Pov's Domenico
Non ci credo!!! Mio nonno, Laufey, re dei giganti di ghiaccio in realtà è dolce buono, e affettuoso. MA STIAMO SCHERZANDO?
Può diventare della taglia di un uomo. Ora sono con lui. Sto passeggiando con lui lungo i corridoi del suo castello. Chiacchieriamo tranquillamente come vecchi conoscenti.
-Non credevo di avere un nipote- mi dice. Sembra che stia piangendo ma non credo, e comunque anche se fosse non lo vedrei: con queste temperature qualunque liquido diventerebbe subito ghiaccio.
-Non senti freddo?- mi domanda.
-No, anzi sto piuttosto bene-
-Non ci credo! Tuo padre non ha ereditato molto da me. Tu invece... lasciami indovinare... trovi difficoltà a dormire coperto, non sei capace di mangiare cose troppo calde e ti piace sentire il vento freddo addosso- mi dice.
Resto stupito.
-Come lo sai?- gli domando.
-Se non sentì freddo qui, che siamo ad almeno 80 gradi sotto lo zero è chiaro che hai i poteri dei giganti di ghiaccio-
-LAUFEY. DOMENICOOO- sento una voce che urla i nostri nomi facendoli riecheggiare in tutto il castello.
-Pare che tuo padre e Odino siano venuti a riprenderti- dice scherzando. Si sfila un anello dal dito -prendi questo. Sono sicuro che hai ereditato altre capacità dei giganti di ghiaccio- me lo posa sul palmo della mano.
-So della guerra che ci sarà fra Ascard e l'Olimpo. Odino mi ha già chiesto di parteciparvi schierandomi dalla sua parte. Ovviamente ho detto di no. Probabilmente vi addestreranno; mentre ti alleni cerca di esercitarti anche con i poteri del ghiaccio. L'anello ti aiuterà a svilupparli inizialmente- mentre mi dice queste parole sento passi pesanti riecheggiare nel corridoio e dirigersi verso di me.
Qualcuno mi afferra il braccio. Non mi giro a vedere chi è, tanto so che è mio padre. Continuo a fissare Laufey.
-Spero che un giorno, quando io non ci sarò più, sarai tu a sedere sul mio trono- mi dice con un sorriso.-SEI IMPAZZITO?- Odino è furioso. Heimdallr chiude il Bifrost non appena siamo sul ponte.
-LAUFEY È UN FOLLE. È UN GIGANTE DI GHIACCIO. AVREBBE POTUTO UCCIDERTI. LUI È...-
-È MIO NONNO! Il fatto che sia stato un tuo nemico non vuol dire che sia anche un mio nemico. E per dirla tutta credo che mi voglia più bene lui che voi!- lo dico con rabbia e furia. Odino è sconcertato dal mio tono, credo che nessuno gli abbia mai risposto così. Giro i tacchi e mi avvio da solo con passo pesante e pieno di rabbia. Mio padre mi segue e mi afferra il braccio per fermarmi.
-E IO INVECE? CREDI CHE NON TI VOGLIA BENE? AL CONTRARIO DI MOLTI DEI IO SONO RIMASTO CON TE INVECE DI DARTI UN PADRE FINTO- È arrabbiato quanto me.
-Sei il dio dell'inganno. Ma ci vuole un bugiardo per smascherare un bugiardo e io non sono stupido- mi libero dalla sua presa -so molte cose sui "grandi" dei nordici. A te non è mai piaciuto stare su Ascard; Loki era conosciuto per il fatto che viveva sulla terra sotto le sembianze di uomo o di animali e forniva informazioni agli dei- glielo sbatto in faccia, facendo crollare la sua scusa -E comunque perché non mi hai mai detto chi eri veramente? Non credevi che avrei vissuto meglio qui ad Ascard?- la mia voce è più calma ma sono ancora arrabbiato.
-Non era necessario- lo dice con una semplicità e tranquillità sovrumana.
-Non era necessario...- mi scappa una risatina -non era necessario...- ripeto quasi sussurrando -NON ERA NECESSARIO. Questo conferma il fatto che di noi semidei non ve ne frega niente. Ci avete richiamati solo perché adesso vi serviamo!- con questo sono più arrabbiato di un diavolo.
Mi giro e me ne vado senza aggiungere una parola.Continuo a giocherellare con l'anello di Laufey. Ha la forma di una piccola piramide.
Tiro fuori un tarocco. Queste carte mi forniscono una risposta a cui credere quando non so cosa pensare ma questa volta non le capisco: l'eremita, qualcosa di misterioso e sempre con due facce.
Getto la carta sul letto e butto indietro la testa sul cuscino. È notte fonda e dalla finestra entra la fiebole luce delle due lune. Ascard che sembrava fatta d'oro come il sole durante il giorno ora sembra fatta di un cupo e oscuro argento.
Esco dalla mia camera e giro per i corridoi. Scendo le innumerevoli scale ed entro nella sala dei tesori.
Osservo le varie armi tra le colonne. Ce n'è una che attira la mia attenzione: sembra uno scettro, ha una forma irregolare, un colore a metà tra l'oro e l'argento e una parte che sembra un manico nero. Un estremità è appuntita mentre sull'altra c'è una piccola sfera viola con un anello che gli gira intorno.
Sulla targhetta lì sotto c'è scritto: per il re supremo dell'oscurità.
La osservo e poi volto lo sguardo verso l'oggetto infondo alla sala: lo scrigno del ghiaccio. Mi avvicino piano e con cautela. Ripenso alle parole di Odino: sconfiggemmo i giganti di ghiaccio e gli togliemmo la fonte primaria del loro potere, lo scrigno del ghiaccio.
Mentre lo guardo resto incantato dalla strana luce che emana. Lo sfioro con un dito; al tocco si illumina ancora di più; ci poso sopra tutta la mano e la luce si fa più intensa. Mi sento strano, come se un'onda di adrenalina e forza mi avesse attraversato. Il mio anello si illumina della stessa luce dello scrigno.Ma che fai? E se arrivasse qualcuno adesso, dopo quello che è successo oggi, cosa penserebbe? Penserebbe che sei dalla parte di Laufey e che vuoi riconsegnargli lo scrigno. Non lo penseresti anche tu?
Maledetta coscienza.
Mi giro e vado verso l'uscita. Mi fermo quando passo davanti allo scettro. Ricomincio a fissarlo. Fisso l'anello che gira intorno alla piccola sfera viola. Ho la tentazione di toccarlo, di prenderlo e portarmelo via. Mi avvicino. Lo impugno ma non ho il coraggio di staccarlo dalla parete. Più lo tengo tra le dita più sento una strana forza attraversarmi.
-Ti piace?-
Mi giro e vedo papà. Annuisco. È calmo e rilassato. Non sembra stupito ne arrabbiato di avermi trovato qui.
-Sarà tuo... lo sai?- mi dice.
-Cosa?- sono stupito
-Escludendo le tre armi che ho rubato ai giganti, tutte le altre armi sono stati create dagl'Alfar- mi spiega -piccoli spiritelli molto abili con le armi ma molto dispettosi- dice con un piccolo sorrisetto -fecero quell'arma affidandosi ad una profezia- apre la mano da cui esce una piccola nebbiolina. Sento una voce provenire dalla nebbia: verrà il tempo in cui colui che tutti considerano saggio e giusto tradirà chi gli è fedele. Ed allora si capirà che il buono spesso lo si trova in colui che è oscuro.
-Questa è la profezia-
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Gli dei dell'Olimpo e Il figlio di Loki
FantasyMolte mitologie si assomigliano... quella greca, quella scandinava e molte altre... ma cosa succederebbe se gli dei di mitologie simili, eppure così diverse si scontrassero? Cosa succederebbe se ci fosse una guerra fra l'Olimpo e Ascard? Buona lett...