*Elena's pov*
Siamo arrivati in Spagna e devo ammetterlo: è meglio di quanto pensassi - ti piace? Malaga è anche meglio di questo buco - disse Hachi prendendomi la mano - a dir la verità sì, non me l'aspettavo così - risposi mentre lui tolse la mano e posò un braccio dietro la mia spalla - dai andiamo, non vedo l'ora di mostrarti il posto... poi c'è pure una sorpresa... o forse due... o tre... dipende dai punti di vista - mi incamminai con lui verso un taxi e non ci volle molto a trovarlo: i vantaggi dei calciatori - come si dice "Può portarci al centro sportivo del Malaga"? - chiese Hachi guardandomi - sai benissimo che ho 7 in spagnolo perché copio... sei stato 5 anni qua e non parli neanche la lingua locale? - chiesi sorpresa ma allo stesso tempo divertita - parlavo inglese, era la cosa più facile.... comunque... - iniziò a parlare con l'autista - Se podría... portare... al centro deportivo de Málaga? - il conducente non rispose e partì - dove cazzo stiamo andando? Non riconosco la strada - sbraitò il mio ragazzo dopo una ventina di minuti - ah no, ha ragione lui - sospirò quando vide la struttura - gracias - dissi io scendendo dall'auto - siete fortunati ad aver beccato un italo/spagnolo - disse l'uomo che stava al volante - che figura di merda - aggiunsi - signor Mastour, potrebbe firmare questo pezzo di carta? Mio figlio la ammira molto - Hachi sorrise e non esitò a firmare il foglietto - mi saluti suo figlio, se vuole fino a metà mese sono qua, sarei felice di incontrarlo - sorrise ancora. Da quando è così disponibile con le persone? - vedremo di passare, ancora grazie - sorrise e andò in retro - da quando sei così gentile con fan e genitori di quest'ultimi? - chiesi guardandolo negli occhi - è colpa tua: se sto bene sono gentile, se sto male me ne frego di tutti - affermò. Sorrisi spontamentamente - spero di farti sempre bene allora - dissi - lo fai, non serve che ti sforzi - mi prese in braccio e mi baciò.
Eravamo nella sua casa che fra poco avrebbe venduto. Hachi ha firmato il contratto per il riscatto qualche dozzina di minuti fa perciò appena tornerà a Milano sarà ufficialmente un nuovo giocatore rossonero - ti stava bene il rosso sai? - ammisi quando si avvicinò con la coperta a me - tu stai bene senza niente sai? - controbattè ridacchiando sotto i baffi - allora girerò nuda per la città domani - gli feci l'occhiolino e ci volle davvero poco per farlo arrabbiare - no. Nessuna ti deve vedere. Solo io posso - disse scocciato - okay scusa - risposi allo stesso modo - ti sei arrabbiata? Ma sei seria? Cazzo penso sia il minimo che mi dia fastidio visto che dici così tranquillamente di ste cose... cazzo hai scopato con José da ubriaca a mo' di sgualdrina e ti lamenti? - no aspetta, mi ha veramente chiamata così? - senti, se mi hai chiesto di passare qualche giorno qua per insultarmi o rimediare qualche scopata hai sbagliato persona - mi alzai ma mi prese il polso - non andartene... ho sbagliato parole... sono abbastanza in ansia per Ste perché so ch'è colpa mia ma non ho idea del perché... - mi incitò a sedermi sulle sue gambe ma rifiutai palesemente - capisco che tu possa essere un po' teso visto che stephan ce l'ha con te e la società per non averlo voluto di nuovo al Milan, ma non trovo giusto che sia io a rimetterci - sbuffai e andai verso la porta - so che vuoi andartene ma almeno aspetta che ti mostri la sorpresa - si avvicinò a me - okay - sospirai - ti porto da essa - rispose.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanfictionSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.