CAPITOLO 19

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KIMBERLY POV'S

Dovevo dirti di restare, dovevo dirti quello che non ti ho mai detto. Tutte le parole che ho sempre voluto dirti ma che non sono mai uscite dalla mia bocca...per....paura.

É brutto accorgersi di quanto realmente tieni ad una persona solo quando la perdi, solo quando questa la vedi che abbraccia un'altra e non puoi immaginare quanto vorresti essere lei.

Vorrei baciarti ancora, abbracciarti, vedere il tuo sorriso contornato di fossette, guardare i tuoi occhi così maledettamente verdi che mi fanno impazzire.
Vorrei smetterla di guardarti mentre abbracci lei, la tua ragazza.
Non puoi immaginare come io in questo momento stia soffrendo vedendoti proprio qui, di fronte a me.

E il bello è che non ho neanche la forza di alzarmi e correre via, via da qui, via dal mondo, via da te.
Fanno male queste parole, sai? Non mi sarei neanche sognata di dirle a te.

E non sai quanto io stia tremando in questo momento, mentre tu ti stai avvicinando.
Mentre mi guardi con quegli occhi che non vedo da più di tre mesi.
Scrutandomi.
Non sai quanto in questo momento vorrei abbracciarti, dirti che mi sei mancato, supplicarti, se fosse necessario, di ricominciare da capo,superando tutte le nostre divergenze.
Ma non lo faccio. Non lo faccio perché sto solo rovinando tutto.
Sono un errore. Tu hai trovato una persona capace di amarti senza farti soffrire, capace di renderti felice senza complicazioni, cose che io non sono capace di darti.

E non sai il brivido che mi hai fatto venire lungo tutta la spina dorsale nel momento esatto in cui ti sei seduto accanto a me senza rompere il contatto visivo che si era creato. Non sai cosa sto provando ora che le nostre ginocchia si sfiorano.
Non sai cosa sto provando io adesso sentendo il tuo profumo che mi é così tanto mancato.
Non sai cosa sto provando avendoti vicino.

E quando la tua mano si posa delicatamente sulla mia ancora tremolante... non sono in grado di trattenere le lacrime che ho trattenuto per tanto, troppo tempo.

"Kim...."

Quando ti sento pronunciare il mio nome, con quella voce profondamente roca un senso di nostalgia si impossessa di me.
Non posso, non devo crollare, almeno non davanti a te.

Sento lo sguardo indagatore di Cara, almeno credo si chiami così da come l'ha chiamata harry, che cerca di capire se ci conoscessimo già.

Lei è una bella ragazza, non ci sono dubbi, lunghi capelli biondi, lunghe gambe abbronzate e snelle, corpo da fotomodella....insomma, l'esatto contrario di me.

Torno a guardare il ragazzo di fianco a me che ancora mi sta scrutando con un'espressione indecifrabile, sembra preoccupato e sorpreso.

"Ehi..."

Harry mi prende il viso tra le mani e non posso fare a meno di pensare che sto per crollare emotivamente, è inevitabile.

La nostra estrema vicinanza non fa altro che peggiorare le cose.

Mi alzo sorreggiendomi col muro mentre sento le tempie esplodere, e la testa girare.
Perdo l'equilibrio ma per fortuna harry mi afferra prontamente.

"Harry, conosci questa ragazza?"
Chiede Cara.

Lui si stacca velocemente da me e ritorna a fianco della sua ragazza.
E il mio cuore riceve un'altro colpo basso.
Non lo posso biasimare, anche io lo avevo abbandonato. Lui mi sta ripagando con la stessa moneta.

"Si, è una vecchia amica"
Risponde harry.
E il mio cuore sprofonda per la miliardesima volta. Un'amica? Solo una fottutissima amica?! Per lui sono stata solo quello?!

Abbasso lo sguardo sentendo gli occhi pizzicare e sto per andarmene da quel posto che cominciava a diventare opprimente ma la voce acuta di Cara mi ferma.

"Ehi, Kimberly giusto?"

Annuisco.

"Ti va di prendere qualcosa da bere insieme a noi?"

"Ehm....in realtá io..."

"Non accetto un no come risposta, voglio conoscere le amiche del mio ragazzo"

Già, il suo ragazzo.

*******

Poco tempo dopo siamo seduti attorno ad un tavolo, Cara ed Harry seduti da un lato e io dall'altro.
Le loro mani sono intrecciate sul tavolo e Cara mi sorride.
Ricambio forzatamente il sorriso mentre il cameriere prende le nostre ordinazioni.
Prendo un bicchiere d'acqua, sono sicura che se prendessi un altro bicchiere alcolico collasserei sul tavolo.
Il cameriere non fa altro che guardarmi e sorridere e io sono molto a disagio.
Noto harry che gli lancia occhiate omicide mentre stringe un pugno sul tavolo con la mascella serrata.
Cosa gli prende? Non è possibile che sia geloso di me...

Pochi minuti più tardi, lo stesso cameriere di prima ritorna con le nostre bevande.

"Sono davvero felice di essere qui, insieme"
Afferma Cara, prendendo la mano di harry nella sua, poggiata sul tavolo.

Harry si volta nella sua direzione e si avvicina lievemente per darle un dolce e veloce bacio sulle labbra, che la sua ragazza stava aspettando.

Quelle labbra che ho assaporato, e che aspettavo da così tanto. Quelle labbra che tre mesi fa erano sulle mie, che mi accarezzavano, e il cui tocco mi faceva sentire viva, desiderata. Quelle labbra che non potranno più essere mie.

"Scusate, vado un attimo in bagno"
Harry si scusa e si avvia verso il bagno.

Ora o mai più.

"Scusa, credo che qualcuno mi stia chiamando -guardo il cellulare- si, è importante, ci metterò un secondo"

E mi alzo seguendo harry.

Lo afferro per il polso e lui si gira sorpreso.

"Dimmi che non provi niente per me, che non lo hai mai fatto e che non lo farai mai. Dimmi che tutte le parole e le promesse non erano vere, e me ne andrò, per sempre"

Sostiene il mio sguardo mentre le parole scivolano via dalle mie labbra, e il cuore trema nel mio petto, pronto per essere distrutto, ancora una volta.

Harry distoglie lo sguardo, voltandosi e dandomi quasi le spalle.

"Non provo niente per te"
Sussurra, e i frammenti in cui si distrugge ancora il mio cuore stanno letteralmente distruggendo anche me.

"Credevo che io ne valessi la pena"
Dico allontanandomi da lui che continua a non guardarmi.

"Lo credevo anch'io"

Aspetto un breve secondo prima di voltarmi e fare lo stesso, e prima che le schegge del mio cuore crepino definitivamente riesco a sussurrare l'ultima frase.

"Ti amo harry"

Non posso credere che sia successo. Non posso credere che mi abbia lasciata andare, e che io sia riuscita a lasciare andare lui.

La speranza che si era riaccesa in me nel momento in cui avevo pensato che fosse geloso del cameriere si era dissolta quando ha detto che non ne valeva la pena. Neanche per me.

Lentamente mi allontano, riprendo a scendere le scale e raggiungo Cara congedandola con un semplice "è stato un piacere conoscerti, devo andare".
Non so quanto tempo sia passato, perché quando sono con harry perdo ogni convinzione e ogni certezza, nonostante credessi che lui potesse rappresentare l'ancora che mi permette di non vacillare.

Spingo il portone della villa ed esco imbattendomi nel clima freddo di Londra.

Mi allontano dalla villa, dalla festa, da lui.

Per sempre.

/SPAZIO AUTRICE/

È uno dei capitoli più lunghi che ho scritto,spero vi piaccia.
Votate e commentate.

Ciaooo, Fede.♡

Don't forget where you belong/ Harry styles/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora