Quando mi svegliai mi accorsi che l'altra parte del letto era vuota e fredda... Forse era solo un sogno...
Quando però scesi in cucina trovai un ragazzo seduto al tavolo mentre mangiava i miei Cheerios "Mi prendi in giro?" Si voltò di scatto verso di me e mi rivolse quel solito sorriso sfacciato "Buongiorno anche a te." Mi sedetti di fronte a lui e gli presi la tazza e il cucchiaio dalle mani "Ehi! E questa sarebbe ospitalità?" Io in risposta alzai le spalle e imboccai una cucchiaiata dei miei cereali. Lui continuava a fissarmi con quel sorriso e quegli occhi indecifrabili.Non capivo cosa gli passava per la testa. E morivo dalla curiosità.
Con Peter era un po' più semplice... Ma quegli occhi verdi mi mandavano in confusione... "Buongiorno" Mugugnò il biondino entrando in cucina senza rivolgere neanche uno sguardo al fratello, e quando si avvicinò a me per darmi un bacio sulla guancia Dylan scattò in piedi e lo fulminò con lo sguardo prima di dirigersi verso il frigorifero e prendere la bottiglia di latte.
Cos'era quello? Invidia? Gelosia? M'incuriosiva sempre di più il fratello di mio fratello... Già... Suonava strano.Finii la colazione e salii in camera mia a cambiarmi. Tornai al piano di sotto ma mi fermai sull'ultimo gradino delle scale quando sentii pronunciare il mio nome da Peter.
"Devi starle lontano. Ora basta, smettila di fare il bambino capriccioso e cresci."
"Il bello di crescere è ricordarsi di essere stati bambini."
"Basta con queste cazzate! Non siamo nella favola di Peter Pan! Ti rendi conto che siamo nel mondo reale?!"
"Se ci pensi..." Sento la risata di Dylan riecheggiare tra i muri "Non è esilarante? Voi due vi chiamate proprio come i personaggi della favola! Io che ruolo interpreto? Eh Peter? Un semplice e fottuto bimbo sperduto. Non sono stato altro nella vita. Quando l'ho vista per la prima volta... Ho sentito la sensazione che lei fosse la strada per l'Isola che non c'è. Ho sempre cercato la felicità... Ma l'ho fatta trovare prima a te, per farti poi provare quello che porto dentro... È come se mi avessero strappato le ali, e ti giuro che le cicatrici bruciano ogni giorno di più. Non esiste sollievo. Non voglio rubare le tue, perché sei pur sempre mio fratello, e non ti voglio condannare ad un dolore così grande... D'altronde lei deve avere un angelo che la protegga. Wendy deve avere il suo Peter... Ma come posso non essere invidioso? Perché sono caduto io dal cielo mentre tu stai continuando a volare sopra di me? Pensi di amarla? La stai portando in alto con te, il più lontano possibile da me, perché in questa storia sono io il cattivo... Ma ti assicuro che arriverà il momento in cui le tue braccia si stancheranno, e io la prenderò prima che possa scontrarsi al suolo."
"Tu sei Capitan Uncino, con le tue mani potresti solo ferirla. Sei un demone, e saresti capace di distruggerla."
"Sono il demone che vive nell'ombra proiettata dalle tue ali... Ma ricordiamoci che tutti i demoni sono angeli caduti dal cielo, sopraffatti dal male di questo mondo." L'asse di legno del gradino cigola e la conversazione si conclude. Quando entro in cucina Peter è ancora seduto al tavolo con il viso tra le mani, mentre Dylan è appoggiato con la schiena al frigorifero. Noto che indossa ancora la sua camicia "Se vuoi puoi farti una doccia." Mi rivolgo a Dylan, ma attiro l'attenzione di entrambi i fratelli Jones... Uno l'opposto dell'altro... L'angelo e il demone.
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Dopo un . C'è sempre un inizio
RomanceOgni essere vivente ha paura. C'è chi ha paura dei fulmini, chi dei ragni, chi del fuoco, chi del buio... Lei ha paura del suo passato. Lei ha paura delle ombre che non appartengono più a nessuno. Ombre che segretamente la perseguitano, la amano...