Epilogo "I can't help falling in love"

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Consiglio: Leggete questo capitolo ascoltando "I can't help falling in love" (cover dei twenty one pilots)
Buona lettura!
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LOUIS'S POV.

"Louis ti vuoi muovere?! Liam mi ha appena inviato un messaggio e mi ha detto che sono già tutti seduti.. Cazzo, persino Niall è arrivato in tempo!" Borontolò Zayn con una punta di acidità nella voce mentre, picchiettando nervosamente il piede a terra, si allargava un poco il colletto della camicia immacolata che aveva indosso.

"Con calma Zayn. Cose come queste capitano una volta nella vita.." lo rimbeccai mentre, con attenzione, abbottonavo l'ultimo minuscolo bottone della mia nuovissima camicia in seta bianca, cercando una qualsiasi possibile scusa per rimanere un altro po' all'interno di quella piccola camera che era diventata improvvisamente molto accogliente.

Spazzolai con cura la giacca dello smoking e sistemai per l'ultima volta il mio ciuffo di capelli castani che, seppur pettinato ed ingellato alla perfezione, continuava a sembrarmi estremamente disordinato. Presi l'ennesimo respiro profondo di quella mattinata mentre, per la millesima volta, osservavo il mio riflesso sul grande specchio dell'armadio: Lo smoking che avevamo scelto per l'occasione era di un leggero azzurro pastello- fatta eccezione per il cravattino e per i bottoni della giacca, entrambi neri- e mi ricadeva perfettamente sulle spalle, slanciando il mio corpo e facendomi apparire più magro di quanto già non fossi. Le scarpe, nere e lucide, spiccavano su tutto il resto tanto quanto il piccolo bocciolo di rosa bianca, affisso nel taschino della giacca insieme a qualche fiore di mughetto. Tutto era esattamente al propio posto, tutto era esattamente dove doveva essere.

Tutto, ovviamente, tranne il mio cuore- che tra un battito accelerato e qualche piccolo singhiozzo- sembrava saltellare allegramente nella mia cassa toracica come fosse stato un bambino in un negozio di giocattoli.

In quel preciso istante l'ansia mi stava assalendo come non mai. Il cravattino stretto intorno al mio collo mi toglieva il respiro e il lieve borbottio spazientito del mio amico mi fece solo sentire peggio.

"Non credo di farcela Zay.." Mormorai con le guance arrossate mentre giocherellavo nervosamente con le dita della mie mani. Gli occhi impazienti e nervosi del moro saettarono su di me e, se gli sguardi avessero potuto uccidere, probabilmente sarei morto all'istante.

"Nononono! Ascoltami attentamente Louis: tu adesso prendi un respiro profondo, esci da questa cazzo di stanza e sali nella fottutissima macchina perché Harry ti sta aspettando sotto un fottuto gazebo ricoperto di rose e tu devi raggiungerlo. Sono stato abbastanza chiaro?" Okay, Zayn non era mai stato una persona dal linguaggio molto educato. Però, in quel momento, doveva decisamente essere molto nervoso perché mai l'avevo sentito utilizzare tante imprecazioni un un solo discorso.

"Zay calmati. Sono io che devo sposarmi, non tu. Sei così acido oggi che sembri una donna con il ciclo" lo ammonii e notai le sue guance magre arrossire paurosamente.

"Ah, Chiudi il becco Louis! che qui la sposina sei te e non io..."

A quell'affermazione non potei fare a meno di ridere, sciogliendo momentaneamente i miei nervi tesi e contagiando anche il moro che ben presto si unì a me in una fragorosa ed infinita risata. Quando finalmente ci placammo avevamo le lacrime agli occhi e lo stomaco che ci doleva e mentre ancora mi concentravo per riprendere fiato, il rumore di un clacson arrivò fin troppo nitidamente alle mie orecchie.

"Okay amico, è stato divertente però seriamente, Adesso dobbiamo andare.. oppure Harry penserà che gli hai dato buca propio al vostro matrimonio" disse Zayn con gli occhi marroni pieni di ansia mentre, al solo sentirlo pronunciare quel nome, i miei occhi si illuminarono e divennero lucidi.

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