Good for you...Jelena♡..

Capitolo 23-

Pov Selena.
-Certo ammetto di aver sbagliato ma sono un essere umano proprio come voi in mia difesa dico che i paparazzi dovrebbero smetterla di farsi gli affari miei.. So di essere un cantante di fama mondiale è tutti vogliono sapere cosa faccio ma prima di tutto sono una persona ho dei sentimenti e un carattere quindi come tutti ho delle emozioni.- Justin disse causando molti applausi mentre io sorrisi stringendogli la mano.
-Mettiamola su questa prospettiva se qualcuno di voi stesse tipo con la famiglia o la/il fidanzata/o è qualcuno inizierebbe a darvi fastidio voi che fareste?- Dissi al pubblico e all'uomo che ci stata intervistando di nome Jake con noi c'era anche il paparazzo "aggredito."
-Lo prenderei a calci nel sedere.- Urlò una ragazza facendomi sorridere divertita.
-Ma io non lo stavo dando fastidio.- Si difese il paparazzo.
-Ah no?- Justin alzo un sopracciglio.
-Certo come no.- Un ragazzo del pubblico parlò.
-Una cosa che a voi paparazzi piace fare e far andare la pazienza a farsi fottere scusate la schiettezza.-Dissi.
-Oh, non preoccuparti abbiamo ed ho detto di peggio.-Disse Jake facendo ridere tutti.
-Comunque Selena tu cosa ne pensi?- Mi chiese.
-Beh diciamo che capisco come Justin si senta perché comunque anche io vengo presa di mira solo perché faccio qualcosa che amo.-Dissi.
Pov Justin.
-Ed è proprio per questo motivo che non voglio vederti per adesso vicino i paparazzi hai capito.- Annuì sospirando.
-Fino a prova contraria sono loro a venire vicino a me dovunque io sia.- Dissi passandomi una mano sul viso frustato.
-Lo so Justin ma loro vogliono questo.- Disse Scotter.
-Non li sopporto.-Dissi.
-Chi li sopporta?- Selena mi accarezzo la guancia facendomi sorridere come un ebete.
-Quando dovrai andartene?- Le domandai giocando con i suoi capelli.
-Tra 9 ore dovremmo prendere l'aereo quindi godetevi questo tempo ragazzi.- Guardai l'uomo e sorrisi.
-Ok bene vieni.- La presi per mano e uscimmo da quel hotel.
Flash flash e ancora flash.
Strinsi la mano di Selena e andammo verso la mia macchina non ascoltando ciò che avevano da dire.
Perché se io dovevo/volevo stargli lontano avrei dovuto fare qualcosa.