Capitolo 6☆ Allenamento con Takeru

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Apollon aveva superato il test. Aveva preso una "A" il voto più alto di tutti.
Ero rimasta meravigliata di lui visto che aveva preso un voto più alto del mio; e pensare che lo avevo aiutato persino io.
Ovviamente Thoth aveva cambiato le domande per lui, sapeva bene che se avesse lasciato quelle precedenti io gli avrei dato tutte le risposte giuste.
Era davvero molto furbo.
Comunque, era stata una cosa scioccante anche per tutta la classe.

I giorni sembrarono passare molto velocemente. Addirittura già mancava solo un mese alle feste di natale e questo significava: vacanze natalizie, ma soprattutto, niente lezioni.

Il mio stato attuale e sociale con gli altri al momento era perfetto, io e Apollon eravamo sempre più legati e avevo anche cominciato ad andare d'accordo persino con Tsukito e Takeru.
Capitava ogni tanto che io e Tsukito passavamo ore e ore nella sala biblioteca a leggere, uno alla volta, dei libri di avventura; di solito però quella che leggeva spesso ero sempre io perché quando leggeva lui ed io provavo ad ascoltarlo, mi veniva un sonno pazzesco per via della sua voce molto calma e lenta. A volte mi addormentavo senza che Tsukito se ne rendesse conto, infatti lui continuava tranquillamente a leggere convinto che io lo stessi ascoltando.
Con Takeru invece avevamo quasi sempre qualche battibecco, ma in qualche modo cercavamo di passarci su' e di chiarire, sopratutto perché questi nostri litigi venivano molto spesso causati da Loki che non sopportava che io stessi in mezzo alle Divinità. Loki mi accusava e mi diceva ogni volta di stare il più lontano possibile da tutti loro perché io ero solo un'umana, un essere molto inferiore a loro.
A lui non piaceva che io passassi le mie giornate in loro compagnia, ma soprattutto con Balder, anche se questo già si sapeva.
Avevo provato più volte a parlare con Loki per cercare di conoscerlo meglio, mi ero persino comportata in modo scherzoso come fa lui, ma niente, da lui ricevevo solamente pesci in faccia;
per non parlare poi dei suoi continui scherzi che mi faceva, in qualunque modo riusciva a farmela sempre e la stupida ero io che ci cascavo tutte le volte.

Nel pomeriggio andai con Apollon in piscina per fare una nuotata con lui e  Takeru.
Il cielo oggi era offuscato, nuvoloni grigi erano sparsi per tutto il cielo; infatti io e Apollon stavamo camminando con passo veloce e spedito verso la scuola: sperando entrambi che non avesse piovuto proprio in quel preciso minuto, e anche perché non volevamo sentire lo starnazzare della voce di Takeru che, come il suo solito, non avrebbe apprezzato il nostro ritardo.
Quando arrivammo lì, come mi aspettavo, lo trovammo abbastanza irritato e con la sua solita ramanzina che ci faceva sempre, paragonandoci a delle lumache lente. Apollon per poco non sveniva per tutti quei insulti che ci stava lanciando contro noi con tanto sentimento.
Una volta finito il rimprovero giornaliero andammo a cambiarci nei camerini. Oggi in piscina non c'era un anima viva per via del brutto tempo fuori, la gente aveva preferito rimanere nelle proprie stanze al caldo. Solo alcune studentesse stavano sedute sulle panchine della sala, ma non per nuotare, ma per ammirare Takeru e il suo petto nudo.

-Forza!- urlò Takeru, portandosi le mani sui fianchi spazientito.

-Takeru ma perché dobbiamo allenarci? non è presente nessuno, siamo solo io e Apollon- dissi annoiata per questa situazione.

Quando avevo aperto bocca, Takeru mi aveva lanciato un' occhiataccia per farmi rimangiare le parole che avevo detto. Lui ci aveva accennato più di una volta sia a me che ad Apollon di presentarci tutte le volte al club, anche se ci fosse stata una bufera fuori, potevamo saltare gli allenamenti solo se uno fosse malato.

Era meglio se mi fingevo malata allora....

-Basta parlare, tutti in acqua forza!!!-.

Appena Takeru pronunciò quelle parole, tutti e tre ci tuffammo in piscina. La cosa piacevole di questa piscina era l'acqua calda, una sensazione bellissima e piacevole. Quando riemersi in superficie, dopo di loro, rimasi allibita per quello che stavo vedendo.

Kamigami no Asobi: Il Destino delle DivinitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora