Makoto x Haru

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Libero.
Quando era immerso nell'acqua, lui si sentiva semplicemente libero.
Libero con sè stesso, col corpo e con l'anima.
Solo una cosa teneva dentro; i suoi sentimenti.
Nascondeva tutte le sue emozioni dietro una faccia seria, quasi triste e malinconica.
Non sorrideva quasi mai, ma questo faceva parte del suo carattere, molto riservato e timido.

E Makoto, in Haru, vedeva una persona semplice e buona, solo vederlo faceva crescere sul suo viso un sorriso enorme.
Non poteva più negare il fatto che quel ragazzo gli avesse fatto letteralmente perdere la testa.
Già, Makoto amava Haru, e diamine, era difficile vedere tutti i giorni quel corpo perfetto che si muoveva leggiadro nell'acqua, senza poter fare nulla.
Per lui era quasi frustrante, soprattutto perchè Haru non traspariva quasi nessuna emozione, non facendo così capire ciò che provava.

Quel giorno però si sentiva ottimista, era intenzionato a dirgli tutto; che lo amava e che avrebbe voluto passare tutta la vita con lui.
Forse era troppo presto sulla seconda... Sì, decisamente, se fosse stato per Makoto probabilmente si sarebbero già sposati. Già, era completamente pazzo di lui.

Finalmente giunse il pomeriggio, il sole splendeva nel cielo, riscaldando la vasca piena d'acqua clorata.
Makoto si guardò attorno, cercando con lo sguardo il ragazzo, che trovò appoggiato al cemento sorreggendosi con le braccia, mentre le gambe galleggiavano lentamente nell'acqua.
Aveva la testa ripiegata all'indietro poggiata al pavimento, con gli occhi chiusi e un'espressione tranquilla sul volto.

Il moro si avvicinò piano, per non distruggere quella tranquillità che il più piccolo si era creato.
Anche quando fu a due centimetrii dal suo corpo, non riusciva a smettere di fissarlo.
Guardava i suoi capelli scuri che, bagnati, erano rivolti all'indietro asciugandosi al calore del sole, mostrando così il suo bel viso.
Le sue labbra rosee, né troppo carnose e né troppo sottili; perfette.
Perfette per essere baciate, baciate da quelle di Makoto.

Quest'ultimo non poté più resistere a quella visione senza fare nulla, abbassò il viso portando le sue labbra su quelle ancora lievemente bagnate del più piccolo. Subito Haru sbarrò gli occhi, ritrovandosi davanti il mento e il collo dorati del moro.
Non fece nulla, si fece trasportare dal volere di quelle dolci labbra sulle sue, non disse nulla e non si mosse, andando ad approfondire il bacio aggiungendo la lingua.
Makoto, di certo, non si aspettava una reazione del genere, ritrovandosi così a ricambiare quel bacio troppo atteso da entrambi.

Quasi senza più fiato, si staccarono, puntando gli occhi di uno in quelli dell'altro.
Haru uscì completamente dall'acqua, sedendosi accanto all'altro, che lo guardava leggermente in imbarazzo e con le guance arrossate.
Makoto sorrise dolcemente, afferrò la mano dell'altro intrecciando le sue dita con le proprie. Haru, finalmente sorrise, fu un sorriso lieve e sincero, i suoi occhi avevano preso ad illuminarsi, anch'essi sorridevano beati.
Strinse anche lui la presa del moro, per un attimo guardò le loro mani unite per poi tornare subito con lo sguardo puntato in quello di Makoto.
-Ti ho aspettato tanto, Makoto.- Sussurrò il più piccolo, mentre le guance si tingevano di un leggero rossore.
-Haru... io... sono innamorato di te.- Concluse tutto d'un fiato, sorridendogli teneramente.
-Sono molto confuso, forse troppo confuso, è da tempo ormai che il tuo viso occupa i miei pensieri, se questo vuol dire amare, allora, sì, anch'io sono innamorato di te Makoto.- Sorrise di nuovo, più intensamente di prima, col viso che ormai era diventato un pomodoro.
Il cuore di Makoto prese a battare in un ritmo veloce, in sincronia con quello dell'altro. Portò una mano al viso del più piccolo, accarezzandogli dolcemente la guancia, si avvicinò sempre di più, facendo così incontrare ancora le loro labbra.

Le mani del moro andarono subito ad accarezzare il petto umido di Haru, mentre proprio quest'ultimo portò entrambe le mani dietro la nuca dell'altro, spingendoselo contro, approfondendo quel contatto, ormai molto erotico.
Con entrambi gli indici e i pollici andò a stuzzicare i capezzoli del corvino, scaturendo dei gemiti da parte sua.
L'eccitazione si fece sentire sempre di più, soprattutto quando Makoto, per sbaglio, sfiorò l'erezione dell'altro sotto il costume, facendogli scappare un gemito più forte.
-M-Makoto... non qui...- riuscì a dire, tra un bacio e l'altro.
-Non posso più aspettare Haru... Per tutto questo tempo non ho fatto altro che desiderarti, adesso che sei finalmente qui...- l'altro non lo lasciò finire, cominciando a sfilargli la maglietta. Mentre le loro lingue si accarezzavano sempre più vogliose, il moro andò a slacciarsi i pantaloni, sfilandoseli e rimanendo anche lui in costume.
-Entriamo in acqua Haru.- Sussurrò sulle sue labbra, l'altro annuì e senza staccarsi infilò prima un piede nell'acqua poi un altro, finendo insieme a toccare il fondo, mentre il livello l'acqua arrivava fin sopra le loro spalle.
Si sfilarono entrambi il costume, ormai diventato di troppo, il più piccolo circondò la vita del moro con le sue gambe, facendo così scontrare le due erezioni.
Il più grande cominciò a prepare Haru, penetrandolo con due dita, scaturendo ancora di più i suoi gemiti.
Quando sentì i muscoli della sua stretta fessura rilassarsi, lo penetrò, con un unico e lento movimento.
Haru affondò le unghie nella schiena del moro, godendo come mai aveva fatto, sentendosi sempre di più tra le braccia della persona giusta.
-Mio Dio Haru... ti amo!- Gemette, muovendosi sempre più velocemente,  sentendo di arrivare sempre più vicino all'orgasmo.
-Ti amo anch'io Makoto! S-Sto per venire!- riuscì a concludere la frase, facendo sì che il suo seme si mescolasse all'acqua, mentre quello di Makoto lo riempiva completamente.
Si sfilò dal più piccolo ansimando con lui, soreggendosi con le mani appoggiate al cemento bagnato, mentre l'altro posò la fronte sulla sua.
Si guardarono dritti negli occhi, sorridendo, mescolando i loro veloci respiri.
-Meno male che a quest'ora la piscina è vuota...- disse Makoto, quando ebbe ripreso fiato, scoppiando poi a ridere, seguito dall'altro.
-Finalmente sento la tua risata.- Continuò sfiorando il suo naso col proprio, facendolo diventare ancora più rosso.

Certo, Haru come poteva non sorridere? Aveva aspettato quel momento da tantissimo tempo, e finalmente ora poteva farlo, tra le braccia del ragazzo che amava.

*****

Salve yaoiste!
Era un po' che non aggiornavo...

Comunque, spero vi sia piaciuta anche questa OS! :3

Io AMO troppo Makoto! *^*

Se vi è piaciuta lasciate una stellina! ;D
Ah, ovviamente, se vi viene in mente una ship che vi piace tanto, scrivetela nei commenti, scriverò su di loro una OS. :3
Ho detto tutto? Yup, vado a rubare marshmellow... Si scrive così vero? :')

One-Shots [yaoi] OuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora