CAPITOLO 2

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Mi limitai a girare i tacchi e a riempire un'altro bicchiere di vodka al riccio, sperando fosse l'ultimo, sia per il bene del ragazzo, sia per il mio, perché se avesse vomitato sul tappeto del pub, per la centesima volta quella sera toccava a me pulire, e ne avevo già abbastanza.
Fui quasi arrivata dal riccio con l'ennesimo bicchiere quando mi accorsi che era scomparso in mezzo alla folla senza nemmeno pagare, a quel punto ero fottuta, se il capo avesse saputo che qualcuno aveva consumato le sue bevande senza pagare per una mia distrazione, mi avrebbe cacciata a calci in culo.
Chiamai la mia collega, la tizia bionda rifatta di cui non ricordo il nome e le chiesi di sostituirmi al bar per cinque minuti, il tempo di trovare il ragazzo, farmi pagare e tornare a casa...
Sapevo che avrebbe accettato, se il capo la beccasse dove non dovrebbe essere, cioè al mio posto, sarebbe fottuta, ma a me poco importa anche se probabilmente mi sarebbe rimasta sulla coscienza..era tutta tette niente cervello...
Dovevo tenermi stretto il posto se non volevo essere rispedita in Italia...Non ho niente contro l'Italia, anzi, io sono italiana, da Roma, ma tutto di quel posto mi ricorda mia madre e mi sono stufata di passare giornate intere a piangere perché mi manca così fottutamente tanto e venire qui è stato l'unico modo per distrarmi da lei.

Mi girai intorno in cerca di una chioma riccia o di occhi verdi che mi doveva 26£ ma nulla, solo corpi sudati che si strusciavano ubriachi su altri corpi.
Nella sala da biliardo si sentirono delle urla di incoraggiamento e poi qualcosa che si ruppe...
Mi affrettai a raggiungere il luogo e una massa di gente aveva formato un cerchio e esultava per qualcosa, succedevano spesso risse e dovevo fermarla in tempo prima che degenerasse..
Mi feci spazio tra i corpi mentre venivo sballottata da una parte all'altra..
C'era un ragazzo sulla trentina, capelli biondo platino, carnagione chiara e tatuato su tutto il corpo che aveva steso a terra un'altro ragazzo, che ora aveva una mano sul naso e si teneva su con il gomito..
Aspetta...era il riccio!
"Ehi Ehi fermi! Ci penso io a lui, puoi pure andare" dissi al biondo riferendomi al riccio.
"Ringrazia la ragazza che ti ha salvato, ti avrei spaccato già la faccia adesso!" Disse il biondo al riccio, chissá cosa gli avrà fatto per farlo incazzare così tanto..
Mi inginocchiai per assicurarmi che stesse bene e a parte qualche livido qua e la era messo abbastanza bene, era sbronzo da far pena...
Lo aiutai ad alzarsi e traballava ancora quindi lo feci sedere su un divanetto e gli porsi un bicchiere d'acqua che non rifiutò.
Appoggiò il bicchiere per terra e si portò le mani tra i capelli tirandoseli fino a gemere dal dolore, mi faceva quasi...tenerezza.
Rivolse il suo sguardo verso di me e quasi sussultai quando si alzò di scatto e si avvicinò a me..
"Sono troppo ubriaco per guidare fino a casa, mi accompagneresti con la mia auto?"
Rimasi spiazzata dalle sue parole, non mi conosceva nemmeno e già mi chiedeva una cosa del genere? Non poteva semplicemente chiamare qualcuno che lo venisse a prendere?
E poi mai fidarsi degli sconosciuti, poteva essere un'assassino o uno stupratore e io dovrei salire in macchina con lui? No.
"O-okay, dove abiti?"
Cogliona, sei sempre la solita cogliona! Tutto il mio discorso mentale sull'eventuale rapimento o omicidio non è servito ad un'emerito cazzo.
Sono sempre la solita idiota che si fa manipolare da tutti, da quei fottuti occhi smeraldo e fossette.
Ero certa di averlo giá visto da qualche parte ma non ricordo dove...
"Sulla collina vicino all'autostrada"
Ecco, perfetto! Altro luogo dove avrebbe potuto gettare il mio cadavere! Oh ma dai finiscila di farti film mentali, è solo ubriaco non è un'assassino!
Annuì poco convinta e mi alzai senza dire parola mi avvicinai all'uscita seguita da lui...certo avrei potuto dire di no ma se avesse avuto un'incidente mi sarei sentita in colpa...

Don't forget where you belong/ Harry styles/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora