Avete mai avuto un giorno in cui vorreste restare sotto le coperte tutto il pomeriggio? Un giorno in cui non vorreste vedere nessuno?
Io si.
E quel giorno è oggi.
Il telefono continua a squillare, maledizione a me per non aver messo il silenzioso!
Metto il cuscino sopra la testa per cercare di ignorare il fastidioso rumore del telefono ma non funziona.
Cerco di afferrarlo sporgendomi verso il comodino ma cado sul pavimento. Merda.
"Chi cazzo è che rompe i coglioni alle otto del mattino di venerdì?!"
Dico con la mia solita finezza."Kiim!! È da mezz'ora che cerco di chiamarti ininterrottamente! Dove cazzo sei finita?!"
"Forse...uhm...vediamo un po'....stavo dormendo (?)"
"Sai che questa volta il professore non te la fa passare liscia vero?"
"Sisi non m'importa, oggi starete senza di me, ma ora fammi dormire per favore!"
"Okay inventerò una scusa per te"
Dice sospirando sconfitta."Grazie infinite amica, ciao"
E prima che possa rispondere riaggancio.
Mi alzo dal pavimento e mi rimetto sotto le mie morbide e calde lenzuola chiudendo gli occhi.
Mi rigiro nel letto cercando di trovare una posizione comoda ma non riesco a dormire.
Sbuffo e mi alzo per fare una doccia calda.Mi vesto comodamente e mi asciugo i capelli con il phon.
Li intreccio in quella che dovrebbe essere una treccia ma non le assomiglia minimamente, sono negata con i capelli.Scendo giù a fare colazione e pulisco i piatti di ieri nel lavandino.
Guardo un po' di TV ma comincio ad annoiarmi.
Esco di casa chiudendomi la porta alle spalle mentre mi infilo le chiavi in tasca.
Devo trovare un lavoro.Passo un po di negozi prima di soffermarmi su uno con un' insegna stampata sul vetro.
'Cercasi personale'Mi affretto a raggiungerlo prima di notare che si tratta di una panetteria.
Non sono male in cucina.Il campanellino della porta suona avvisando che qualcuno è entrato.
Una signora abbastanza anziana è seduta su una sedia con una calcolatrice in mano e un mucchio di fogli dall'altra, ha lo sguardo fisso su di essi e la fronte corrugata mentre scorre col dito il foglio controllando i vari numeri.Tossisco per farmi notare e lei alza lo sguardo confusa e allo stesso tempo sorpresa forse di vedere il primo cliente della giornata a quanto pare.
Si alza e viene verso di me con un mezzo sorriso.
"Salve cara, come posso aiutarti?"
"Buongiorno, ehm...ho visto la sua insegna qui fuori e volevo sapere se il posto fosse ancora disponibile"
Il suo sorriso si spegne e appare un'espressione seccata.
"No, non abbiamo bisogno di nessu..."
"Mamma non essere testarda, ti ho già detto come stanno le cose!"
Un ragazzo alto con i capelli biondi sbuca fuori da una stanza che dovrebbe essere la cucina.
Passa lo sguardo da me alla donna che ora lo guarda arrabbiata per poi rivolgermi un sorriso ignorando lo sguardo omicida della donna."Ciao, io sono James, sono il proprietario della panetteria e non dare retta a mia madre, non vuole ammettere di essere troppo anziana per continuare a lavorare, e per rispondere alla tua domanda: si, abbiamo bisogno di una cassiera part time che lavori qui dalle 20:00 alle 22:00 , a quell'ora c'è il picco di gente perché sforniamo pane fresco"
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Don't forget where you belong/ Harry styles/
FanfictionLui: Harry Styles. Famoso cantante di una Boy band anglo-irlandese. Ha tutto nella vita. Lei: Kimberly Parker. Con un passato difficile, da quell'orribile giorno niente è più come prima. Due persone completamente diverse destinate ad incontrarsi. ...