Capitolo Sette

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Perché una cosa così sbagliata la faceva sentire così bene? Brooklyn si stese a letto, il fiato corto e il corpo coperto da un leggero velo di sudore. Guardò il ragazzo accanto a lei. Matt era tremendamente bello nella luce soffusa della sua camera da letto. I capelli spettinati e il fiatone come lei. L'osservò sistemarsi su un fianco e accarezzarle lentamente una guancia.

- Wow ... - disse sorridendo.

- Non posso che essere d'accordo – sorridendo a sua volta la ragazza. Quello che avevano appena fatto era del tutto insolito. Brooklyn si era lasciata trasportare, si era lasciata andare e si era goduta ogni singola sensazione che il corpo del ragazzo le aveva fatto provare. Qualcosa era cambiato. Forse Luke aveva ragione, quello era stato semplice sesso, scollegato del tutto dai sentimenti. Avevano fatto cose che in anni, che avevano passato insieme, non avevano nemmeno mai lontanamente provato. Brooklyn aveva preso il controllo della situazione e doveva ammettere che ne era valsa la pena.

Matt si avvicinò e senza che lei se lo aspettasse iniziò a baciarle il collo. Lentamente. Brooklyn abbandonò la testa all'indietro, contro il cuscino, lasciando così più area al ragazzo, che lentamente si spostò sopra la ragazza.

- Che ne dici di un secondo Round? – chiese mordicchiandole il lobo dell'orecchio. Brooklyn incapace di rispondere si lasciò scappare un gemito. – Lo interpreto come un si – sorrise maliziosamente baciandole le labbra. Lei lo guardò, baciarle lentamente prima il collo, poi entrambi i seni, lo stomaco per poi arrivare nel punto dove lo desiderava di più. Trattenne il respiro quando le labbra del ragazzo entrarono in contatto con la sua pelle, che la guardò quasi divertito.

- Te ne devi proprio andare? – chiese Matt guardandola, mentre si rimetteva i pantaloni, saltellando leggermente sul posto.

- Ho la pausa pranzo solo di un ora e mezza, e se non mi muovo farò tardi ... - si infilò il maglione, per poi guardare il ragazzo.

- Vivo letteralmente a cinque minuti da dove lavoriamo, e hai ancora una ventina minuti a disposizione! – osservò lui controllando l'ora sul telefono.

- Non credo di essere in grado di affrontare un terzo round. – ammise, sedendosi in fondo al letto per rimettersi le scarpe.

- Stasera ... che fai? – chiese tranquillamente. Era appoggiato con la schiena alla testata del letto. I capelli spettinati, il petto nudo in bella vista e il lenzuolo che nascondeva dalla vita in giù.

- Non posso è il compleanno di Derek e usciamo a festeggiare tutti insieme ... - Brooklyn lo guardò, evitando di indugiare troppo con lo sguardo sul fisico del ragazzo. Il fisico sportivo di Matt l'aveva sempre attratta, rendendola debole. Per distrarsi si ritrovò a pensare che era strano che Derek non avesse invitato Matt alla festa, infondo erano rimasti amici.

- Oh si giusto, me l'aveva detto ... avevo dimenticato. – si tirò a sedere, lasciando scivolare il lenzuolo, non lasciando molto all'immaginazione. Brooklyn alzò lo sguardo, improvvisamente imbarazzata. Cosa le prendeva? C'era appena andata a letto e ora si sentiva in imbarazzo? – Allora ci vediamo stasera! – sorrise guardandola.

Recuperò la borsa e si guardò intorno, non sapendo bene come salutare il ragazzo. – A stasera! – uscì dalla camera del ragazzo senza aggiungere altro, sperando di non incappare nel coinquilino di Matt.

Quando arrivò sul pianerottolo, decise di prendere l'ascensore, le sue gambe erano ancora poco stabili. Quando le porte si aprirono, entrò, sorridendo educatamente all'anziana signora che vi era già. Il viaggio dal tredicesimo piano al piano terra sembrò interminabile, mentre nella testa di Brooklyn continuavano a susseguirsi le immagini di quello che lei e Matt avevano appena fatto nella camera da letto. Senza rendersene conto un sorriso le se dipinse sulle labbra.

ROOMIES || L.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora