Capitolo 17

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Pov's Domenico

-Bene signori spero che vi siate vestiti pesante- dico ad Alain e a Suami mentre avanziamo verso il portale. Appena loro mi annuiscono gli do una spinta e li butto nel portale.
Eccoci qui. Respiro a pieni polmoni l'aria fredda.
-Benvenuti nel regno dei giganti di ghiaccio!- dico rivolgendomi ai miei amici. Mi giro e li vedo attaccati e tremolanti.
-Che avete?-
-Che abbiamo? FA FREDDO!- mi urla Alain.
-Tranquilli vi ci abituerete- è con queste parole mi metto in marcia.
Veniamo accolti "calorosamente" da Laufey che ci invita ad entrare e offre qualcosa di caldo a Alain e Suami.
-Allora qual'è il motivo della vostra visita?-
-Odino ci ha mandati con la speranza che tu ti unisca a noi nella guerra contro l'Olimpo-
A Laufey scappa una risatina.
-Gli ho già detto di no!-
-Perché?-
-Perché no-
-E perché no?-
Sbuffa spazientito -Perché Odino si crede migliore di Zeus e Zeus si crede migliore di Odino. Ma in realtà sono tutti uguali!-
-In che senso?-
-Sono come bambini! Sempre a litigare! Sempre a creare scompiglio! E poi a me tocca fare pulizia!-
-Aspetta... cosa vuol dire "sempre"?-
-Come pensi che mi abbiano sconfitto? Odino per molto tempo ha collaborato con Zeus. Dopo avermi sconfitto però è scoppiata una rivalità-
-Quindi questa non è la prima guerra?-
-La saggezza e la bontà di Odino molto presto si sostituirono con l'odio e l'ambizione. No. Non è la prima guerra. Zeus prova gli stessi sentimenti verso Odino. Ci sono state 5 guerre che si sono sempre risolte senza troppo spargimento di sangue-
-Lasciami indovinare.... a calmare le acque ci hai sempre pensato tu-
-Esatto. Se una guerra scoppiasse e il Bifrost venisse distrutto io non avrei modi per andarmene da questo pianeta o spostare i miei soldati per fare una qualsiasi mossa-
-E perché ora non fai di nuovo da pacificatore?-
-Perché i rapporti fra i due schieramenti sono troppo malandati. Metterei a rischio il mio popolo-
-E non te ne importa del Bifrost?-
-No-
-Perché?-
-Perché ho trovato finalmente un nuovo modo per spostarmi-
Tira fuori un pezzo di roccia che risplende dei colori dell'arcobaleno.
-Il Bifrost è fatto di questo! Noi lo chiamiamo "Trasportio", una pietra capace di trasportare una qualsiasi quantità di materia in qualsiasi posto-
-E immagino quindi che il tuo piano è aspettare che si scannino a vicenda per poi insorgere su tutti-
-Ci avevo pensato. Ma io non sono così ambizioso. L'unica cosa che voglio è vedere Odino e Zeus uccidersi a vicenda inutilmente-
-Ci sono degli innocenti però... che combattono nei loro eserciti-
-La più sanguinosa delle battaglie è stata la terza. Zeus ingannò i semidei e Odino lo stesso. Misero contro amici che si volevano molto bene, spezzarono amori e rovinarono famiglie. Ecco perché voglio che tu venga a vivere con me. Qui. Diventerai il futuro re del ghiaccio e nessuno ti si opporrà-
-Mi spiace nonno. Prima di ogni cosa voglio mettere in salvo i miei amici. Voglio riparare a una lunga serie di sbagli. Poi magari, un giorno diventerò tuo successore-
-Mi disarmi con la tua bontà-
Si alza e mi fa cenno di seguirlo.
Mi mostra una mappa dove sono raffiguranti molti mondi. Me ne indica uno.
-Questo pianetino si chiama Terranea. È un pianeta con le stesse identiche condizioni atmosferiche, metereologiche eccetera, della Terra. In pratica una specie di sosia. La vegetazione abbonda e ci sono varie forme di vita animale. Ma non ci sono umani-
Osservo il pianeta sulla carta. Laufey mi porge un sacchetto. Lo apro. È pieno di pietre di Trasportio.
-Usale per portare i tuoi amici al sicuro. Con queste pietre potrai portarli su Terranea. Lì potrete ricominciare-
-Grazie- lo abbraccio fortissimo. Lui rimane quasi sbalordito ma poi ricambia l'abbraccio.
-Dimmi... ti sei esercitato con i tuoi poteri?-
-Si ma so solo creare qualche arma-
-Nbe stiamo già a buon punto allora!-
Mi porta in una specie di arena e mi insegna a usare meglio i miei poteri.
Mi insegna a lanciare intere ondate di ghiaccio, a dominare i venti freddi e le bufere, a controllare qualunque cosa sia di ghiaccio e anche a trasformarmi in un gigante. Durante tutto questo tempo Suami ed Alain restano davanti al fuoco, sotto tre coperte a guardarmi.
-Ti insegno un trucco- con un coltellino mi fa un taglio sul pollice. Poi si avvicina e spalanca la mano. Dopo pochi secondi la ferita si rimargina lasciando solo un segno.
-Come..?Cosa..?-
-Io ho poteri curativi... dovresti averli anche tu. Prova-
Mi apro un taglio sull'altro pollice. Dopo moltissimi tentativi ci riesco.
-Bravo- mi sorride -ti voglio presentare qualcuno- si gira e fa un grande ululato.

Mi deve insegnare come fa! Sai che bello a nascondersi dietro un cespuglio e mettersi ad ululare così? Chiunque si cacherebbe sotto.

Il terreno vibra. Di colpo dal terreno spunta fuori un enorme serpente e dall'entrata dell'arena vedo arrivare un enorme lupo.
-Lascia che ti presenti Fenrir e Jurumungarder! I tuoi "fratelli"-
-Cosa?-
-Tuo padre durante le sue "gite" sulla terra assumeva la forma di animali. Loro sono suoi figli. Accarezzali-
Mi avvicino lentamente a Fenrir e accarezzo dolcemente il suo pelo bianco. È enorme. Fenrir sarà altro 3 metri e lungo 8. Jurumungarder non lo so, parte di lui è ancora sottoterra.
-Sono docili infondo. Io e tuo padre non andiamo d'accordo per tanti motivi, uno di questi sono loro. Lui li ha abbandonati qui, invece di trattarli come suoi figli-
Non so cosa dire. Mi salta di colpo in mente il motivo per cui sono qui.
-Allora ti unirai a noi?-
-Domenico... ti ho già detto qual'è la mia posizione... ma... corri un grande rischio... se entro in guerra avrò più possibilità di proteggerti... che ne dite voi due?- domanda ai miei "fratelli".
In risposta uno ulula e l'altro sibilla.
-Loro sono d'accordo!-

Prima di salutarci lo abbraccio forte.
-Stai attento Domenico. Non fidarti degli dei... e... anche se fa brutto dirlo... non fidarti nemmeno di tuo padre...-
-Tranquillo nonno. Heimdallr apri il Bifrost-
Veniamo così riportati di nuovo ad Ascard.
Quando entro nel palazzo ci trovo molti vetri rotti e una gran confusione.
Vado nella sala del trono. Stanno portando via mio padre ed è coperto di sangue.
-Cos'è successo?- domando a Thor.
-Un dio greco e riuscito ad infiltrarsi. Ha cercato di uccidere Odino ma tuo padre si è messo in mezzo-
La rabbia è tornata in me, bollente come un fiume di lava.
-Chi è stato?- domando furioso.
-Non lo sappiamo ma chiunque sia è riuscito a scappare-
Mi giro e inizio a correre per i corridoi. Esco dal palazzo e mi dirigo di nuovo verso il Bifrost. Scanzo Heimdallr buttandolo giù dal ponte, inserisco la spada ed entro nel portale.

Dove vai?

Mi domanda la coscienza.

A fare il devasto.

Le rispondo.
Una volta arrivato sull'Olimpo lascio che tutta la mia rabbia si liberi e inizio a lanciare incanti e uccidere chiunque mi capiti a tiro. Sento le mani sporche si sangue ma non me ne frega. Non capisco più niente. Mi sento un diavolo uscito dall'inferno.

Gli dei dell'Olimpo e Il figlio di LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora