Capitolo Quattro

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Brooklyn odiava il giorno del suo compleanno, per qualche motivo a lei sconosciuto. Non lo aveva sempre odiato, da bambina adorava il giorno del suo compleanno. Sua madre si prendeva sempre la giornata libera a lavoro e non la mandava a scuola. La svegliava e le faceva trovare la colazione pronta. Pancakes e spremuta d'arancia fatta in casa, poi la portava a giro per negozi, e infine a pranzo fuori. Passavano tutta la giornata insieme per poi festeggiare la sera con i fratelli e il padre, e nei giorni successivi con gli amichetti. Ma con il crescere quell'usanza era andata persa, e adesso Brooklyn si ritrovava sempre a festeggiare il compleanno perché costretta. Si alzò, controvoglia, e s'iniziò a preparare per andare a lavoro. Uscì di camera, cercando di fare meno rumore possibile, sapendo che Luke stava dormendo.

- Tanti auguri! – urlarono in unisono Calum, Ashton e Michael.

- Sssh ... - disse automaticamente Brooklyn indicando la camera alle sue spalle.

- Tanti auguri! – ripeterono in un sussurro.

Ashton si avvicinò alla ragazza per stringerla in un abbraccio. - Auguri vecchia mia! – rise scoccandole un bacio su una guancia.

- Sapete che non volevo fare niente oggi ... - protesto lei, improvvisamente in imbarazzo.

- Tu, infatti, non stai facendo niente, stiamo facendo tutto noi – sorrise Calum, porgendole una tazza di caffè caldo.

Brooklyn li guardò, pensando a cosa fare. Sul tavolo c'era una scatola, contenente sei cupcakes, ognuno con una candelina sopra. Non sapeva se essere arrabbiata con i ragazzi, che erano a conoscenza del fatto che lei non volesse festeggiare, o se apprezzare il gesto e farli contenti. Doveva ammettere a se stessa però che quel gesto l'aveva fatta sorridere. Guardò l'ora sul telefono, era in perfetto orario e poteva fermarsi a fare colazione con i ragazzi.

- Le candeline non le spengo però! – sorrise sedendosi e appoggiando la borsa a terra.

- Non potevamo pretendere troppo ... - commentò ridendo Michael, sedendosi a sua volta.

- Come ci si sente un anno più vecchia? – chiese Ashton passandole un cupcakes al cioccolato con la glassa rosa.

- Esattamente come ieri – sorrise afferrandolo.

- Sicura di non voler fare niente stasera? – chiese Calum, ancora non si era arreso all'idea che la ragazza non volesse fare niente per il compleanno.

- Sicurissima davvero, venite a cena qua, ordiniamo qualcosa e ci guardiamo un film, non voglio niente di più! – tirò un morso al dolce, sorridendo automaticamente per quanto fosse buono.

- Ok, ma offriamo noi – sentenziò Ashton.

- Non penso di avere alternative giusto? – chiese guardando i ragazzi, che scossero tutti la testa. – Beh, allora vi ringrazio per la colazione, ma devo scappare a lavoro ... ci vediamo stasera! – si alzò e stampò un bacio su una guancia a tutti. Recuperò la borsa dal pavimento e uscì dalla porta principale.

- Credete che ci odierà per la festa a sorpresa che troverà stasera? – chiese Michael fissando la porta, che la ragazza si era chiusa alle spalle.

- Beh, probabilmente a inizio serata si ... - Ashton bevve un sorso del caffè, pensando a tutte le cose che ancora doveva fare per quella sera, era una fortuna che quel giorno avesse il giorno libero.

- Tutti gli anni dice di non voler festeggiare, ma andiamo per un anno non penso ci odierà se abbiamo fatto di testa nostra – Calum si alzò, avvicinandosi al lavandino e sciacquando la sua tazza e quella di Brooklyn.

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