LOUIS'S POV.
Erano passati circa tre giorni da quel pomeriggio al parco e non potevo stare peggio di così. Quella mattina, la sveglia iniziò a suonare alla solita ora e non so con quale coraggio mi convinsi ad alzarmi dal letto e a dirigermi verso il bagno.
Guardai il mio riflesso sullo specchio sussultando subito dopo. Due profonde occhiaie solcavano i miei occhi, che erano ormai due pozzi scuri e tristi contornati da sfumature rosse fuoco. Ero rimasto tre giorni senza mangiare, quindi il mio corpo era diventato ancora più fine di quello che già era in precedenza; una barbetta incolta aveva iniziato a crescermi sul viso e questa, unita ai capelli sparati in ogni direzione e alla pessima cera, mi conferiva una perfetta aria da barbone metropolitano. Come quelli che si vedono nei film: seduti a terra con solo una copertina addosso e con una bottiglia di alcol nella mano. L'unica differenza era che io ero conciato in quella maniera per colpa mia; per colpa della mia codarda ghinea del cazzo.
In quei tre giorni avevo avuto modo di pensare attentamente alla reazione che avevo avuto a quel bacio: la maggior parte del mio cervello mi urlava che avevo fatto bene, che sarei stato un ulteriore delusione per la mia famiglia se avessi assecondato i miei istinti e se fossi rimasto su quello scivolo. Una piccola vocetta invece, mi urlava che avevo fatto un enorme cazzata. Che dovevo rimanere su quello scivolo e seguire il mio cuore, anche se facendolo avrei potuto deludere tutti. almeno per una volta dovevo preoccuparmi della mia di felicità invece di quella altrui. Cercai di cancellare quella voce. Mi convinsi che avevo fatto bene a correre via, mi convinsi che era stato tutto un malinteso e che le farfalle nello stomaco e il cuore che accelerava ad ogni minimo sfioramento, erano dovuti alla felicità di essere riuscito a fare amicizia..
E allora perché faceva così male?
Distolsi lo sguardo dal mio riflesso ripetendomi per l'ennesima volta quanto facessi pena. Entrai nella doccia e lascia che l'acqua lavasse via, almeno in parte, i miei pensieri.
Circa un ora e mezzo più tardi stavo camminando per i corridoi della scuola. Con la mano ancora fasciata e con gli occhi rivolti al pavimento. Sussultavo ad ogni minimo rumore, solo perché temevo il momento in cui il mio sguardo avrebbe rincontrato quello verde e penetrante di Harry. Per quanto potessi scappare era inevitabile che accadesse e anche solo immaginare quel momento mi terrorizzava.
Forse, dopo tutto, non vorrà nemmeno più vedermi, Forse si limiterà a guardarmi e ad andare via.
Camminai lentamente fino a che raggiunsi il mio armadietto. Alzai timidamente la testa, solo per notare che, in quello accanto, non c'era nessuno. Sospirai sollevato ed estrassi dallo scomparto, l'occorrente per svolgere la lezione di chimica.
Chiusi l'anta con il lucchetto e mi incamminai verso la mia aula. Fu solo in quel momento che, alzando lo sguardo, incontrai un paio di occhi verdi che mi guardavano da lontano.
Mi immobilizzai sul posto e venni attraversato da un brivido lungo la schiena. I corridoi erano pieni a quel ora; eppure, tra tutte quelle facce, tra tutti quegli occhi, i miei avevano incontrato propio quelli di Harry, come se fossero stati una calamita e mi avessero attratto a loro contro la mia volontà.
Ora i corridoi erano vuoti. Le uniche persone presenti eravamo io ed Harry. Non appena me ne accorsi, il respiro mi si bloccò in gola e il mio corpo iniziò a tremare. Lui rimase a guardarmi per qualche secondo stringendo i suoi libri nelle mani prima di lanciarli a terra e corrermi in contro.
Man mano che si avvicinava il mio cuore perdeva un battito. Arrivò da me con il fiatone, fermandosi a mezzo metro di distanza dal mio corpo. Mi guardò esitante mentre ansimava ancora per la corsa, e allungò una delle sue mani sfiorando leggermente la mia. Era sull'orlo del pianto e si vedeva, aveva gli occhi lucidi e le pupille dilatate. Il suo labbro inferiore stava tremando come quello di un bambino e le sue guance erano leggermente rosse.
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Green Eyes
FanfictionLouis, ragazzo timido ed introverso, arriva in ritardo il suo primo giorno di scuola. Mentre corre per arrivare in tempo alla sua lezione di chimica si scontra con un ragazzo dalla folta chioma di capelli ricci e dai penetranti occhi verdi. Louis an...