Un amore testardo

Piccole confessioni

Da quel giorno siamo tornati come prima, o almeno così sembra.

Ogni giorno ci vediamo la mattina prima di entrare in classe, durante le lezioni ci scambiamo bigliettini che mi fanno scoppiare a ridere mentre il professore spiega. Ed immancabilmente lui mi difende assumendosi la colpa.
Al termine delle lezioni mi da sempre un passaggio in moto fino a casa e usciamo tutti insieme: io, Logan, Oliver, Matt e Sara.

Potrei giurare che Sara abbia un debole per Oliver, tutte le volte che si guardano diventa rossa come un peperone! Gliene devo parlare prima possibile.

Mentre ragiono sul progresso che stiamo facendo io e Logan suona la campanella della quinta ora. Libertà!

Tutti si alzano come molle ed iniziano a sistemare tutto nelle cartelle per uscire più in fretta possibile da quella prigione. Esco dall'edificio dirigendomi verso il parcheggio.
Lì c'è Logan che mi aspetta appoggiato al muro che fuma una sigaretta.

-Hei!- lui si gira e sorride vedendomi arrivare.

-Hei Ally- inaspettatamente mi viene incontro e mi abbraccia sollevandomi da terra.
Io scoppio a ridere e mi stacco un po' quando mi rimette a terra. Siamo vicinissimi e il mio cuore batte velocissimo, spero non lo senta anche se il rossore sulle mie guance non mente.

Sorride ancora di più facendo spuntare la sua fossetta e, prima di allontanarsi per prendere il casco, mi stampa un bacio sulla fronte.

-Come mai sei così affettuoso oggi?- penso ad alta voce

-Boh..non so neanche io- e scoppiò a ridere. Adoravo la sua risata. Era profonda e roca, ogni volta che rideva, mi scatenava un brivido.

E sei imprevedibile ed io adoro questa cosa, è sempre un'avventura al tuo fianco.

Sei sempre senza un piano preciso, tu prendi e vai.

E ti invidio perché io tendo ad essere più razionale, mentre tu sei un uragano di sensazioni che mi travolge e spazza via la mia lucidità.

-Che ne dici di andare a fare un giro?- mi chiede mentre s'infila il casco. Non gli avrei mai detto di no e poi, non ho nulla per domani.
Quindi, perché no?

-Certo, ma dove?- m' infilo il casco mentre accendo la moto.
Si volta verso di me e fa un sorriso furbo, in tutta risposta alzo gli occhi al cielo. Ovviamente non me l'avrebbe detto.

Girovaghiamo per tutta la Vincent street vicino a casa mia, poi verso il James's Park.

Scesi dalla moto e iniziamo ad incamminarci.

Siamo sulla riva di un lago, la luce del sole all'orizzonte lo illumina facendolo luccicare come se fosse ricoperto di diamanti. Gli alberi con le foglie ormai tendenti al giallo creano un forte contrasto con le montagne quasi completamente verdi. Qualche papera nuota, mentre altre sono sulla riva e, al nostro passaggio, si tuffano di corsa in acqua.

Ci sediamo su una panchina che è proprio sotto un albero sulla riva del lago.

Continuo a guardarmi intorno e noto anche un piccolo bar, "Temptation" dice il cartello. Sembra molto accogliente anche se non c'è dentro molta gente dato che ormai l'estate è finita. Provai ad immaginare quel posto d'estate, con entrambi i pontili pieni di persone che si tuffano e della musica provenire dal bar come sottofondo.
Mi volto verso Logan e lo vedo pensieroso che fissa le acque del lago.

Il sole riflette sull'acqua e illumina il suo profilo. Il naso dritto, il labbro inferiore gonfio a forza di morderselo, gli occhi che acquistano striature più chiare.

"Okay basta prima che se ne accorga"

-Cosa hai?- gli appoggio una mano sul braccio per attirare la sua attenzione. Finalmente si volta e fa un piccolo sorriso.