*Elena's pov*
Hachi s'è nascosto davvero bene, chissà di cosa starà discutendo con Miha - Gidy aspetta - urlai vedendo la sagoma della mia migliore amica - ele hai risolto con il play boy? - chiese facendo un sorriso da maniaca. Annuii e iniziai a torturarla di domande visto che oggi non avevamo parlato molto - ora dimmi come cazzo avete fatto a star insieme 5 anni senza mai problemi - domandai scherzosamente - la verità? Non lo so. Che poi abbiamo litigato certe volte solo che erano litigi di qualche ora poi, nonostante fossimo e siamo tutt'ora molto orgogliosi, uno dei due chiedeva scusa e tutto passava - sorrise mentre mi raccontava ciò - che poi tu non sai niente della cena con i genitori di Mattia vero? - cosa? Cena? Genitori? - mi sono persa giusto qualcosina - constatai - eh l'ho detto solo a Sabry allora... in pratica settimana scorsa sono andata dai suoi per la prima volta (è la prima solo perché all'inizio non sapevamo quanto sarebbe durata la relazione e non volevamo fargli prendere un colpo per una fidanzata passeggera e, oltretutto, loro attualmente non stanno a Milano) e beh, è stato davvero imbarazzante... Mi avevano preparato cibo che bastava per dieci natali in cui ci sono minimo venti persone, sono matti! - iniziò a ridere - non si rifiuta mai il cibo - affermai seria - e infatti non l'ho rifiutato e sono ingrassata - rispose lei - scusate se vi disturbo ma vorrei passare quel poco tempo che ho libero con la mia piccola - disse una voce che si faceva più forte man mano che si avvicinava a noi, la sua voce. Profonda e un po' roca, calda e perfetta - io gli stavo raccontando la mia bellissima storia d'amore con Tia e tu osi disturbarmi? - domandò retoricamente Giada - esattamente, a presto - sorrise e mi afferrò il polso. Arrivati nella stanza per gli ospiti iniziò a parlarmi - vorrei darti la notizia in un posto carino perciò mettiti un bel vestito (anche se staresti bene pure con un sacchetto dell'immondizia) che ti porto fuori - iniziò a disegnare cerchi immaginari con la sua mano sulla mia - sacco della spazzatura? La prossima volta nuda a sto punto - feci una smorfia - anche meglio in realtà - un sorrisetto pervertito si stampò sul volto di Hachim - scemo - dissi secca - scema - mi fece la voce - non la passi liscia - affermai prima di saltargli addosso. Eravamo sul letto: io sopra a lui, o almeno i primi dieci secondi visto che poco dopo cominciò a farmi il solletico e ribaltò la situazione. "Devo calmarmi" senti sussurrare da Hachi - cosa? - un piccolo brivido di paura invase il mio corpo - oh l'ho detto ad alta voce? Comunque non pensare male, sto bene.. benissimo in realtà - si sedette sul mio corpo e, nonostante un po' mi pesasse, era una sensazione bellissima - stavo pensando a quanto mi piacerebbe prenderti su questo letto - ci fu un attimo di silenzio dopo la sua rivelazione - io stavo pensando a quanto mi piacerebbe farmi prendere su questo letto - non so con che coraggio riuscii a costruire la frase ma fu relativamente semplice. Mi tolse la maglietta e probabilmente diventai rossa, di riflesso mi coprii con le mani ma Hachi me le tolse subito - te lo ripeto, non ti devi coprire.. non da me almeno.. da tutti gli altri ti copri eccome - succhiò la parte più sensile del mio collo mentre la sua mano scendeva lungo il mio corpo. Si fermò quando venne a contatto con il tessuto del mio reggiseno - pizzo, ottima scelta - sorrise maliziosamente. Scese ancora più giù e tremai leggermente quando i miei pantaloni scivolarono lungo le mie esili gambe. Ero in intimo davanti a lui e sapevo benissimo cosa stavo per fare, stavo per diventare interamente sua. Gli tolsi i pantaloni e quando la mia mano passò sopra alla sua erezione gli sfuggì un timido gemito. Proseguii levandogli pure i boxer (che carini che sono, hanno una fantasia da bambini... ci sono delle tartarughe) che capii essergli diventati "stretti", fece lo stesso a me e finalmente lo facemmo.
Facemmo l'amore.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanfictionSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.