Brooklyn era sempre andata d'accordo con la famiglia e adorava le cene della domenica. Caotiche ma che la facevano sentire a casa. Ma c'erano domeniche in cui Brooklyn ne avrebbe fatto volentieri a meno, e quella era stata una di quelle domeniche.
Non appena era arrivata, sua madre l'aveva subito criticata per il vestito che aveva indossato, troppo corto, e per le scarpe, troppo poco eleganti in confronto al vestito, e non era mancato che le facesse notare, in modo poco discreto, di come entrambi i suoi fratelli si fossero sistemati, mentre lei era ancora single e, secondo sua madre, sarebbe stata destinata a esserlo.
Era una domenica partita male e finita anche peggio. Era tornata a casa, trovandola vuota e silenziosa, segno che Luke era già uscito per andare a lavoro. Era andata in camera, si era massa una maglietta rubata a uno dei fratelli, un paio di pantaloni che le arrivavano appena sotto il sedere, e indossando un paio di infradito aveva recuperato la torta che le aveva dato la madre ed era andata a bussare ai ragazzi, anche se non era sicura che fossero a casa.
- Sexy! – sorrise Michael guardandola, una volta aperta la porta.
- Vengo portando doni. – sorrise entrando, mostrando la torta.
- Vero è domenica – Calum la guardò, ricordandosi che cosa questo significasse. Era normale che Brooklyn tornasse da casa dei genitori portando qualcosa da mangiare, che fosse arrosto, pasta al forno o un dolce.
- Cosa offre mamma Perker stasera? – chiese Michael prendendo tre piatti e tre forchette.
- Torta di mele – scartò il dolce, sorridendo sentendo i ragazzi gioire. – Tre soli? – chiese indicando i piatti.
- Ash non c'è. – sorrise Calum.
- Vero, aveva il turno di sera stasera. – Brooklyn andò verso il frigo, afferrando il cartone del latte, per poi tornare al tavolo dove Michael si stava già servendo.
- Com'è andata la cena? – chiese Michael a bocca piena.
- Oh il solito, mia mamma stasera non smetteva di farmi notare come tutto nella mia vita non vada come voglia lei. Per lei il mio lavoro è uno scherzo, mi ritiene una deficiente per essermi fatta scappare Matt, a quanto pare ero vestita male ... era da strozzare insomma. – sorrise sedendosi accanto al ragazzo. – Se non vi conoscesse ... sarei tentata di portarmi dietro uno di voi domenica prossima e presentarvi come il mio nuovo ragazzo! –
Calum rise guardandola, sapeva che era seria e che sarebbe stata capace di farlo. – E del nuovo coinquilino che ne pensano? –
- Non le ho proprio detto che vivo con un ragazzo –
- Broke, le hai mentito? – chiese finto sconvolto Michael.
- Zitto tu! Tua mamma non sa nemmeno che lavoro fai. – rise la ragazza guardandolo.
- Perché se sapesse che faccio il tatuatore probabilmente le prenderebbe un infarto –
- Stesso motivo per cui non dico alla mia che vivo con Luke ... - sorrise, portandosi una forchettata di torta alla bocca.
- Che pessimi esempi che siete ... - rise Calum.
- Come se tu dicessi tutto ai tuoi – Michael guardò l'amico serio.
- Non dico tutto ai miei, ma nemmeno mento spudoratamente. – rise versandosi del latte.
Brooklyn sorrise guardando i due ragazzi, quello era un ottimo modo di finire una pessima giornata. Conosceva Calum, Michael e Ashton da anni ormai.
Aveva conosciuto Ashton al secondo anno di università, a una festa, avevano poi scoperto di avere un'amica in comune ed erano subito entrati in sintonia. Era tramite il ragazzo che poi aveva conosciuto Calum e Michael, ed era stata lei a trovare l'appartamento ai ragazzi, quando un anno prima aveva scoperto che il proprietario stava cercando di affittarlo. Da allora erano diventati vicini e migliori amici.
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ROOMIES || L.H
FanfictionBrooklyn ha ventiquattro anni, vive in un grazioso appartamento a Londra. Dopo l'università e la laurea, si gode la vita, dividendosi tra amici, famiglia, lavoro e amori. Vecchie storie che tornano e nuovi incontri che rivoluzioneranno la vita della...