*Elena's pov*
- mi perdoni? - chiese spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio - ho detto che non ti devi scusare dunque io non posso perdonarti - risposi sorridendo. Ricambiò il sorriso e mi guardò per qualche secondo le labbra come se volesse il permesso per baciarmi - se non ti muovi lo faccio io - lo provocai - allora non faccio niente - disse accompagnando le sue parole a un occhiolino. Forse non dovevo farlo ma cazzo, non vorrei star facendo altra cosa - ti amo piccola, oggi come allora - sussurrò quando si staccò da me - sai.. ho sempre saputo che quello giusto eri tu nonostante la distanza, nonostante tutto - ammisi a testa bassa - e tu sai invece che quando mi son fidanzato ho lasciato tutte con un bellissimo messaggio da perfetto stronzo con scritto "scusa ma non sei elena, me ne rendo conto solo adesso. Stammi bene, io quando sarò con lei lo sarò :)" ? - mi afferrò il mento costringendomi a guardarlo negli occhi. Quando finì la frase sorrisi spontamentamente. Cazzo io lo amo ancora, tanto anche - non ci credo... - dissi tornando la fredda ragazza che aveva incontrato un'ora prima - immaginavo... allora ecco le prove - disse mentre sfilava il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans che gli risaltavano il culo. Eh si, anche nei maschi il culo conta - guarda - aggiunse sorridendo e fiero di far quell'azione. Poco dopo sul display comparvero diverse chat e, scorrendole, finirono ad aprile scorso. Hachi le aprì una a una mostrando il messaggio identico a quello che mi aveva detto - scusa se non t'ho creduto - risposi quando uscì da whats app - se non posso scusarmi io non lo fai nemmeno tu - intrecciò le sue dita con le mie - scusate se vi disturbo ma vorrei salutare - la voce familiare mi fece tornare alla realtà dove tutti i presenti stavano fissando me e hachi facendo facce buffe - Gidyyyy - urlai quando la vidi - e non solo - rispose lei spostandosi dalla porta per far entrare la persona che la seguiva - ti ricordi di me vero? - chiese quest'ultima vedendomi incontro - sabrina cazzo da quantoooo - esclamai abbracciandola - tu la conosci? - chiese Hachim indicando la mia ex compagna di classe. Annuii e il silenzio precipitò nella stanza - hachi almeno con lei non far il cretino cazzo... ma almeno hai già lasciato la tipa in Spagna? 10 minuti fa ha rotto le palle a me perché le mancavi ma non so in che senso - disse Sabri tranquillamente. Aspetta, è già fidanzato? No dai, non è il tipo. Iniziò a replicare ma corsi in camera di Mattia ch'era vuota visto che tutti stavano al piano inferiore - sono una cretina - urlai fra un singhiozzo e un altro - si lo sei ma non perché ti piace ancora lui - intervenne qualcuno. Stephan, ovviamente - Ste non è il momento, vattene - gli tirai addosso un cuscino e lui fece finta di star morendo. Mi scappò un sorriso che a lui non passò indifferente - brava così si fa - disse infatti. Per fortuna che c'è lui cazzo - visto che sicuramente non vuoi parlare di hachi ti parlo io della mia nuova ragazza - aggiunse mettendosi una mano su quel ciuffo che tiene adesso. Mi manca la sua cresta, il suo simbolo - andiamo dritti al punto, è Sabrina - concluse la frase e un "cosaaa?" uscì dalla mia bocca - prima che me lo chiedi no, non è piccola per me - sorrise aspettando una mia risposta - dai è appena arrivata e già non vi state vedendo.. andiamo giù, di lui amen - affermai io decisa.
Ho passato ben 5 anni senza di lui, un giorno in più o in meno che differenza fa?
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanficSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.