Capitolo trenta

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Jodie Rose May.
South Kensington, Londra.

"Buongiorno, Jodie. Buongiorno..."
"... cosa diamine ci fa lei qui, Sean?"
La vista di Lara, in piedi davanti alla porta della cucina con indosso soltanto una felpa di mio fratello, mi fa ribollire il sangue nelle vene.
"È rimasta per la notte, non è sicuramente la prima volta che questo succede"
"E non sarà nemmeno l'ultima, siccome abbiamo deciso di far continuare le cose in una maniera più... seria" aggiunge lei, sedendosi sulle gambe di mio fratello. "Sai, in fin dei conti diventeremo genitori di un bellissimo bambino, ed giusto che lui abbia una mamma e un papà che vadano d'accordo..."
Lievemente, rido.
"... so che ieri noi due abbiamo avuto un'accesa discussione, ma credo che dovremmo metterci una pietra sopra, per il bene di tutti"
"Scordatelo, non metto nessuna pietra sopra a niente, soprattutto dopo ieri" d'istinto, rispondo.
"Jodie per... favore, cerca di... capire la situazione, probabilmente Lara ha sbagliato i modi o forse tu..."
"Frena. Frena. Frena, Sean. Io niente, semmai tu..."
Lui sospira, facendo cenno a Lara di alzarsi.
"... avete tanto criticato James, ma tu e lei siete peggio, siete... non so nemmeno come definirvi e mi dispiace Sean, credimi. Mi dispiace perché tu sei mio fratello, sei il sangue del mio sangue e vederti così, in una situazione simile, fa male, molto male"
Con aria strafottente, Lara mi guarda. "Sentiamo, hai già acquistato l'abito per la cena di domani sera? Sai, bisogna essere impeccabili come prima volta in casa Harris come fidanzata ufficiale di James"
"Ho... capito bene? Tu e James..."
"... lei e James ora sono una coppia, in modo ufficiale"
"Le voci girano in fretta a South Kensington, vedo" scuoto leggermente la testa, guardando prima Lara e poi Sean.
"Non... voglio che tu soffra per quel ragazzo tanto bello quanto dannato, Jodie e non... voglio che tu sia una delle tante"
"Non accadrà, Sean" sospiro, mentre lui si versa un abbondante tazza di caffè. "James non è quello che credi, James è... semplicemente il James che farebbe qualunque cosa pur di rendermi felice e ti prego, fammi fare di testa mia che qualunque cosa accade, non potrò mai pentirmene"
"Non... è facile, per me"
"Accetta la mia felicità, accetta che io ho scelto un ragazzo come lui e non ho scelto un ragazzo per bene con un passato tutto rose e fiori"
"La tua felicità è dovuta a lui" abbassa il tono della voce, insieme allo sguardo. "Perché da quando hai lui nella tua vita, tu sei diversa, hai una luce diversa in quei bellissimi occhi color cielo e credimi se ti dico che nessuna ragazza è mai stata così felice di avere al suo fianco James dannato Harris"
"Non... starai accettando la loro relazione, non starei dando a loro la tua... benedizione"
"Non sono cose che ti riguardano, Lara. Sono cose che riguardano unicamente me e mia sorella" la zittisce. "James non sarà perfetto, la loro relazione non sarà mai una relazione perfetta, ma d'altronde quale relazione può essere perfetta? Nessuna. Tutte hanno i loro alti e bassi, tutte hanno i loro segreti e tutte hanno i loro problemi" beve un lungo sorso di caffé. "Con questo non sto dicendo che approvo James al fianco di Jodie, ma sto dicendo che la felicità di mia sorella vale più di qualsiasi cosa al mondo e se lei è felice, beh anch'io lo sono" appoggia la tazza e aprendo le braccia, viene verso di me. "E adesso possiamo far pace io e te oppure continuiamo a dichiararci guerra?"
"Potrei concederti una tregua, ma... nulla di più, almeno per adesso"
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