Kamigami no Asobi: Il Destino delle Divinità

Capitolo 1☆Un incontro inaspettato

La sveglia suonò presto quella mattina per dare un buongiorno tanto desiderato.

Io, Yui Kusanagi, mi alzai dal letto per la prima volta felice che questo giorno tanto atteso fosse arrivato. Ora ero abbastanza grande per frequentare il College Keraunos Senior High School, una prestigiosa scuola per gente rispettosa, disciplinata e dotata di una notevole intelligenza. Solo chi possiede queste qualità può entrare a far parte dell'accademia.

In questi giorni dopo aver fantasticato un po' su come potesse essere questa scuola, sulla moltitudine di cervelloni che avrei sicuro incontrato e su come mi sarei dovuta adattare da adesso in poi a uno stile di vita diverso che non fosse casa mia, mi ero accorta solo adesso che Keraunos, nonché il nome di questa scuola e cognome del preside che l'ha fondata, era lo stesso cognome del Dio mitologico Zeus.
Sorrisi pensando a quante persone glielo avevano sicuramente detto: e sono anche convinta che alcuni lo avranno chiamato pure "Zeus" come soprannome.

Mi vestii velocemente per poi scendere giù in salotto dove mia madre mi stava aspettando all'ingresso di casa, mio padre si trovava già in macchina.
Scesi le scale trascinando con fatica la mia valigia che sembrava più una bomba pronta a esplodere da un momento all'altro, era tracolma di tutto l'indispensabile per la mia sopravvivenza in quella scuola.

-Yui, sei pronta? Hai preso tutto il necessario che ti serve?- disse mia madre facendomi un dolce e tenero sorriso prima di aprire la porta di casa per uscire fuori.

-Anche troppo direi- diedi uno sguardo alla mia valigia quasi con il terrore che questa potesse esplodere proprio adesso. Non capisco come mia madre non se ne fosse ancora accorta, è evidente -Forza, sono pronta andiamo!- risposi frettolosa ricambiandole il sorriso.

-Non vorrei che poi una volta li ti fossi dimenticata qualcosa di importante. Sai che il viaggio è lungo e io e tuo padre non possiamo fare avanti e indetro, considerando poi che i nostri impegni di lavoro non ce lo possono permettere-.

-No tranquilla mamma non dimentico nulla. Ora andiamo?-.

-Va bene Yui-.

Una volta fuori saliamo in macchina e appena entrati dentro mio padre parti a tutta velocità. Ci vollero circa tre ore di viaggio per arrivare alla prestigiosa accademia.
Ero emozionata. Il cuore mi batteva a mille per la tanta felicità che avevo. Certo, un po' di tristezza ce l'avevo pur sapendo che per un bel po' di tempo non avrei visto i miei genitori, ma loro sono così orgogliosi di me e io farò di tutto per non deluderli.

Appena arrivati scesi subito dalla macchina, non accorgendomi della piccola occhiata furiosa che mio padre aveva versato su me dopo che avevo chiuso, senza accorgermene e volerlo, con prepotenza lo sportello della sua auto. La troppa emozione per essere finalmente qui, dove volevo, in questo momento non risente delle mie azioni.
Volsi lo sguardo in direzione della scuola, dove si intravedeva fra i grossi alberi in lontananza quello che sembrava essere un enorme palazzo bianco che, come immagino, sarà sicuramente l'edificio scolastico dove si terranno le lezioni.
Tutto il perimetro della struttura invece era sbarrato, ma non dava l'idea di essere una prigione poiché tra le sbarre si presentavano ancora alberi, siepe e cespugli fioriti.
Dopo aver attraversato l'enorme cancello nero salimmo alcuni gradini e subito dopo ci incamminammo per un lungo vialetto.
Questo posto era sommerso da studenti e genitori che venivano da ogni parte del mondo: ma l'unica persona che ero più tosto sicura di conoscere tra tutti questi e che avrebbe frequentato con me il college scolastico, era la mia cara e pazzerella amica d'infanzia, Hikari.
La cercai spudoratamente tra la folla quando alla fine la vidi vicino ai suoi genitori.

-Yuiiiii!!!- urlò il mio nome quando si accorse della mia presenza, correndo subito dopo da me per poi abbracciarmi. Mi saltò praticamente addosso e per poco cadevo anche per terra rischiando di fare una brutta figuraccia davanti a tutti.