Pov's Letizia
Erica sembra più agitata di me.
È da 10 minuti che siamo davanti al palazzo e aspettiamo che quella pazza smetta di girare in tondo.
-Non ci riesco! E se ci fulminano? E se ci affogano? E poi...chi è il mio genitore? Se è matto? E se fosse Ade? Oddio...non ce la faccio...no ok...ora entro.
-Erica hai finito?
Le chiede Emanuele.
-Manu se non ti stai zitto ti picchio.
-Con piacere, piccola.
-E non chiamarmi piccola!
-Ok...cucciola.
Dopo le risate di Emanuele e Micol e le occhiatacce di Erica, decido di afferrare la maniglia d'oro e bussare.
Il portone si apre da solo, magicamente, ed entriamo in quella che mi sembra una villa enorme e stupenda.
Al centro c'è una sala gigantesca con lampadari bianchi e dorati.
Davanti a noi ci sono delle scale che portano chissà dove, nel lato sinistro c'è un'enorme sala da pranzo già apparecchiata e in quello destro c'è una specie di giardino pieno di fiori colorati e un grande fuoco al centro. Vicino ad esso c'è una ragazza con i capelli rossi e lunghi che viene verso di noi sorridendo.
-Salve ragazzi.
Dice con quel suo sorriso dolcissimo.
-Estia...
Erica parla e rimane a bocca aperta mentre la piccola Estia continua a sorridere per poi aprir bocca.
-Scommetto che siete qui per ricevere informazioni. Vero?
-S..si signora.
Balbetto.
-Come mai è una bambina?
Chiede Emanuele e tutti noi ci giriamo e lo fulminiamo con lo sguardo. Lui ci guarda con fare interrogativo.
-Beh...posso assumere le forme che voglio. Bello vero? Dai, gli dei vi stanno aspettando nella sala del consiglio.
Risponde lei tranquillamente.Come facevano a sapere del nostro arrivo? Ah...è vero, sono dei.
La prima a seguire Estia è Erica. Ora sembra essersi calmata e credo non veda l'ora di conoscere il suo genitore.
Tu stai morendo invece.
Zitta, coscienza!
Comunque...abbiamo salito le scale e, dopo centinaia di svolte, siamo arrivati davanti a una porta.
-Bene semidei...potete entrare.
La porta si apre di scatto, Estia entra e noi la seguiamo.
Questa sala è la metà di quella al piano di sotto ma è comunque più bella perché le piante la circondano tutta, stavolta però non è il bianco, il dorato, i disegni del pavimento o i quadri a spiccare di più. A semicerchio ci sono 12 ENORMI troni colorati e su di essi gli dei in tutta la loro grandezza.
Al centro ci sono gli dei più importante che riconosco come Zeus e Poseidone e, al loro fianco, c'è addirittura Ade.Deve essere una situazione proprio importante, la nostra, se c'è anche lui.
-Salve semidei.
Mi giro e scopro che la prima a parlare è stata Era. Con lo sguardo verso destra inizio a guardare tutti gli altri. La madre degli dei è vestita di bianco e ha uno sguardo severo. Accanto a lei c'è Afrodite che indossa un abito più corto completamente rosa e sorride scoprendo il mio sguardo su di lei.
Poi c'è Atena che ha uno sguardo severo, un abito beige e un'armatura dorata.
Al suo fianco c'è Demetra che ha un vestito giallo e nero e dei capelli raccolti con una lunga treccia e su di essa un fiore arancione.
Artemide invece è dall'altro lato e indossa un vestito bianco corto. Accanto al suo trono ha appoggiato un piccolo arco. Che bella che è.
Per quanto riguarda i maschi invece c'è Apollo vicono ad Artemide che sembra intento a leggere qualcosa e ha un aspetto di un ragazzo della nostra età e, devo dire, ha il suo fascino. Dioniso sta bevendo del vino come se niente fosse mentre parla con Ares che continua a guardare Emanuele con sguardo severo. Ade mi sta fissando in modo inquietante e così guardo il suo abito nero per poi spostare lo sguardo su Poseidone. Lui sembra l'unico più agitato. Indossa una camicia colorata, dei sandali e dei pantaloncini blu mare e continua a muovere le gambe su e giù. Somiglia stranamente ad una persona a me cara. Sorrido e guardo Erica.
Zeus invece fa veramente paura. Indossa una toga bianca e marrone e non si decide a togliere la mano dalla sua folgore come se non sapesse se ucciderci oppure no.
-Ehm...bene...prima dovremo dire quali sono i loro genitori?
Apollo continua a stringere i suoi fogli mentre parla e a manda occhiolini a Micol che lo guarda con gli occhi spalancati e mi sussurra nell'orecchio.
-Bello il dio della poesia vero? Credi che me ne dedicherà una?
Non posso non ridere, ora, ma cerco di farlo in silenzio.
-Allora...volete dirci chi sono i nostri genitori?
Appena parla Emanuele, Ares si muove sulla sedia freneticamente ma si blocca proprio quando la voce forte di Zeus lo fa sobbalzare.
-Si certo...bene allora ogni dio si alzi e vada dal proprio figlio. Poi vi spiegheremo cosa siete venuti a fare qui. Veloce perché potrei anche ucciderli. Dice l'ultima frase rivolgendosi ad Afrodite che ci sorride e ci rassicura.
-Tranquilli...si diverte a vedervi impauriti.
Detto questo si alza insieme a Poseidone, Ares e Atena.Oddio...chi sarà il mio?
Ares si dirige verso Emanuele e si mette di fronte a lui.
-Beh...sono io tuo padre. Ma te lo dico prima. Non mi piaci per niente...dovrai dimostrarlo per farmi cambiare idea.Emanuele è sbiancato. Che bell'incoraggiamento!
Atena invece si posiziona davanti a Micol, le sorride e lo stesso fa lei.
-Ciao, figliola.
Afrodite invece viene verso di me.No...non può essere non lei.
Nonono non lei, ti prego.
Odio il rosa,odio le smorfiose...non può essere MIA MADRE QUELLA.-Hey...ciao figlia mia! Vedo che ti sei messa la maglia che ti ho dato.
-Era l'unica. Non ce n'erano altre.
Rispondo fredda. Lei si avvicina e mi sussurra.
-Lo so che avresti voluto avere un'altro genitore...ma so che tu sei speciale. Quindi non devi per forza andare in giro, spettegolare e far lasciate le coppie solo per divertimento. Ognuno è diverso. Ricordatelo.Afrodite che dice qualcosa di sensato? Wow...forse non è così male.
Le sorrido e mi giro verso Poseidone che ora sta andando da Erica. Non saprei descrivere la sua faccia. Mentre il padre si avvicina lei è rimasta tutto il tempo a bocca aperta.
-Hey...ciao, splendore!
Poseidone si avvicina e le scompiglia i capelli.
-Pa...papà?
-Si certo...sono io.
-CE...MIO PADRE È POSEIDONE?
-Ehm...si?
-OH MIO DIO...SONO FIGLIA DI POSEIDONE...MA...MA...È UNA COSA FIGHISSIMAAAAAAAA.
Credo che Erica si stia trattenendo perché sta cercando di non sclerare e di non stritolare il padre in un abbraccio.
-Sisi ok...siete contenti, bla, bla, bla...abbiamo capito...e tu Poseidone non provare ad abbracciarla oppure fulmino te e lei.
Il dio del mare annuisce a Zeus e passa una mano sulla guancia di Erica.
-Si ok ora...perché siamo qui?
Sono io a parlare. Devo sapere dove sono i miei amici. Ora.
-Ah...ma perché questa non è figlia mia?
Domanda Atena.
-Ok...allora io prendo lei.
Risponde Apollo indicando Micol che arrossisce.
-Io invece sono curioso di sapere come è lui.
Ribatte Ares rivolgendosi a Emanuele che sbuffa.
-Beh, scusate ma io mi tengo la mia.
Poseidone guarda Erica e si sorridono.
-SCUSATE MA LEI SAREBBE FIGLIA MIA.
Quasi urla Afrodite.
Da lì inizia una discussione abbastanza imbarazzante.
-STATE ZITTI...NON MI INTERESSA COSA NE PENSATE. Fatemi rispondere alla domanda di questa ragazza.
Tutti si ammutoliscono e abbassano lo sguardo.
-Quindi?
Chiede Micol con un tono così basso che all'inizio penso che Zeus non abbia capito. Ma mi ricredo quando risponde.
-Siete qui perché ci sarà una guerra. E voi dovrete aiutarci.
Spalanco la bocca e non so nemmeno per quanto tempo rimango così.
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Gli dei dell'Olimpo e Il figlio di Loki
FantasyMolte mitologie si assomigliano... quella greca, quella scandinava e molte altre... ma cosa succederebbe se gli dei di mitologie simili, eppure così diverse si scontrassero? Cosa succederebbe se ci fosse una guerra fra l'Olimpo e Ascard? Buona lett...