1.0 ~ Nightmare

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"Cal, non mangiarti Michael con lo sguardo"

Esclamò Luke cercando di alleggerire l'aria di sfida venutasi a creare tra i due amici.

"Emh, si, scusateci, io e Michael dobbiamo parlare assolutamente ora!"

Esclamò Calum alzandosi dalla sua sedia con una certa fretta, seguito da Michael che lo imitò con movimenti assai più lenti.

POV's Calum

"Perché diavolo mi hai detto una bugia? È così simpatica ed adorabile!"

Quasi urlai preso dal nervoso, odiavo le bugie, specialmente se me le raccontava Michael.

"Odio quella ragazza, non so perché ma non mi ispira per nulla fiducia, sai benissimo che è assolutamente impossibile che succeda a me, Calum, quella ragazza ha qualcosa di macabro ed inquietante, lo sento!"

Brontolò il tinto, portandosi una mano tra i capelli colorati, era frustrato tanto quanto me e la cosa era preoccupante.

"Perché pensi queste cose su di lei? Cosa ti ha fatto?"

"Calum, mi ha subito chiesto di te, cercava te tra tutti appena entrata nella sala, vuole te e ti conosce, non ne so il motivo ma lei è strana"

"Non mi ha mai visto, non conosco nessuna Anne, ne sono certo, eppure quando l'hai chiamata Aly, qualcosa è scattato nella mia testa ma non riesco a capire cosa, quegli occhi non sono qualcosa che si dimentica facilmente e sono maledettamente sicuro di averla già vista, magari per strada mentre qualche sua amica la chiamava Aly per scherzo, non ne ho idea!"

Spiegai abbastanza velocemente, non capivo la mia agitazione eppure non ero calmo, qualcosa mi turbava al ricordo di una ragazza con gli occhi azzurri, magari un semplice incubo che non riuscivo ad evitare.

"Ora rientramo, preferisco non pensarci, sono già stressato di mio, mangiamo questo gelato ed andiamo a casa!"

Esclamai prima di liberare un leggero sbuffo e varcare nuovamente la porta della gelateria.

POV's Taylor

Rientrarono dopo diversi minuti di animata discussione all'esterno del locale e purtroppo non seppi leggere il labiale dato che Giuly continuava a parlarmi in cerca della mia totale attenzione che molto presto fui costretta a prestarle.

"Scusateci, piccoli dilemmi tra migliori amici"

Esclamò scherzoso Michael prima di risedersi al suo posto.
Calum rimase semplicemente in silenzio, perso tra i suoi pensieri e inutile negare che in quel momento avrei voluto sapere la causa del suo sovrappensiero, non per curiosità ma semplicemente per capire al meglio il suo carattere e modo di pensare.

"Hey Calum, a cosa pensi?"

Gli chiesi cercando di apparire meno invadente possibile, l'ultima cosa che volevo era farmi odiare da lui.

"A ricollegare il viso di una persona che mi sembra di aver già visto e conosciuto al momento in cui la vidi la prima volta"

Spiegò vagamente, prendendo lentamente dalla sua tasca un pacchetto di sigarette prima di estrarne una ed iniziarla a farla scivolare da una mano all'altra.

Ero sicura che stesse parlando di me, stava cercando in tutti i modi di ricollocare il mio viso a quando eravamo bambini e lui mi vide sulla soglia della porta di casa sua.

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"Mamma, c'è una bambina!"

Urlò lui alla mia vista, non appena aprì la porta di casa sua.

"Arrivo Cal"

Urlò lei, il motivo per cui ero lì, il motivo per cui ero pronta a rischiare tutto, avrei riconosciuto la sua voce ovunque... le volli così bene prima che se ne andasse per sempre.

"Taylor"

Sussurrò prima di cominciare a sudare freddo, avevo imparato a conoscerla, nonostante i miei pochi anni.

Dark past [C.H.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora