Capitolo 29

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*Elena's pov*

Ho lasciato Giada sola con Mattia ed ho pure perso di vista il mio ragazzo. Che bene cazzo. Dove son gli altri? - Ste, Sabry dove siete? - mi rendevo conto di star urlando ma non mi interessava, odiavo stare nel centro sportivo da sola - ehy Ele, come mai tutta sola? - sentii chiamarmi. La sua voce, i brividi cazzo - José lasciami stare - sbraitai in preda al panico - che c'è? Sai di non piacermi più, per quale motivo sei così agitata? - chiese retoricamente - Oh, andiamo... vuoi dirmi che non hai nemmeno un briciolo di voglia di scoparmi da qualche parte? - fece un sorriso che, qualche mese fa, sarebbe bastato per farmi andare su tutte le furie - ora che me lo dici si - rise sotto i baffi - non so se preferire la volta in cui eri mezza ubriaca o quando stavi con Hachi - finì la frase e un'altra voce maschile iniziò a parlare - cosa? - ma che tempismo cazzo - amore lascialo stare, ti prego - sussurrai a malapena - dimmi che ho sentito male, ti prego - rispose anche lui con un filo di voce - nono, hai capito benissimo. Vuoi sapere i dettagli? - si mise in mezzo José. Non feci in tempo a scuotere il capo in senso di negazione che il mio ragazzo quasi supplicò il suo compagno a parlare - mh ti accontento dai... Elena era sola nei campi esterni che piangeva e indovina chi sbuca fuori? Esatto, io. Dopo un paio di chiacchiere e di sfoghi l'ho portata in camera perché stava iniziando a piovere e poi boom, ci siamo ritrovati senza vestiti - disse calmo - no cazzo, dì tutto se devi raccontare o taci - risposi io in preda alla rabbia - avrei dimenticato qualcosa? - chiese sarcasticamente. Ci fu qualche secondo di silenzio finché non gli diedi ragione ed Hachi, probabilmente piangendo, se ne andò lasciandoci soli - sei soddisfatto pezzo di merda? - annuì fiero - piano con le parole, qualcosa può sempre tornare a galla no? - sorrise e andò verso la porta. Devo fare qualcosa cazzo, non posso continuare a farmi ricattare.

*GIADA's pov*

- io non ho ancora capito perché l'hai fatto - ammisi a testa bassa - ti stavo rovinando - disse portando due dita sotto al mio mento per alzarlo e obbligarmi a guardarlo - come può rovinarmi una cosa che mi fa bene? - chiesi mentre una specie di scintilla si accendeva negli occhi di Mattia - cosa devo fare per farmi perdonare? - domandò passando un dito sopra alle mie labbra, sfiorandole - portami in ospedale - affermai sentendo le gambe pesanti - cazzo è il momento, Tia muovi il culo - urlai prima di cominciare a vedere tutto muoversi e sentire il corpo pesante - amore stai tranquilla, ora arriva l'ambulanza... ora ci penso io a te... anzi, a voi - sorrise e fu l'ultima cosa che riuscii a vedere

*SABRINA's pov*

- Ste ho male - dissi facendo ridere il mio ragazzo - ehy, se avessi ammesso che ero dotato ci sarei andato più piano - rispose continuando a ridere - che bel sorriso che hai... poi le labbra sono troppo wow - ammisi guardando attentamente ogni dettaglio del suo viso - anche le tue labbra sono wow... soprattutto quelle sotto - mi fece un occhiolino al quale non riuscii a diventare rossa - sembri un pomodoro - fece un passo verso di me e poggiò delicatamente la mano sulla mia guancia - e a me piacciono tanto i pomodori - mi diede un bacio casto sulle labbra prima di prendermi in braccio e portarmi fuori dalla stanza in cui ci eravamo rifugiati - aspetta, mi stanno chiamando - disse poggiandomi a terra. "Okay... va bene... cosa??... poi mi spieghi... a fra poco" furono le uniche parole che capii - stanno per nascere, dobbiamo andare subito... poi c'è un problema fra Elena e Hachim... un grande problema a quanto pare - abbassai la testa triste per l'ultima notizia - non c'è una volta che siam tutti felici... - sbuffai e seguita da Stephan andai verso l'esterno.

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