordare quando penserà a me.
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Un amore testardo
Random!ATTENZIONE! STORIA COMPLETA PRIMO VOLUME della serie Sequel: UN AMORE INVINCIBILE Allison è una ragazza semplice, acqua e sapone. O almeno così sembra. Infatti dietro a quel sorriso innocente si nasconde una ragazza determinata, testarda, che è d...