Jean x Marco

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-Dai Jean! Smettila... n-non ce la faccio più!- Disse, ridendo a crepapelle senza quasi più fiato.
-Smettila di fare cosa Marco?- Ribattè l'altro, messo a cavalcioni su di lui, intento a fargli il solletico.
-Ti prego... b-basta!- Ormai non ce la faceva più nemmeno a respirare dalle troppe risate.
-Sei così bello quando ridi, perché dovrei smettere?- Disse il moro, andando ad accarezza la guancia piena di lentiggini del corvino.
-Eddai Jean... n-non dire così...- balbettò timido, ormai completamente rosso in viso.
-Marco, sei bellissimo anche quando arrossisci, lo sai?-
-Quindi adesso passerai il tuo tempo a farmi il solletico e a riempirmi di complimenti?- Scherzò, nascondendo il viso sotto le mani, per mascherare il l'imbarazzo.
-Puoi dirlo forte amore!- Detto ciò, riprese col solletico, alternandolo a dei baci su tutto il collo e il petto.

Il sole, quel pomeriggio, risplendeva nel cielo privo di nuvole.
Non faceva né troppo caldo né troppo freddo, una giornata perfetta da passare all'aria aperta.
-Hai del gelato sulla faccia.- Disse Marco, staccandosi dallo schienale della panchina su cui si erano seduti per mangiare un gelato.
-Dove?- Chiese il moro, leccandosi ripetutamente le labbra, cosa che fece divertire Marco.
-Proprio qui.- Mormorò, a tre centimetri dal suo viso, distanza che si estinse quando il corvino passò la lingua sul punto in cui si era sporcato Jean.
-Ehi... se volevi baciarmi bastava chiederlo, non c'era bisogno di inventarsi cose.- Sorrise, con ancora i visi vicinissimi.
-Guarda che eri veramente sporco!-
-Ah sì? Beh, tu sei sporco qua invece!- Esclamò, buttandogli il cono di gelato sul naso.
-Ah, brutto idiota! Puliscimi immediatamente!- Esclamò, rabbrividendo al contatto con la crema fredda del gelato sulla punta del naso.
-Subito!- Detto ciò, si riavvicinò al suo viso e andò a leccarlo lì, dove lo aveva sporcato.
-Cioccolato! In assoluto il mio preferito!-
-Tutto questo leccare mi ha fatto venire una gran voglia.- Sussurò eccitato, il corvino.
-Mhhh... voglia di cosa Marco?- Domandò Jean, prendendolo in giro.
-Voglia di te.- Sussurò, impropriandosi della sua bocca.

Mentre Marco si teneva stretto al moro, con una mano andò ad accarezzarlo su viso, svegliandolo.
-Hey Jean, è ora di alzarsi.-
Lo sentì muoversi dotto di lui, mugugnando parole senza senso.
-Nahh stavo facendo un bel sogno, perchè mi hai svegliato?- Mormorò sbadigliando, con la voce impastata dal sonno e stropicciandosi gli occhi.
-Sei così tenero appena sveglio, che non stavo più nella pelle per assistere a questa visione.- Disse il corvino, baciandolo dolcemente sulle labbra.
-Pfff, io sono sempre tenero!-
-No, quello tenero sono io, tu sei il mio cavallo e basta.-
-Il tuo... cosa?- non ottenne risposta a quella domanda, perché si ritrovò le labbra del corvino, ancora una volta, sulle sue.
Portò una mano dietro la sua nuca, e l'altra sul sedere scoperto, mentre l'altro teneva le braccia tese ai lati della sua testa, reggendosi.
Subito le lingue si scontrarono, rendendo ancora più intenso e sensuale quel bacio.
Le due erezioni a contatto scaturirono in loro una voglia reciproca sempre più forte.
Non ci fù più spazio per le parole.

-Spiegami perchè mi hai portato fin quassù!- sbottò il corvino, allargando le braccia, indicando la collinetta su cui erano, affacciata su un lago.
Era un posto stupendo, in fondo si poteva intravedere una cascata, i cigni nuotavano nell'acqua limpida, inseguiti dai piccoli e grigi pulcini.
Gli uccelli cinguettavano, creando una musica rilassante e dolce ed un venticello leggero andava a scompigliare i capelli dei due.
-Marco ti piace questo posto?- Chiese dolcemente il moro, portando una mano ad accarezzargli il viso.
-Mi piace tantissimo Jean.- portò un mano su quella dell'amante, guardandolo con tutto l'amore del mondo.
-Bene, perchè diventerà un posto che non scorderai mai più.-
L'altro lo guardò accigliato.
-Che vuoi dire?-
Jean si inginocchiò, prendendo le sue mani tra le proprie, sotto lo sguardo incredulo del più piccolo.
-Sai Marco, io e te ne abbiamo passate tante insieme, oserei dire troppe, la nostra vita da quel giorno ha preso una brutta piega, ma poi tutto è cambiato in meglio, una volta rincontrati qua. Sei la cosa più bella che mi sia capitata fino ad ora, ed è per questo che ti amo e ti amerò per sempre. Marco, luce che mi ha illuminato il cammino, colui che ha fatto di me un uomo, vuoi sposarmi?-
Disse, ormai anche lui commosso, tirando fuori una scatoletta, contenente il sogno di ogni innamorato.
Marco, che ormai aveva il viso pieno di lacrime, si buttò addosso al proprio amante abbracciandolo con forza.
-Sì, sì e sempre sì Jean! Ti Amo!-
E per l'ennesima volta le loro labbra si incontrarono, creando un lento e dolce bacio.
Una volta staccati, Jean prese l'anello e lo infilò all'anulare del corvino. Lui guardò l'anello e poi l'unica ragione della sua vita, gli sorrise teneramente poggiando la fronte sulla sua.
Lasciò che si perdesse in quei meravigliosi e profondi occhi castani, mentre i respiri su mescolavano.
-L'ho sempre saputo che il paradiso fosse così bello.-

***

Ok. Ho quasi pianto scrivendo questa one-shot, cosa posso dire?
Beh, che spero vi sia piaciuta, davvero!
Amo troppo questa coppia, è decisamente una delle mie preferite in assoluto.

I miei poveri feeeels! (╥﹏╥)

Basta deprimersi!

Cià. ^-^

One-Shots [yaoi] OuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora