Capitolo 4☆ Emozioni Nascoste

395 27 1
                                    

I tre giorni sembrarono passare in fretta. Alla fine di tutto ciò, io e Apollon avevamo deciso il club di nuoto, dove quattro volte a settimana dovevamo frequentarlo, allenandoci insieme a Takeru.

Takeru non era il capo di questo corso ma praticamente per gli altri era come se lo fosse.

Durante il pomeriggio ero comodamente distesa nel mio letto, poiché Apollon oggi non era uscito dal suo dormitorio perché si era ammalato, decisi di riposarmi anch'io visto che ero stanca del giorno prima nella quale avevo fatto moltissimo allenamento.
Stavo leggendo un libro, quando entrò in camera tutta nervosa la mia coinquilina.

-Non lo sopporto! non lo sopporto proprio!- lei sbattè la porta della stanza e si andò a sedere nel suo letto con gambe e braccia incrociate.

-Chi è che non sopporti Hiki?-.

-Loki!- disse a denti stretti al solo pronunciare quel nome -Mi da il tormento!-.

-Che odioso...ma perché lo fa?-.

-Perché per una volta che gli ho risposto male adesso lui ogni volta che viene al club comincia a lanciarmi palline da tennis con la racchetta- borbottò tutta infuriata -E non ci va piano...Guarda qui che bombolone che mi ha fatto!- finì di dire, spostando i capelli dalla fronte e mostrandomi subito dopo il gonfiore.

Apollon mi aveva raccontato alcune cose su di lui. Diceva che loki era un tipetto al quanto burbero e dispettoso con il prossimo, uno che fa scherzi alla gente per divertimento, che odia chi sta in compagnia di Balder senza che ci fosse lui e odiava chi lo sfidava.
Infatti Hikari aveva detto che per un piccolo scherzo che il rosso gli aveva fatto a lei, lei lo aveva preso a parole davanti a tutti, scatenando il suo odio e una dichiarazione di guerra da parte di Loki.

Adesso per colpa della sua lingua troppo sciolta Hikari si trovava un Dio tormentoso e un bernoccolo in testa.

-Questo è perché tu non chiudi mai quella bocca...Potevi evitare di attaccarlo- gli dissi veritiera.

-Yui sai bene che odio chi si fa beffe di me, e tu pensi che io dovrei restare impassibile senza fare niente? No grazie! non è cosa mia- Hikari si girò la testa offesa.

-Hai ragione scusami- piegai la testa in giù -Però adesso lui non ti lascerà più in pace...-.

-Troverò un modo per fermarlo Yui, vedrai- rispose lei facendomi l'occhiolino.

Lasciai la stanza, facendo come al solito una passeggiata. Ancora per il coprifuoco mancavano quasi due ore perciò avevo tempo a sufficienza per fare un giretto.
Andai al bar e presi un frappè al cioccolato per dissetare la mia voglia golosa, dopo ciò, mi andai a sedere su una panchina del vialetto della scuola.
La giornata era perfetta, senza un filo di vento. Era molto strano essendo che siamo solo a metà ottobre.
Il sole invece adesso sembrava calare, lasciando intravedere qualche piccola stella luminosa.
Durante la più totale pace che mi stavo godendo si presentò Balder di fronte a me, molto contento di vedermi qui.

-Ehi Balder ma dove ti eri cacciato? Oggi non ti ho visto per tutta la giornata- gli domandai felice di rivederlo.

-Yui- si fermò di fronte a me e mi sorrise -Niente, oggi sono rimasto tutta la giornata al club di tennis-.

-Frequenti anche tu il corso di tennis?-.

-Si. Siccome non sono il classe con Loki, lui vuole che almeno qualcosa insieme dobbiamo farla- si passo una mano dietro la nuca come se fosse imbarazzato per avermelo detto
-Anche se non vado matto per il tennis-.

Non so come faceva a sopportare tutto questo. Capisco che lui è il suo migliore amico, ma Loki da migliore amico dovrebbe lasciargli i suoi spazi ogni tanto. Mi sembra troppo invadente della sua vita.
Glielo dissi a Balder cosa pensavo di questa storia, anche se potevo sembrare moralista lui non sembrò offendersi di questa mia opposizione.
Già che c'ero gli accennai anche di quella volta quando Loki se lo era trascinato via con sé.

Kamigami no Asobi: Il Destino delle DivinitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora