~5 mesi più tardi~
*Hachim's pov*
- amore devo andare ad allenamento, domani abbiamo la partita contro l'Inter e voglio assolutamente giocarla - dissi cercando di liberarmi dall'abbraccio di Elena - shh, stai a letto con me e dormiamo... tanto gli attaccanti sono quasi tutti infortunati perciò giochi per forza - rispose lei sbadigliando dopo ogni parola - se stessimo a letto sicuramente non dormiremo... dai fammi andare, oggi pomeriggio sarò tutto tuo - me la sfilai d'addosso e aprii l'armadio che stava nella nostra camera. Già, nostra. Tre mesi fa circa abbiamo comprato casa ufficialmente per noi due e, finalmente, José s'è "ritirato" per mettersi con Elena - sei palloso quando preferisci il lavoro a me - disse lei sbuffando - lo sono sempre in realtà, solo che mi ami e quindi non te ne rendi conto - affermai - ti amo? - chiese lei ridendo - sei il mio tutto idolo. Fammi un autografo, concedimi una foto, sposami, portami via con te - continuò imitando la voce di una fan incontrata pochi giorni fa che mi ha chiesto di scappare con lei in una fuga d'amore - ti sposo volentieri - sorrisi e lei fece lo stesso - dai ora vado, tu passi dopo? - domandai sperando in un sì - non mi perderei per nulla al mondo il momento in cui ti convocherà per il tuo primo derby... mi trovo con Giada fra un'ora e poi veniamo da te e Mattia - rispose alzandosi dal letto - a dopo pigrona - mi incamminai verso la porta che qualche secondo dopo chiusi lasciandola alle mie spalle.
*Elena's pov*
- cosa? Arrivo subito Matti - buttai giù la chiamata e corsi giù per prendere la macchina. Merda, l'ha presa Hachim. Presi il mio amato skate e andai dritta all'ospedale: sembravo la ragazzina quindicenne che per non perdere il bus usava lo skateboard per raggiungere la fermata.
- eccomi, sono ancora in tempo per vederla? - chiesi al ragazzo che mi stava aspettando torturandosi le unghie - sì, l'hanno già ricoverata. Fra qualche minuto le fanno le ultime analisi perciò ti conviene andare subito. Annuii e mi feci accompagnare nella sala numero 2 - Gidy, come stai? Cazzo ho preso stra paura quando mi ha chiamato il tuo ragazzo - dissi cercando di stare calma - sto bene... Stephan un po' meno - rispose trattenendo le lacrime - Stephan? Cosa c'entra lui? - chiesi ancora - Stephan lui, non El Shaarawy - indicò il suo pancione. Cazzo - come mai avete scelto questo nome? - la stavo tartassando di domande ma vabbeh - era un modo per far capire a Ste quanto fosse importante per me ed il suo ex compagno.. lui lo sa da un mese, volevamo il suo consenso e quando ha detto sì abbiamo confermato il nome scelto - sorrise al ricordo - mi dispiace disturbarvi ma devo portare la signorina De Sciglio in sala, la chiameremo più tardi - disse un'infermiera - certamente, me ne stavo giusto andando. Giada vado da Hachim che il mister fra poco dice le sue scelte per la partita di domani se non ti dispiace - risposi io prima alla dottoressa e poi alla mia amica - tranquilla vai, Tia domani non vuole giocare anche se fosse convocato per stare con me... ti rendi conto di quant'è dolce? - sbuffai, le diedi due baci e me ne andai.
- Mattia la stanno portando a fare il controllo, mi spiace per Stephan - affermai quando fui davanti al ragazzo di Gidy - Beatrice come sta? - chiese lui - Chi? -chiesi a mia volta - non è il tuo secondo nome? - annuii nonostante odiassi i secondi nomi e lui riprese a parlare - pensavo sapessi... Giada ha insistito per il nome da femmina... spero non ti dispiaccia - mi commossi, devo ammetterlo - assolutamente no. Non ne ho idea comunque. Più tardi mi dite tutto, ora devo correre con il mio bellissimo mezzo a quattro ruote a Milanello - rise per quanto il momento lo permise e mi lasciò andare.- amore eccomi, scusa il ritardo ma Giada è in ospedale - dissi cercando di prendere il fiato - ele respira se no dovrai raggiungerla... cos'è successo? - cercò di buttarla sul ridere - non lo so, mi ha detto solo che il figlio sta male... sapremo tutto fra qualche ora - risposi quasi tremando - piccola tranquilla, si sistemerà tutto - mi diede un bacio sulla fronte - domani a che ora hai la partita? - chiesi sorridendo - non gioco titolare quindi potrei dire che devo andare a trovare Giada... il mister ha detto che non mi sono impegnato abbastanza per partire dal primo minuto - sembrava deluso e lo posso capire, ci teneva davvero molto - Hachi tranquillo. Tu vai, anzi andiamo, e quando ti farà entrare gli mostri che ti meritavi di entrare subito. E voglio un goal con dedica - affermai - ci proverò - mi afferrò la mano - e ora andiamo a casa... in macchina... quando ti pieghi sullo skate mostri troppo il culo e sono geloso - mi fece una linguaccia e, come al solito, arrosii.
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|| Vivere con un pallone 2 ||
FanfictionSi erano lasciati con la promessa di rivedersi e così fu ma solo cinque anni dopo. Lui ormai era un calciatore professionista, lei una futura maturanda. Non hanno tempo l'uno per l'altra eppure ci proveranno. Sono fatti per stare insieme.