•Capitolo ventotto

159 20 0
                                    

"pensieri che tormentano."

Erano le cinque del mattino,più o meno,una telefonata da parte dei carabinieri era arrivata sul telefono di Helena,la informavano che la sua amica si trovava in ospedale e che doveva recarsi subito lì per parlare di tutto ciò che era successo.
Resta immobile,seduta al centro del letto,Ignazio sente che è agitata e respira a fatica,è preoccupato e cerca di capire cosa stesse succedendo.
Ignazio:Hel mi dici che ti succede?Chi era?
Nessuna risposta.
Helena resta ferma,immobile,con lo sguardo fisso verso un punto apparentemente senza senso,senza significato.
Intorno a lei silenzio,dentro di lei vagavano miliardi di pensieri,voleva urlare,piangere,correre dall'amica,ma non riusciva a muoversi nè a parlare.
Le servirebbe un suo abbraccio.
Ignazio,non ricevendo nessuna risposta e nessun segno da parte della ragazza,prende il suo telefono e vede il registro chiamate,legge il numero,vede l'orario,nota lo stato confusionale di Hel,collega tutto:era successo qualcosa di grave a Gioia.
Ignazio:Hel,cos'è successo a Gioia?
Hel:non lo so,è in ospedale..
Scoppia a piangere.
Ignazio resta spiazzato,abbraccia subito la ragazza al suo fianco,la aiuta ad alzarsi e vestirsi.
Corre e spalanca la porta della stanza di Gioia,dove Gianluca si sveglia di scatto.
Gian:Bosch con calma.
Ignazio:Hanno chiamato i carabinieri,Gioia è in ospedale!
Ignazio sfreccia via da una stanza all'altra,corre in quella di Piero e Dan e da la notizia,si alzano di corsa,vestendosi in fretta,increduli di fronte a quella notizia.
Gianluca ripeteva nella sua mente carabinieri,Gioia,ospedale,non l'avrebbe mai ammesso,ma le lacrime solcavano il suo viso mentre cercava disperatamente la forza per alzarsi ed affrontare quella terribile realtà.
Affonda la testa nel cuscino di Gioia,inebriandosi del suo profumo,lo bagna con le sue lacrime di tristezza miste a rabbia.
Urla,urla forte.
Non poteva accettare che fosse successo qualcosa alla sua Gioia.
Si alza di corsa,per la prima volta non gli interessa minimamente di quello che ha indossato,sarebbe andato anche col pigiama se fosse stato necessario.
Si ritrovano in salone,prendono le chiavi della macchina e chiudono di fretta la porta alle loro spalle.
Guida Ignazio,è quello più lucido o almeno così sembra all'apparenza.
In macchina c'è un silenzio tombale,si sentono solo dei leggeri singhiozzi di Hel causati dal pianto.
Piero guarda Dan che ha lo sguardo perso nel vuoto,le stringe le mani per darle forza.
Gianluca guarda fuori dal finestrino,pensa a tutti i momenti belli che ha passato con Gioia,pensa a cosa le sarà successo,pensa a come vorrebbe spaccare la faccia a quel tipo che le ha fatto del male;delle lacrime silenziose continuano a scendere dai suoi occhi,ma questa volta non si vergogna di farsi vedere con le lacrime agli occhi,questa volta era sicuro di quello che provava,un enorme dolore gli strazziava l'anima.
La notizia aveva sconvolto tutti,anche se si conoscevano da poco,Gioia era entrata nel cuore di tutti con i suoi modi diversi dagli schemi.
Arrivano in ospedale,corrono,non c'è bisogno di chiedere di lei,vedono fuori dalla terapia intensiva i carabinieri e si avvicinano.
Gli viene spiegato tutto l'accaduto,quel tipo,Luca,dopo averla fatta ubriacare e averla drogata ed aver approfittato di lei contro la sua volontà,ha chiamato le guardie e i soccorsi,essendo così arrestato sul colpo.
La ragazza ora era in condizioni non proprio ottimali,doveva smaltire tutto ciò che aveva ingerito e doveva riprendersi dall'abuso.
Gian:gli spaccherei la faccia a quel coglione,ma come ha potuto?
Hel:il carcere è poco! La mia povera Gioia
Dan:guardatela,è bella anche così,anche piena di tubi,attaccata a delle macchine..
Ignazio:...e come direbbe lei "sto troppo in after''
A quelle parole sorridono tutti,si siedono ad aspettare,Gianluca resta attaccato al vetro che lo separa dal suo amore.
Era sicuro,provava qualcosa per lei e andava oltre la gelosia,oltre la semplice amicizia.
Continua a guardarla e le lacrime scorrono sul suo viso,ancora.
Va a sedersi accanto ai ragazzi,si sente così solo tra quelle coppie,se ci fosse stata Gioia avrebbero scherzato insieme.
Arriva un dottore,Helena chiede se Gioia può ricevere visite,la risposta è positiva.Entra Gianluca,lasciando da parte tutti gli altri.
Gianluca's pov.
Ho un peso sulla mia coscienza,devo togliermelo.
Chiedo scusa ad Helena,ma ho bisogno di entrare,ho bisogno di parlare con lei.
Appoggio la mia mano sulla maniglia,è fredda ma non gli do peso,non sento più niente.
Chiudo la porta alle mie spalle.
La guardo.
Anzi,la fisso.
Sento le lacrime calde attraversarmi il volto,ogni lacrima è come un pugno,fa male come non mai.
Mi avvicino,prendo la sedia e la posiziono accanto al tuo letto,noto che alle mie spalle c'è Helena che guarda la scena dietro al vetro,ma non le do credito,ora esistiamo solo io e te.
Prendo la tua mano,noto un livido,sarà un'opera di quel bastardo,lo accarezzo e avvicino la tua mano alla mia bocca,baciandola.
"Ciao Gioia,so che mi prenderai per uno scemo se mi senti parlare da solo,ma i dottori hanno detto che dobbiamo parlare con te,ma io lo avrei fatto lo stesso.Ti ho baciato la mano,se fossi stata nel pieno delle tue facoltà avresti fatto un piccolo inchino e avresti sorriso per poi dire "inchinati alla principessa",ormai ti conosco troppo bene,ormai ad ogni azione che faccio corrisponde una tua reazione,sei diventata indispensabile per me ed è per questo che non permetterò che ti succeda qualcosa,hai capito Gio?
Oggi sono stato un coglione,lo ammetto,mi ha contattato Martina ma abbiamo chiuso per sempre e sai perchè? Perché tu,mia cara signorina indisponente,hai preso completamente il controllo della mia mente ma sopratutto del mio cuore e quando ti ho vista con quel vestito troppo corto per i miei gusti ho capito di essere fottutamente geloso,e quando Ignazio è venuto in camera e mi ha dato la notizia..mi sono immobilizzato,avrei preferito morire piuttosto che saperti in queste condizioni,pensare a quello che ti è capitato,a quello che hai sopportato mi fa impazzire,vorrei prendere quel tipo e fargliela pagare con le mie mani.Perchè io ti amo Gioia,ti amo,cazzo.
Ti amo come non ho mai amato nessuno;ti amo più della mia vita;più del canto;più di tutto.
Sei l'essenza di tutto ed io sono stato un coglione a non parlarti subito dei miei sentimenti,se l'avessi fatto ora non saresti qui,ma staremmo insieme a casa nel nostro letto,aspettando l'alba come sempre.Non so se avrai sentito le mie parole,ma giuro che quando ti risveglierai te le ripeterò una per una,non temere.
Ti amo Gioia."
Le do un bacio,mi sembra di vederla sorridere.
Mi alzo,mi allontano,apro la porta e la richiudo alle mie spalle,deve riposare.°

Tornerà l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora