Capitolo 16

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*Elena's pov*

Mi sono appena svegliata e ho trovato un bigliettino di Hachi dove diceva che alle 9 aveva allenamento dunque ci saremmo visti subito dopo. Guardai l'ora e rimasi sorpresa nel notare che erano già le 11.25 e, perciò, fra dieci minuti circa avrebbe finito di allenarsi. Sul comodino c'era il telefono di Hachi e non riuscii a trattenermi nel guardarlo: appena lo sbloccai comparve una foto dei nostri messaggi, una chat di quando stavo ancora con suo cugino e lui affermava certo che ci sarebbe sempre stato per me. Trascinai il dito e rimasi sorpresa nel vedere che non aveva password ma anche nel notare come sfondo la nostra foto sullo specchio, la foto che tanto avrei voluto cancellasse perché me ne vergognavo. Sorrisi al pensiero di quei bei momenti con lui - se vuoi entrare su whats app scrivi la tua data di nascita - presi un mezzo colpo quando sentii la sua voce - hai già finito allenamento? Comunque non volevo guardare quello, non ho neanche provato ad entrare a dir la verità... comunque bello il blocco schermo - mi fece l'occhiolino prima di iniziare a parlare - tranquilla, puoi guardarlo quando vuoi... e sul fatto del blocco schermo hai ragione, ma pure lo sfondo è bello no? - annuii prima che mi sfilò il suo telefono dalle mani - sorridi amore - aggiunse aprendo la fotocamera - no che brutta, cancellala subito - gli sbraitai contro - no, è bellissima come sempre.. e ora voglio io il tuo telefono - disse porgendomi la mano affinché gli dassi il mio cellulare. Non feci domande e glielo consegnai, gli inserii la password e lo vidi premere diverse cose - ecco, tieni - sorrise soddisfatto dandomelo indietro - che hai fatto? - chiesi accigliandomi - guarda il tuo stato whats app ed il mio, il tuo sfondo e Facebook - rispose tranquillamente. Guardai tutto ciò che mi aveva detto e mi ritrovai "(∂ + m) ψ = 0 ~ Hachim❤" come stato mentre nel suo c'era scritta la stessa cosa ma con il mio nome, una foto in cui sorridiamo fatta su una panchina che c'è vicino al Duomo come sfondo e "fidanzata ufficialmente con Hachim Mastour (profilo privato)" sul social - tre cose: spiegami lo stato; non dovevi scegliere quella foto perché sono venuta malissimo; ora ri cominceranno a insultarmi perché stiamo insieme "ufficialmente" - dissi provando emozioni contrastanti - alle ultime due cose neanche ti rispondo... lo stato è l'equazione forse più famosa di Dirac e significa che "se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti ma, in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce" e, almeno secondo me, è quello ch'è successo a noi: eravamo a più di 1000 km di distanza eppure io mi sentivo in un certo senso legato a te, ti amavo nonostante tutto - iniziai a piangere come una bambina, non ho mai pensato che gli potessi mancare perché sembrava così felice eppure é successo - ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo - continuai a ripetere dandogli un bacio sempre in un punto diverso - ti va se oggi pranziamo con la squadra? Ste riparte per la Francia e sta sera anch'io... o meglio, anche noi - pronunciò le ultime parole titubante - che? No, non voglio disturbarti anche la... ti aspetto qua - risposi ancora con gli occhi umidi - io non riesco più a starti lontana... mi sei mancata e non voglio perderti ancora anche se solo per 15 giorni.. vabbeh ci pensiamo dopo, andiamo a mangiare - mi prese la mano e mi portò nella sala dove trovammo già accomodati Ste, Sabrina, Giada e Mattia - ehy ragazzi - dissi avvicinandomi a loro - eleeeeeeeeeeeee - risposero le ragazze in coro - hachi pensavamo l'avessi uccisa scopando - risposero invece i ragazzi - Ste fidati, sicuramente è più bravo di te - appena pronunciai le ultime parole un "ooooooh" generale si diffuse nella stanza - non posso dire niente finché non te la do - aggiunse Sabrina ridendo. Ste sembrava volesse sotterrarsi e diventò rosso in pochi secondi - andate a cagare - disse prima di alzarsi e dirigersi verso le camere - vado a parlarci, dalla sera prima della partita è troppo permaloso... - affermò Sabri inseguendo il suo ragazzo. È per quel discorso del riscatto, ne sono sicura - beh Giada, tu e Mattia tutto okay? - chiesi curiosa di sapere le loro ultime notizie. Non rispose e guardò di sfuggita il numero 2 per poi portare i suoi occhi di nuovo verso di me. Era successo qualcosa, non c'è altra spiegazione.

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