*Hachim's pov*
Ero in camera a mandare a cagare tutti i santi possibili quando il telefono vibrò.
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Agente007❤: Se vuoi vengo da te, José oggi voleva stare a casa e non trovo sia il caso che stia con lui...
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Cazzo, avevo ancora il suo numero salvato come all'epoca. Non ho mai avuto il coraggio di cancellarlo, magari mi sarebbe servito in futuro.
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Io: okay, a dopo
Agente007❤: per che ora posso venire?
Io: fai tu, basta che mi avvisi un po' prima
Agente007❤: arrivo fra tipo...
Agente007❤: ora
Agente007❤: aprimi per favore
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Appena lessi il messaggio bussarono alla porta. Era lei e indossava i vestiti che aveva preso dal mio armadio qualche giorno prima, era bellissima - ciao - disse frettolosamente - ciao, come va? - chiesi tanto per non dover passare la serata in un imbarazzante silenzio - mh, va - venne verso di me ma si allontanò poco dopo - come mai la borsa? - domandai quando la vidi poggiare a terra uno zaino pieno - José sta apposta a casa e pensavo di fermarmi qua. Tranquillo, da te sto solo oggi poi vado da Ste ed infine ruberò la stanza a Mattia... Giada si attacca al cazzo - rispose senza problemi - no vabbeh... se non vuoi disturbare la tua amica puoi stare qua... scegli pure tu - cercai di sorridere e mi risultò più facile del previsto - preferisco disturbare Gidy che te - teneva la testa bassa, avrei voluto ucciderla. Cazzo guardami. "Sai che comunque non disturbi" ero pronto a dire quando mi resi conto di aver borbottato l'ennesimo "fai te".
È da circa 10 minuti che stiamo sul divano a guardare la partita del Barcellona ed ogni volta che Messi tocca palla Elena si illumina... pensare che ho avuto l'onore di giocare contro di lui mi mette i brividi - vuoi cenare in camera o andiamo giù? - chiesi d'un tratto - l'ultima volta che abbiamo mangiato in camera non è andata molto bene - esclamò ripensando a quando eravamo nella nostra stanza e arrivò Mattia incazzato perché era girata la voce dalla foto mandata a Janira. Jani, da quanto che non la sento... dopo potrei scriverle - magari sta volta va meglio - feci avvicinandomi un po' a lei - speriamo dai - sorrise - comunque scusa... non lo volevo... - la interruppi prima che potesse menzionare il nome di quell'essere di merda chiamato José. Minchia, l'ho detto io. E vabbeh, resta sempre una merda - lo so, ho parlato con Ste e mi ha aiutato a capire la situazione. Mi dispiace che sia successo ma almeno ora ho la scusa per starti sempre appiccicata... anche in bagno, per esempio - rise leggermente prima di tirarmi un cuscino addosso - vuoi scopare? - chiesi quando si alzò e mi obbligò ad andare in camera - no, voglio fare l'amore - rispose.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanfictionSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.