*Elena's pov*
Ero sopra ad Hachi e solo Dio sa cosa gli avrei voluto fare. Stava sorridendo per il mio gesto e cazzo, faceva sorridere pure me - è aperto - disse d'un tratto facendomi scendere da lui e infilandomi velocemente la maglietta - hachi il mister vuole parlarti qualche minuto, ha detto che vorrebbe discutere direttamente con te visto che c'è ancora il problema sul tuo cartellino - la sua voce mi fece un attimo irrigidire - aspettami qua - mi sentii dire mentre delle labbra si posarano sulla mia fronte. Mamma mia cosa farei a quelle labbra. Hachi uscì e chiuse la porta lasciando all'interno della sua stanza me e José - ele, non mi caghi più da quando è tornato - fece lui avvicinandosi a me - tanto sai che ti voglio bene - risposi sussultando quando la sua mano iniziò a percorrere la mia schiena - sì, lo so... e gira voce che io ti piaccia - in quel momento penso di esser diventata tutta rossa - emm no.. cioè mi piacevi ma, sottolineo, piacevi. Poi ho sentito che non vuoi ragazze e me la son messa via diciamo - risposi non scandendo le parole per l'imbarazzo - quindi quando dormivano nello stesso letto a casa "nostra" ti piaceva? - mimò le virgolette - intanto la casa è tua e io sono la rompi palle che disturba - risposi ancora in preda all'imbarazzo - su ciò parleremo quando non sarai rossa come un pomodoro e ad ogni mia parola non ti bloccherai - rise. Il suo sorriso, la cosa che mi piaceva di più - ma non hai risposto alla mia domanda - aggiunse portando una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio - diciamo di sì ma non perché mi piacevi, semplicemente perché mi sentivo più protetta.. so che è stup... - mi poggiò un dito sulle labbra - ehy, non è stupido... e a dirla tutta anche a me piaceva. Diciamo che quando stavi fra le mie braccia ed eri così piccola, quasi indifesa, mi sentivo importante. E so che non voglio ragazze perché devo pensare al calcio ma per te avrei fatto un'eccezione - abbassò lo sguardo. Cosa? Io gli piacevo? - mi stai dicendo che..? - lo incitai a finire la frase per paura di aver frainteso - che mi piaci e che con te starei insieme ben volentieri - cercò i miei occhi e quando li vide un piccolo sorriso apparve sul suo volto. Forse è la cosa che più speravo di sentire da lui negli ultimi mesi ma ora no, c'è Hachi. Lo so benissimo che fra tre giorni ripartirà ma cazzo no, non voglio perderlo di nuovo - sai, l'avessi saputo diverse settimane fa starei scrivendo a Giada o parlando con Ste e sclerando come un'isterica ma adesso no. Non so bene cosa ci sia fra me e Hachim ma qualsiasi cosa sia mi va bene così. Ora voglio lui - dissi prima di alzarmi e andare verso la porta - io non mi arrendo eh - rispose lui seguendomi e aprendomi la porta come un gentiluomo con tanto di inchino - lo so, forse è anche per questo che ti ho detto no - sorrisi e andai in cerca del ragazzo che m'ha fatto dimenticare José.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanficSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.