Call me Draco ||DRINNY

Note

Arriavate nell'aula di Trasfigurazione si sedettero accanto ad Harry.

"Scusa il ritardo, Harry, avevo.. Da fare."
Borbottò Ginny senza sapere cosa dire.

La McGrannitt introdusse la sua lezione in modo, emh, molto incoraggiante (?)

"Ragazzi, vi conosco ormai da sei anni, avete tutti le doti per passare i M.A.G.O. Ma sarà difficile, molto. Dovrete studiare e sudarci, non dovete prenderla alla leggera."

Hermione la guardava come un bambino guarda i regali di natale, Ginny soffocò una risata.

"I M.A.G.O. determineranno il vostro futuro, per fare un determinato lavoro, avete bisogno di un bel voto, a meno che non aspiriate a nulla e in quel caso non ne avrete bisogno;"

La McGrannit sbuffò rumorosamente:

"Dico bene Weasley?!"

Ron, che stava dormendo sul banco, si svegliò di colpo:

"IL TIP TAP NO!" (Cit.)
Il ragazzo arrossì.
"Si, certo professoressa."

La McGrannit gli scoccò uno sguardo, furente.
"Weasley, non va bene. Vuoi diventare Auror, giusto? Impegnati. Per fare l'Auror ci vogliono dei voti altri, ragazzo."

Ron, ora con le orecchie rosse per l'imbarazzo, annuì cupo.

La McGrannit aveva ragione, Ginny non poteva darle torto: per il lavoro a cui aspirava lei ci volevano dei voti alti.

Ginny aspirava a lavorare come Auror, come Ron ed Harry.

Forse era anche un po' perché l'Ordine l'aveva "plagiata" al riguardo, ma la cosa infondo le piaceva.
Anzi, aver combattuto contro il Signore Oscuro per l'Ordine, era il motivo principale per cui voleva fare l'Auror.

L'Ordine l'aveva fatta crescere e le aveva fatto capire la sua strada.
Da piccola voleva lavorare nell'Uffico dell'uso improprio delle Arti Magiche o di Relazione con i Goblin, come suo fratello, ma ora aveva imparato a conoscersi.

La giornata passò in modo monotono, tutti i professori avvertirono i ragazzi sui M.A.G.O. e sul fatto che avrebbero dovuto studiare molto, Hermione prendeva tutto come oro colato e aveva già organizzato il suo metodo di studio intensivo, Ginny non era così esagerata ma anche lei ascoltava molto attentamente e di certo non avrebbe trascurato lo studio quell'anno.

Non era ciò che viene definita secchiona, ma ai voti ci teneva molto.

Mentre si dirigevano ad Erbologia (la professoressa Sprout, fece il solito discorsetto sui M.A.G.O.) Ron fece notare agli altri il fatto che domani avrebbero conosciuto il professore di Difesa Contro le Arti Oscure.

"Come fai a sapere che è un uomo?"
Gli chiese subito Harry.

"Sensazione." Rispose il rosso.

Hermione alzò per la prima volta il viso dal libro di Antiche Rune (materia che faceva anche Ginny) e commentò:

"Chissà perché colui, o colei, che sarà il nostro professore o professoeessa non si è mai fatto/a vedere in Sala Grande a nessun pasto."

In realtà Ginny non se l'era mai chiesto, aveva avuto troppi inprevisti per un giorno.

"Sarà malato?" (Da notare il suo uso del maschile, ah le sensazioni di Ron)
Ipotizzò Ron.

"Non credo."
Ribatté Harry.

"Concordo con Harry."
Disse Hermione.

Tutti e tre volsero lo sguardo verso Ginny.

"Tutto okay, amore?"
Chiese Harry.

"Perché non ci ascolti?"
Continuò, più brusco, Ron; mentre Hermione lo rimproverava:
"Ron!"

La rossa li aveva smessi di ascoltare da un bel po', aveva visto passare Malfoy.

E, a quanto pare, anche il biondo se n'era accorto, perché alla lezione seguente (con i Serpeverde) quando lei lo stava guardando di sottecchi, gli lanciò un bigliettino.

Lo aprì con mani tremanti.

"Sempre centro dei tuoi pensieri, Ginevra?" C'era scritto.

A Ginny dava una strana sensazione il fatto che Malfoy le avesse scritto, a lei!

'Smettila!' si rimproverò la ragazza.

Finì la lezione e la sua migliore amica la scrollò.

"Ginny, Ginny! Andiamo!"

A cena Ginny fu molto distratta ed Hermione questo non se lo fece scappare.
Dopotutto Hermione è la strega più brillante del suo anno, giusto? (*)

*angolo autrice*

(*) lo so, lo so, anche i miei feels sono andati a puttane per quella citazione ew

volevo dire qualcosa ma non me la ricordo più *epic fail*

Arrivedorci,
Jo.