Promise ~

Capitolo 40

L'amore fa dannatamente male.

Sono di nuovo sospesa a diecimila metri di altezza, ma questa volta sono sola.
Temo che la relazione con James sia finita esattamente com'è iniziata... In un batter d'occhio e, in un batter d'occhio qualunque cosa vissuta insieme è stata magicamente cancellata.
Brighton.
I primi baci fuori nel vialetto di casa mia.
Primrose Hill.
La cena di Natale preceduta dalla London Eye.
La notte di capodanno seduti sul ponte di Tower Bridge in riva al Tamigi.
Questo maledetto viaggio oltre oceano e, la nostra prima e forse ultima notte d'amore.
Non nego il fatto che ho sperato fino all'ultimo che lui arrivasse di corsa in aeroporto e impedisse in qualunque modo la mia partenza, ma purtroppo non è stato così... È rimasto in hotel mentre io, beh io, mi imbarcavo sul primo volo diretto a Londra.

"Si invitano i signori passeggeri a tenere allacciate le cinture di sicurezza, da qui a breve ci potremmo imbattare di nuovo in alcune perturbazioni"

Suono il campanello in alto.

"Grazie per la vostra attenzione e buon proseguimento"

"Diamine"
Mi giro verso la ragazza seduta al mio fianco. "Va tutto bene?"
"Diciamo che stavo meglio prima di salire in aereo"
"Ha chiamato lei?"
Annuisco alzando lo sguardo verso l'hostess. "È possibile avere una bottiglia d'acqua, qualche snack e qualcuno in grado di spiegarmi il funzionamento di questo telefono?"
"Deve semplicemente strisciare la carta di credito e comporre il numero... Tutto qui.
Torno subito e nel frattempo, le ricordo di allacciare la cintura"
"Tutto questo allacciare e slacciare, non è affatto rassicurante"
Accenno un sorriso verso la ragazza. "Prima volta in aereo?"
"No" scuote leggermente la testa guardando sempre dritto a lei. "A dire la verità no, viaggio molto spesso, ma credo che questo sia il viaggio peggiore di tutti" allunga le mani verso il sedile davanti.
"Non ti preoccupare, a breve scenderemo"
"Forse, chi lo sa"
Corrugo la fronte un pò preoccupata mentre striscio la carta e compongo il numero di Sean.
"Non far caso alla mia affermazione... Tendo sempre a pensare al peggio quando volo"
Alzo la mano con il palmo rivolto verso la ragazza sentendo la voce di mio fratello dall'altra parte del telefono. "Pronto Sean, sono io... Ho bisogno un favore"
"Jodie... È successo qualcosa? Da che numero stai chiamando?"
"Tra meno di un'ora sarò all'aeroporto di Heathrow, mi vieni a prendere?"
"Heathrow? Non eri a Chicago?"
Alzo gli occhi al cielo. "Si Sean, Heathrow e no, non sono più a Chicago"
"Lui è con te?"
"No, James è rimasto con Lexi"
"Vi siete lasciati, vero?"
Appoggio la fronte sul sedile davanti a me. "Non è il momento di parlarne... Questa telefonata mi costerà un occhio della testa... Verrai a prendermi o no?"
"A differenza di James non ti lascio sola... Ti aspetterò nel parcheggio degli arrivi"
Tiro un sospiro di sollievo sussurrando un grazie.
"Un ultima cosa..." riappoggio il telefono all'orecchio. "Se solamente scopro che tu sei tornata prima del previsto a Londra perché James ha combinato qualcosa, sappi che non la passerà liscia"
"A più tardi Sean"
Riattacco e con gli occhi chiusi butto indietro la testa contro il sedile.
"Acqua e snack per lei, ha bisogno di altro?"
Agito l'indice mentre con l'altra mano mi massaggio le tempie pulsanti.
"Mal di testa?"
"Ho come la sensazione di avere un martello pneumatico che non da cenno di spegnersi" sospiro rassegnata prendendo la borsa da sotto il sedile.
"Capisco... Comunque, piacere" allunga la mano la mora seduta al mio fianco. "Denise"
"Jodie" accenno un sorriso mentre recupero un paio di antidolorifici dal taschino interno della borsa.
"Credo che ci siamo... Le perturbazioni si stanno avvicinando"
"Andrà tutto bene" ingoio entrambe le pastiglie e richiudo la bottiglietta. "Passeranno non appena supereremo quest'ultimo pezzo di mare"
"Viaggi spesso?"
Scrollo le spalle. "A dire la verità, avrò preso si e no cinque o sei volte l'aereo in vita mia... Non di più"

Più vedo l'Inghilterra avvicinarsi sotto di me e più sento di aver realmente perso James.
Non so se sia una cosa momentanea o se sia a malincuore per sempre, ma di una cosa sono certa... Non ci sarà giorno in cui non sentirò la mancanza di quel ragazzo nella mia vita.

"Jodie"
Guardo lo ragazza al mio fianco. "Hai detto qualcosa?"
Annuisce. "Ho detto che magari ci rivedremo sul volo di ritorno"
"Dubito..." stringo la mano sul bracciolo libero mentre l'aereo comincia a traballare sotto di noi. "Sono di ritorno a casa... Vivo a Londra" chiudo gli occhi. "E dubito fortemente di voler mettere piede su un altro aereo per i prossimi mesi o addirittura anni..." trattengo il fiato sentendo di nuovo l'aereo scendere lievemente per poi risalire. "Tu invece, vivi a Chicago?"
"Si, ma sono originaria di Los Angeles... Dimmi che scenderemo presto e soprattutto sani e salvi, ti prego"
"Lo spero veramente tanto"
Di nuovo, l'aereo scende di poco e risale mentre il mio stomaco si sta capovolgendo sottosopra.
"Resterò a Londra per qualche mese... Magari ci vediamo in giro"
"Sicuramente"
"È la prima volta che volo oltreoceano... E credo proprio che dopo il viaggio di ritorno sarà anche l'ultima"
Allento la presa dal bracciolo non appena la voce del pilota rimbomba sopra le nostre teste.

"Si informano i signori passeggeri che il pericolo perturbazioni è passato... Ora ci prepariamo per l'atterraggio"

"Grazie a Dio"

"Vi ringraziamo per la vostra attenzione"

Tiro un sospiro di sollievo mentre butto di nuovo la testa contro il sedile.
"Il peggio sembra essere passato"

Il mio peggio invece sta per arrivare... Devo affrontare Sean non appena scenderò da questo maledetto aereo.
Se il volo è stato un dramma misto a preoccupazione... Le domande e i te l'avevo detto di mio fratello saranno forse il triplo se non quadruplo peggio di ciò che ho appena affrontato.

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● In questo capitolo non farò pubblicità dando che sto valutando se e a chi farla.
Mi dispiace.

●Vi ricordo inoltre della pagina Instagram interamente dedicata alla storia (chiaradominioni_)

Vi adoro a tutti quanti e grazie del vostro supporto costante ♥