Capitolo 1

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Pov's Domenico

Mi sveglio. Sono nella mia camera e tutte le coperte sono a terra: devo averle buttate via nel sonno, anche se siamo in inverno fatico moltissimo a dormire coperto perché sento caldo, troppo caldo anche se non è acceso il riscaldamento. Mi alzo tranquillamente ma non faccio colazione: la cioccolata calda è bollente... mamma la beve tranquillamente ma a me sembra calda come il magma.
Esco a prendere il pullman. Tutti i miei amici e compagni sono imbottiti di giubbotti e sciarpe, io invece indosso una felpa con sotto solo una canottiera e adoro sentire il vento freddo scompigliarmi i capelli. Arrivato a scuola trascorro una noiosa mattina di studio. Quando finalmente la campanella suona e annuncia la fine delle ore, io sono già fuori. Sta piovendo senza sosta. Siamo tutti con gli ombrelli, divisi in coppie: io con mio cugino Alain (non viene a scuola con noi ma ci incontriamo spesso), Micol con Letizia (entrambe mie amiche nonché compagne di classe), Emanuele e Suami (altri due nostri amici) e infine c'è Erica (altra mia amica) a cui piace stare sotto la pioggia tant'è che cammina senza ombrello e senza cappuccio.
Oggi è Sabato e ci siamo messi d'accordo per andare a casa di Letizia.
Facciamo rapidamente i compiti ognuno per conto suo e poi iniziamo a giocare a ogni genere di giochi.
Giochiamo a nascondino e a camera buia ma quando ci stanchiamo iniziamo a giocare a tombola, a scacchi e a carte.
Sto giocando a scacchi con Erica.
-Regina in E5- dicendolo muovo la pedina e butto via il cavallo che mi sono appena mangiato -e con questo les jeux son faits! Scacco matto- mi scappa un sorriso. Erica diventa rossa come la sua maglia. Prende il suo re e me lo lancia, lo afferro al volo.
-Uffaaa... è la terza volta di seguito che vinci- dice con rabbia.
-Sì sapessi quanto tempo è passato prima che diventassi così bravo- dico rimettendo i pezzi a posto. Il mio sorrisetto strafottente (me lo dico da solo) la fa innervosire ancora di più.
-Già come hai vinto tutte le partite a carte- interviene Suami.
Alzo la mano e la apro giocherellando con gli anelli che ho sulle dita, poi la chiudo e riapro la mano con uno scatto e tiro fuori una carta. Rimangono tutti sbalorditi. La carta è un tarocco (sono un tipo superstizioso), richiudo la mano e la riapro di nuovo tirando fuori un'altra carta. Ripeto la cosa una terza volta e leggo il risultato della divinazione ai miei amici.
-Il mago, la ruota degl'inferi e la torre spezzata ma girata al contrario -ci penso su- il mago indica una persona furba, la ruota indica la vittoria visto che è nel giusto verso e la torre indicherebbe qualcosa che non si è avverata MA visto che è al contrario indica qualcosa che si avvera- li guardo e capisco che non mi seguono.
-In sostanza?- domanda Alain.
-Chi conosce i trucchi vince sempre- spiegò con un sorriso ancora più strafottente.
-Sbruffone- urla letizia tirandomi un cuscino.
Inizia una guerra a cuscinate. Volano cuscini a destra e a sinistra e c'è una specie di nebbia di piume.

Alla fine ci ritroviamo in salotto. Siamo stanchi morti e la camera di Letizia è distrutta. Ci mangiamo un pò di ciambellone e iniziamo a chiacchierare del più e del meno.
-Ragazzi io mi vado a fare una doccia. Posso Lety?- domanda Erica.
-Certo-
-Scusami Erica ma mi sto sbagliando o è la terza doccia che ti fai oggi?- domanda Emanuele.
-È vero, te ne sei fatta una stamattina, una dopo pranzo e una ora- noto io.
-O ma che volete raga? Mi piace stare in acqua- risponde Erica mentre si avvia verso il bagno.
Mentre Erica si fa la doccia,noi rimettiamo un pò in ordine la camera di Letizia e ordiniamo una pizza. Quando arriva siamo tutti in ordine e puliti. Mangiamo in camera di Letizia, non so perché. Mentre mangio inizio a avvertire come un capogiro, mi sembra che anche gli altri avvertano la stessa sensazione perché si tengono la testa e si appoggiano alla prima cosa che incontrano. Vedo una specie di luccichio partire da Emanuele, Erica, Letizia e Micol. Questo luccichio, sembra scomporre parti dei loro corpi e sale verso l'alto. Ma per quanto poco riesco ancora a capire vedo formarsi un cerchio di strani simboli intorno a me, Alain e Suami. Poco prima di svenire vedo solo un bagliore giallo e mi sento come se mi stessi sollevando.

Gli dei dell'Olimpo e Il figlio di LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora