Capitolo dodici

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Jodie Rose May.
South Kensington, Londra.

"Jodie, tesoro, stai bene? Sei così... pensierosa, è successo qualcosa con tuo fratello? Ultimamente mi sembrate distanti, scontrosi, soprattutto da quando lui passa molto tempo insieme a..." mia madre si ferma, mordendosi il labbro.
"... con Lara, lo so"
"Sai... tutto?"
Annuisco.
"Sia ringraziato il cielo, ero così impaziente di dirlo a qualcuno, ero... stanca di mantenere il segreto" sollevata, sospira. "Certo, l'ho detto a tuo padre, ma come sempre, lui fa finta di non sentire, fa finta di non capire"
"Perciò tu... sapevi già tutto?"
Annuisce, socchiudendo la porta della cucina. "La cosa va avanti da almeno due mesi, tuo fratello pensa che nessuno di noi in casa lo sappia, ma non è affatto così... una sera sì e una sera no fa entrare Lara dalla porta sul retro, poi la fa salire in camera e... ci siamo capite" spezza, in due una tavoletta di cioccolato al latte, passandome poi metà. "E questa cosa l'ho scoperta per puro caso, l'ho scoperta una notte, mentre prendevo un bicchiere d'acqua in cucina... loro due hanno attraversato il salotto mano nella mano, fermandosi di tanto in tanto sulla scala che porta al secondo piano... non mi hanno vista, ma io ho visto bene loro e credimi, tutto questo sta diventando... imbarazzante, soprattutto perché la camera di Sean confina con quella mia e di vostro padre"
"Io credo che lui si stia prendendo gioco di Lara"
"Per me invece è il contrario... Lara si sta prendendo gioco di tuo fratello" addetta un pezzo di cioccolato, guardandomi. "Sean è bello, bello da far girare la testa a chiunque, viviamo a South Kensington, abbiamo una bellissima casa, una bellissima famiglia e Lara, è sempre stata attratta da tutto questo, soprattutto dal benessere economico.


Lara è sempre stata attratta da tutto questo, soprattutto il benestare economico. E a Sean invece, che è un cretino, sono bastate due o tre paroline dolci per farlo cadere nella trappola"
"Non ti facevo così... curiosa" rido, passandomi una mano tra i capelli.
"Potrebbe avere qualsiasi ragazza e invece, ha scelto proprio lei, l'unica che riuscirà a rovinarlo, letteralmente" sospira, spezzando dell'altro cioccolato.
"Siccome sei così tremendamente curiosa, sai anche il vero motivo per cui lui e James sono passati dall'essere inseparabili al dichiararsi guerra?"
"Credo che c'entri Isabel, ma non ne sono certa" la porta della cucina si spalanca ed entrambe, ci giriamo. "Ah, Sean tesoro... sei tornato presto, come mai?"
"James ti sta cercando, è qua fuori"
"Perché non l'hai fatto entrare? Fuori si muore di freddo, ci saranno sì e no due gradi" sospira mia madre. "Avanti, vai ad aprire o altrimenti andrò io e obbligherò tu e lui a sedervi intorno al tavolo, faccia a faccia"

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James Edward Harris.
South Kensington, Londra.

"Quale buon vento ti porta qua, stavolta?"
Sollevo le spalle. "Niente in particolare, solo un... eventuale invito a cena"
Jodie ride. "Mi stai forse chiedendo di uscire?"
"Vedila più come un'uscita tra vecchi amici - conoscenti. Passo per le otto comunque e mi raccomando, la puntualità"
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