Capitolo 8

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*Elena's pov*

Hachi s'è nascosto davvero bene, chissà di cosa starà discutendo con Miha - Gidy aspetta - urlai vedendo la sagoma della mia migliore amica - ele hai risolto con il play boy? - chiese facendo un sorriso da maniaca. Annuii e iniziai a torturarla di domande visto che oggi non avevamo parlato molto - ora dimmi come cazzo avete fatto a star insieme 5 anni senza mai problemi - domandai scherzosamente - la verità? Non lo so. Che poi abbiamo litigato certe volte solo che erano litigi di qualche ora poi, nonostante fossimo e siamo tutt'ora molto orgogliosi, uno dei due chiedeva scusa e tutto passava - sorrise mentre mi raccontava ciò - che poi tu non sai niente della cena con i genitori di Mattia vero? - cosa? Cena? Genitori? - mi sono persa giusto qualcosina - constatai - eh l'ho detto solo a Sabry allora... in pratica settimana scorsa sono andata dai suoi per la prima volta (è la prima solo perché all'inizio non sapevamo quanto sarebbe durata la relazione e non volevamo fargli prendere un colpo per una fidanzata passeggera e, oltretutto, loro attualmente non stanno a Milano) e beh, è stato davvero imbarazzante... Mi avevano preparato cibo che bastava per dieci natali in cui ci sono minimo venti persone, sono matti! - iniziò a ridere - non si rifiuta mai il cibo - affermai seria - e infatti non l'ho rifiutato e sono ingrassata - rispose lei - scusate se vi disturbo ma vorrei passare quel poco tempo che ho libero con la mia piccola - disse una voce che si faceva più forte man mano che si avvicinava a noi, la sua voce. Profonda e un po' roca, calda e perfetta - io gli stavo raccontando la mia bellissima storia d'amore con Tia e tu osi disturbarmi? - domandò retoricamente Giada - esattamente, a presto - sorrise e mi afferrò il polso. Arrivati nella stanza per gli ospiti iniziò a parlarmi - vorrei darti la notizia in un posto carino perciò mettiti un bel vestito (anche se staresti bene pure con un sacchetto dell'immondizia) che ti porto fuori - iniziò a disegnare cerchi immaginari con la sua mano sulla mia - sacco della spazzatura? La prossima volta nuda a sto punto - feci una smorfia - anche meglio in realtà - un sorrisetto pervertito si stampò sul volto di Hachim - scemo - dissi secca - scema - mi fece la voce - non la passi liscia - affermai prima di saltargli addosso. Eravamo sul letto: io sopra a lui, o almeno i primi dieci secondi visto che poco dopo cominciò a farmi il solletico e ribaltò la situazione. "Devo calmarmi" senti sussurrare da Hachi - cosa? - un piccolo brivido di paura invase il mio corpo - oh l'ho detto ad alta voce? Comunque non pensare male, sto bene.. benissimo in realtà - si sedette sul mio corpo e, nonostante un po' mi pesasse, era una sensazione bellissima - stavo pensando a quanto mi piacerebbe prenderti su questo letto - ci fu un attimo di silenzio dopo la sua rivelazione - io stavo pensando a quanto mi piacerebbe farmi prendere su questo letto - non so con che coraggio riuscii a costruire la frase ma fu relativamente semplice. Mi tolse la maglietta e probabilmente diventai rossa, di riflesso mi coprii con le mani ma Hachi me le tolse subito - te lo ripeto, non ti devi coprire.. non da me almeno.. da tutti gli altri ti copri eccome - succhiò la parte più sensile del mio collo mentre la sua mano scendeva lungo il mio corpo. Si fermò quando venne a contatto con il tessuto del mio reggiseno - pizzo, ottima scelta - sorrise maliziosamente. Scese ancora più giù e tremai leggermente quando i miei pantaloni scivolarono lungo le mie esili gambe. Ero in intimo davanti a lui e sapevo benissimo cosa stavo per fare, stavo per diventare interamente sua. Gli tolsi i pantaloni e quando la mia mano passò sopra alla sua erezione gli sfuggì un timido gemito. Proseguii levandogli pure i boxer (che carini che sono, hanno una fantasia da bambini... ci sono delle tartarughe) che capii essergli diventati "stretti", fece lo stesso a me e finalmente lo facemmo.
Facemmo l'amore.

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