*Hachim's pov*
Ho già la borsa pronta, potrei partire anche adesso è, invece mi trovo seduto sul letto a aspettare, aspettarla a dir la verità...
Non so che cazzo mi è preso ma sembra che preferisca passare del tempo con José che con me e questo mi da veramente fastidio. Le mandai un messaggio chiedendole di venire qua il prima possibile ma solo dopo mi resi conto che il suo telefono era sul comodino al fianco del lato sinistro del letto... non sapevo che fare così sfogliai la mia rubrica e, non so per quale motivo mi soffermai per diversi secondi su un contatto.
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Io: ehy, è da un po' che non ci sentiamo... come stai?
Sophia: chi sei?
Io: Sophi sono Hachim :)
Sophia: oh, ciao.
Io: come stai?
Io: perché non rispondi?
Io: non ci sono le spunte, hai spento internet?
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Bello farsi bloccare su whats app dopo due messaggi. Proprio mentre stavo per mettere via il telefono mi arrivò un messaggio normale.
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X: gira voce che tu partirai da solo :)
Io: non credo, ho due biglietti :)
X: eppure oggi pomeriggio esco con la tua "ragazza", non dovrebbe esser già in Spagna?
Io: togli le virgolette, grazie. Escici pure se vuoi, tanto sono io che me la scopo :)
X: ah quindi la vuoi solo per scopare? Ahahahahahahaahahahah... scegliti una puttana più larga almeno
Io: È larga e mia :)
X: non mentire a te stesso Hachim, lo sappiamo entrambi ch'è così stretta e calda
Io: José ma che ti fumi? La droga fa male :)
X: non mi sembra che tu abbia detto il contrario :)
Io: non mi sembra che siano affari tua come ha la figa MIA morosa
X: mh, vedremo :) A presto Hachim, salutami qualche troia lì in Spagna
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Non salvai neanche il numero, ero troppo incazzato. Cosa cazzo stava dicendo? Ma come fa a saperlo poi? L'ha detto pure lei che con me è stata la prima volta... okay, ora è meglio non pensarci. Presi finalmente in mano il borsone e, destino del cazzo, sbattei contro Elena - dove stai andando? - chiese come se non sapesse - in Spagna - risposi velocemente - partiamo già? Aspetta che prendo la roba - sorrise e mi incitò a seguirla. "Partiamo"? Davvero vuole venire? - mi stai dicendo che vieni con me? - domandai confuso - sapendo come hai passato gli anni là non vorrei trovarmi con le corna - rispose seria - non sono così stronzo - affermai di getto - non dico questo, dico solo che io resterai con José e solo Dio sa cosa cazzo penseresti e cosa potresti combinare - - non voglio che tu venga per controllarmi... voglio che tu consideri questo viaggio come una vacanza per noi due - le diedi un bacio sulla guancia - e anche se mi facessi i film mentali su te e quella merda non scoperei con nessuna, aspetterei di tornare da te per fare l'amore - sorrise quando la frase terminò - e sai, a dire la verità ho voglia pure adesso - aggiunsi ridendo - e sai, a dire la verità pure io - rispose lei.
Ormai eravamo in camera quindi ci volle davvero poco a farla distendere in letto. Era ancora vestita ma quel briciolo di contatto fisico era una delle sensazioni più bella che qualcuno possa provare. Le abbassai i pantaloni e iniziai a farla mia. Gemeva e solo sentirla urlare il mio nome mi eccitava - quand'è che José ti ha toccato? - chiesi a bassa voce. Si irrigidì, era palesemente a disagio - dimmelo, non mi arrabbio. Ora sei mia e solo io posso farti tutto questo - dissi passando la mano lungo il suo fianco - l'anno scorso... credo... - disse cercando di coprirsi con le lenzuola - non era la prima volta con me, perché hai voluto mentirmi? - chiesi baciando ogni centimetro del suo corpo per alleggerire la tensione. Sicuramente avrei preso a pugni quel pezzo merda che ha avuto l'onore di toccarla ma non stavamo insieme ed era libera di fare ciò che voleva - in realtà non lo so... cioè lo so... ero ubriaca marcia perché avevo scoperto che ti eri messo con una modella ed era cento volte meglio di me... e niente, ero in mezzo alla strada quando José m'ha trovato e mi ha portato a casa sua... poi l'abbiamo fatto ma il giorno dopo mi ha esplicitamente detto che non voleva una relazione nonostante lui affermi di non ricordare nulla e che non sapeva di piacermi... non la conto nemmeno come volta perché non me la ricordo... me l'ha detto lui eppure ora dice che non è vero... - sembrava potesse scoppiare da un momento all'altro - chi sa ciò? - chiesi accarezzandole i capelli - te, lui ed io... sei il primo a cui lo dico - sorrisi quando capii che ero l'unico a sapere di ciò: si fidava di me - dormi un po', partiamo più tardi - le sussurrai sistemando le coperte.
Ero solo in boxer ed una Elena addormentata che era appoggiata al mio petto indossava solo le mutande quando aprirono la porta - hachi vorrei parlare con Ele... - Stephan rimase stupido nel vederci così - sta dormendo, non pensare male... abbiamo già dato - il mio ex compagno rise - e ora vattene che vedo che stai cercando di guardarle le tette maniaco - rise ancora - nah, posso avere quelle di Sabrina... anzi, potevo... - bofonchiò chiudendo la porta.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanfictionSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.