CAP.2 "Yes Lou, you are definitely crazy!"

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LOUIS'S POV.


Passai tutta l'ora successiva perso nei miei pensieri, con lo stomaco attorcigliato e con Ed Sheeran che cantava a ripetizione nella mia testa.

Non ascoltai neanche una parola delle professoressa di Biologia, pensai e ripensai soltanto alla perfezione del ragazzo che avevo scontrato goffamente nel corridoio solo un ora prima.

Ragionai sulla bellezza dei suoi occhi che erano così profondi e penetranti che avrei potuto perdermici dentro senza riuscire più a trovare la strada per tornare indietro.
Ragionai sul suo bellissimo sorriso che, da solo, avrebbe potuto fermare le guerre e guarire il cancro.
Ragionai sulla morbidezza delle sue dita la cui pelle, nivea e liscia, mi aveva inviato una specie di scossa elettrica per tutto il corpo solo con un piccolo sfioramento.
Ragionai sul luccichio che assunsero i suoi occhi non appena si accorse del minimo contatto tra le nostre dita; quei due immensi pozzi verdi sembravano essersi accesi come un albero di Natale non appena lo aveva notato. E a quella vista potei sentire il mio cure sciogliersi.

Mi convinsi che il luccichio che avevo notato era solo il riflesso della luce delle lampade del corridoio al interno delle sue iridi; d'altronde ci eravamo appena incontrati, non poteva essere che quello.

'Tutto questo è così sbagliato..' Mi ritrovai a pensare mentre scribacchiavo cose senza senso sul mio quaderno di biologia. 'E allora perché quando le nostre dita si sono sfiorate mi sono sentito così giusto? Così... A casa...?'

Mi stavo praticamente scervellando e, nonostante tutto, non riuscivo a capire dove avessi sbagliato.
stavo forse diventando pazzo?! cosa aveva quel ragazzo di tanto speciale da essere l'eccezione, quel unica eccezione che ti fa girare la testa e che ti fa perdere il respiro anche solo con lo sfioramento di una mano?

Fui risvegliato dai miei pensieri dal suono della campanella che segnava la fine della seconda ora e che ci indicava, quindi, di dirigerci verso la mensa. Il mio stomaco si strinse in una morsa ancora più stretta che mi fece sussultare. attribuii la colpa alla fame per quel maledetto mal di stomaco.

Si, dovevo decisamente avere una fame da lupi.

Mi alzai tremante, raccogliendo i miei libri e dirigendomi al armadietto che mi era stato assegnato.

213... 214..... 215! Eccolo.

Inserii la chiave nel lucchetto e tirai un sospiro di sollievo notando che l'anta del armadietto si stava aprendo. Misi i miei libri al suo interno prima di richiudere lo sportello e girare la chiave. Mi voltai per dirigermi verso la mensa ma la prima cosa che mi trovai davanti girando la testa, furono due enormi occhi verdi che si fissarono subito nei miei mandandomi un brivido freddo lungo tutta la spina dorsale.

'Si Louis, tu stai decisamente impazzendo'

Sussultai e mi portai una mano al petto mentre ansimavo per lo spavento appena preso. Il ragazzo dai capelli ricci- che ora sapevo si chiamasse Harry- scoppio a ridere mantenendosi lo stomaco con una mano mentre con l'altra si appoggiava al anta di un altro armadietto (probabilmente il suo) facendo cigolare i perni per il troppo peso.

Avvampai e abbassai lo sguardo mentre nella mia testa un coro di voci mi urlava "coglione" a gran voce. Lui smise subito di ridere e poggiò una mano sulle mia spalla sorridendo. Il contatto mi lasciò una scarica di brividi ovunque e mi fece arrossire ancora di più.

Harry mi scosse lentamente facendomi alzare lo sguardo ancora una volta nei suoi occhi. sorrise e, massaggiando con il pollice la mia spalla, inclinò la testa da un lato e con un sorriso di scuse  mi disse:"Hey amico ti ho spaventato? Se è così ti giuro che non era assolutamente mia intenzione. È solo che il mio armadietto è qui accanto ed ero in ansia perché non sapevo come trovarti e poi puff sei comparso propio qui accanto! ed ero così felice e sollevato che mi sono incantato a guardarti; poi ti sei spaventato e ti giuro che non era mia intenzione farti venire un infarto . È solo che... Ehm...Sembrerò strano ma ehm...mi piace guardarti.. Sembravi così agitato e pensieroso che mi sono messo a guardarti e mi sono incantato... Quindi scusami se ti ho spaventato, sappi che non volevo..." disse per poi abbassare lo sguardo e arrossire.

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