Capitolo ventotto

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Jodie Rose May.
South Kensington, Londra.

"Dimmi come hai potuto. Come hai potuto farmi questo a me, proprio a me"
"Di cosa diamine stai parlando, Lara?"
"Hai creato un litigio fuori dal comune tra me e tuo fratello. Come hai potuto? Come dannazione hai potuto farlo?"
Sono passati giorni da quel 31 dicembre e le cose tra Lara e Sean non vanno bene.
Lei non ricorda niente di quello accaduto al pub di Archie, mentre Sean ricorda tutto.
"... non puoi capire, non puoi affatto capire Jodie"
La guardo. "Non posso capire finché tu, non parli in modo chiaro e diretto"
"... avresti dovuto rimanere con me, avresti dovuto aiutarmi anziché andare via con quel cretino di Harris"
"Prima di tutto, James non è un cretino, per seconda cosa hai dato tu, di matto nel bel mezzo del pub, proponendo poi a James e a me di adottare il tuo bambino..."
Nervosa, cammina su e giù per il salotto di casa mia.
"... e niente e nessuno è riuscito a calmarti, neanche Sean. Eri così tanto ubriaca da fare schifo, credimi"
"Non posso credere che hai preferito andar via con lui, anziché rimanere con me" continua lei. "E spero che ne sei consapevole che quel ragazzo un giorno ti spezzerà il cuore, esattamente come ha fatto Richard..."
"Richard non mi ha mai spezzato il cuore, Lara"
"... anche James fa parte di quella compagnia, lo sai? La compagnia di Richard"
"Non è la stessa compagnia e lo sai, non dire stronzate"
"Io... non credevo che tu fossi così... cretina da poter cadere nella trappola di Harris"
Con il sangue che ribolle nelle vene, mi alzo in piedi, avvicinandomi a lei. "Ascoltami bene, una volta per tutte: il fatto che ti porti a letto mio fratello, non ti dà il diritto di mettere becco nella mia vita privata e né tanto meno, ti dà il diritto di insultarmi così, dal nulla. Se James mi deluderà, pazienza, se James mi spezzerà il cuore, pazienza, non sarò ne la prima e ne l'ultima ragazza sulla faccia della terra ad essere stata lasciata o delusa da un ragazzo, ma tu... tu non devi più permetterti di venire in casa mia e insultarmi"
Ride, addentando un pezzetto di mela. "Ma sarai la prima ragazza ad avere il cuore spezzato per via di una stupida scommessa"
"Che cosa... diamine hai appena detto?"
"Niente, cancella, errore mio"
"Di quale scommessa stai parlando?"
"Quel ragazzo di farà versare litri e litri di lacrime, credimi. Passerai intere giornate chiusa nella tua stanza a mangiare intere confezioni di gelato al cioccolato, piangendo e tutto perché? Perché non hai dato retta a Sean" insiste, addentando un altro pezzo di mela rossa. "Non mi credi?"
"Assolutamente no"
Ride, con fare perfido. "Allora non posso che augurarti buona fortuna..."
Il mio telefono si illumina: James.
"... ne avrai bisogno"
"Una cosa, Lara" sospiro profondamente, allontanandomi. "Giudichi tanto James e la sua vita, senza mai pensare che Sean è esattamente come James, anzi mio fratello addirittura peggio..."
"Non sai nulla Jodie... nulla"
"... mio fratello non fa parte della compagnia di James, ma fa parte della compagnia di Richard e quella compagnia, lo sanno tutti: è la peggiore che esiste in quartiere, in città, la peggiore di sempre... tu comunque continuerai a proteggere mio fratello mentre io continuerò comunque a proteggere James, com'è giusto che sia, ma tu non dovrai mai più intrometterti nella mia vita privata, da questo momento in poi stanne fuori o altrimenti, giuro che ti dichiarerò guerra"
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