Brooklyn non vedeva l'ora di arrivare a casa e sdraiarsi sul divano, con la cena che Ashton aveva sicuramente ordinato e con un bel bicchiere di vino. Era stata una giornata intensa ed era stanchissima. Dopo il pranzo con Calum era tornata in ufficio e aveva affrontato un pomeriggio di servizi fotografici a modelle simpatiche come un cazzotto nei denti, e quando aveva pensato di aver finalmente finito si era scoperto che nessuno aveva organizzato niente per il giorno seguente, così si era dovuta fermare per un'ora in più a lavoro. Una volta arrivata a casa, aveva dovuto girare intorno al palazzo per almeno dieci minuti prima di trovare parcheggio, e non c'era niente che Brooklyn odiasse di più che stare in macchina a girare come una deficiente in cerca di parcheggio.
Salì le scale lentamente, sentendosi troppo stanca per farle velocemente, e una volta davanti alla porta del suo appartamento si maledì mentalmente quando ci mise quasi cinque minuti a trovare le chiavi di casa in borsa.
- Ehi sei a casa! – sorrise Ashton guardandola non appena entrò. Sorrise vedendo il ragazzo, non era una sorpresa trovarlo nel proprio appartamento. L'odore di cibo cinese le invase le narici, e il suo stomaco brontolò ricordandole di avere fame.
- Scusa il ritardo, mi hanno trattenuto a lavoro –
- Tranquilla, nessun problema, la cena è appena arrivata ... è ancora calda – Ashton la guardò aprendo il frigorifero, prendendo una birra per se e la bottiglia di vino bianco, già aperta, per lei. – Vai a cambiarti e a metterti qualcosa di comodo, io sistemo qua –
Brooklyn sorrise, contenta che Ashton fosse lì e si comportasse come se quella fosse anche casa sua, cosa alla fine vera, nonostante vivessero in due appartamenti separati, erano talmente tanto amici da sapere tutto delle case l'uno dell'altro. – Che film hai scelto? – chiese avviandosi verso camera sua.
- Abbiamo scelto Mad Max, hai detto che non l'avevi mai visto e che lo volevi vedere ... -
- Abbiamo? Ci raggiungono Cal e Mike? – chiese lasciando la porta aperta della camera, in modo da poter parlare con il ragazzo anche mentre si cambiava.
- No, Luke è a casa stasera, mi sembrava brutto farlo restare in camera sua – Ashton sistemò i contenitori del cinese e le bibite sul tavolino davanti al divano.
- Oh, si certo nessun problema – Brooklyn riemerse da camera sua, indosso un paio di leggins neri e una maglietta che le stava troppo grande, probabilmente era di uno dei ragazzi o di uno dei fratelli, e i capelli legati in uno chignon spettinato. – Dov'è? – chiese guardandosi intorno.
- E' andato un attimo giù a recuperare i vestiti dalla lavanderia – Ashton la guardò, mettendosi a sedere sul divano, e bevendo un sorso della sua birra.
Brooklyn si mise a sedere accanto al ragazzo, afferrando il calice dove Ashton le aveva già versato il vino, e mettendosi comoda. Era strano, era probabilmente la prima sera che passava a casa in cui anche Luke era a casa, per lei il ragazzo era una presenza quasi invisibile. Era passata dalla convivenza con la sua migliore amica, Shay, con la quale aveva praticamente gli stessi orari, a vivere con un ragazzo, praticamente sconosciuto, che non era mai a casa quando lo era lei. Era strano.
Quando si aprì la porta, Brooklyn alzò lo sguardo. Luke indossava un paio di pantaloncini da basket, così diversi dai soliti skinny jeans che la ragazza era abituata a vedergli addosso, e una maglietta che aveva visto giorni migliori. Sotto braccio un cesto con i vestiti appena lavati e asciugati.
- Ehi ciao. – sorrise guardandola, probabilmente era convinto di non trovarla lì.
- Ehi, su abbiamo fame – l'incitò Ashton.
STAI LEGGENDO
ROOMIES || L.H
FanfictionBrooklyn ha ventiquattro anni, vive in un grazioso appartamento a Londra. Dopo l'università e la laurea, si gode la vita, dividendosi tra amici, famiglia, lavoro e amori. Vecchie storie che tornano e nuovi incontri che rivoluzioneranno la vita della...