Capitolo Dieci

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Luke era seduto sul divano di casa, la tv davanti a lui accesa su un canale di sport, ma non gli stava prestando molta attenzione, il cellulare, che teneva in mano, era molto più interessante. Erano le sei di sera e, come da programma, stava aspettando che Brooklyn tornasse a casa per poi partire e raggiungere il resto dei ragazzi alla casa che la famiglia di Calum aveva sulla costa. Nonostante non fosse stagione da mare, visto il periodo dell'anno, i ragazzi avevano deciso di scappare per un fine settimana dalla città. Avevano organizzato tutto la settimana prima. Calum, Ashton e Michael, tutti con il pomeriggio libero, erano partiti intorno all'ora di pranzo ed erano andati a sistemare la casa, occupandosi della spesa. Derek e Shay sarebbero arrivati la mattina dopo, insieme a Dylan, il fratello di Brooklyn, e alla sua ragazza, Chloe. Restavano così Luke e Brooklyn. Luke era riuscito ad avere tutto il fine settimana di ferie, cosa che non era mai successa, ma Brooklyn non era riuscita ad avere il giorno libero, così con Luke avevano deciso di partire il venerdì non appena lei tornava da lavoro.

Luke controllò l'ora sullo schermo del telefono, erano le sei e un quarto. Brooklyn gli aveva mandato un messaggio dieci minuti prima, avvertendolo che era uscita da lavoro. Lui aveva già caricato le loro valigie nella sua macchina, aveva deciso che sarebbero andati con la sua, visto che avrebbe guidato lui.

Erano passate quasi due settimane da quando lui e Brooklyn avevano condiviso un momento intimo e alquanto strano. Due settimane da quando Brooklyn aveva definitivamente chiuso la sua storia con Matt. Due settimane da quando Luke l'aveva stretta a se, con il profumo dello shampoo della ragazza che gli invadeva le narici. Si erano visti poco da allora, e Luke aveva avuto come l'impressione che Brooklyn lo stesse in qualche modo evitando. E odiava non averla potuta vedere di più, qualcosa lo spingeva a voler passare del tempo con lei, e Luke ne era confuso.

Quando sentì la porta dell'appartamento aprirsi, si voltò su se stesso e sorride a Brooklyn. – Ciao! – si alzò, avvicinandosi.

- Ciao! – ricambiò il sorriso, guardando il ragazzo. – Scusami, non sono riuscita a venire via prima da lavoro. – si sfilò la giacca, appoggiandola all'attaccapanni, vicino alla porta, e appoggiando a terra la borsa.

- Nessun problema tranquilla. Ho già messo le valige in macchina, e ho fatto benzina nel pomeriggio, quindi possiamo partire quando vuoi ... - si gratto il collo, guardandola. Perché si sentiva nervoso?

- Perfetto, mi cambio velocemente e possiamo andare – Brooklyn lasciò il cellulare sul tavolo in cucina e si avviò verso camera sua. Entrò, lasciando la porta aperta, in modo da poter parlare con il ragazzo, senza dover urlare. – Come ceniamo? –

Luke si rimise a sedere sul divano, indeciso su cosa fare. – Non so, io ora come ora non ho molta fame ... - era troppo presto per cenare, era abituato a cenare più tardi. – Potremmo fermarci strada facendo. –

Brooklyn uscì da camera sua, sistemandosi il maglione che aveva indossato, per dirigersi verso il bagno. – Ci vuole poco meno di due ore ad arrivare là ... - pensò ad alta voce. – Possiamo fermarci per strada facendo! – uscì dal bagno, si era legata i capelli in uno chignon spettinato, e per qualche secondo Luke si ritrovò a osservarla, notando quanto fosse bella. – Possiamo andare! – sorrise, recuperando cellulare, giacca e borsa. Luke si alzò imitandola e seguendola fuori dall'appartamento.

◇ ◆ ◇ ◆ ◇ ◆

- Adoro questa canzone – Brooklyn interruppe il silenzio alzando il volume, quando riconobbe le note di UGH! dei 1975.

- Non ti facevo una fan dei 1975! – sorrise Luke, guardandola velocemente per poi tornare a guardare la strada.

- Non sai tante cose di me Luke – osservò la ragazza. - And you're the only thing that's going on in my mind taking over my life a second time ... - Brooklyn cantò insieme alla canzone.

ROOMIES || L.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora