Asahi x Nishinoya

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Dedico questa OS a Clear-Jellyfish Gnaw! :3
Buona lettura!

*****

Lui insisteva facendo apprezzamenti su ragazze all'apparenza carine. Ma la verità era che a lui le ragazze nemmeno interessavano e la cosa lo rendeva nervoso, diverso e non riusciva a capacitarsene. Ha pensato più volte che quella era solo l'adolescenza, che cose così capitavano a chiunque... o forse quella era solo una scusa?

Tutto andava come al solito, gli allenamenti, le ragazze con cui tentava di uscire e che fingeva di farsi piacere... fino a che un giorno, un fottutissimo giorno, non si ritrovò imbambolato di fronte al corpo semi-nudo di Asahi. Era rimasto come incantato, stregato, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Per sua fortuna, nessuno, forse, se n'era accorto.
Questo fatto lo turbò per tutti i giorni a venire, si chiedeva com'era stato capace di rimbambirsi in quel modo davanti ad un uomo, protagonista della maggior parte dei suoi pensieri. Ed ecco, la domanda che lo perseguitò per interi giorni: "ma io sono gay?"
Voleva capirlo, l'avrebbe tranquillamente accettato, conosceva moltissimi ragazzi gay che non avevano problemi per questo. Quasi la sua intera squadra di pallavolo lo era!
Ma come lo avrebbe capito? Se fino al giorno prima si faceva piacere a forza qualsiasi ragazza carina? Se costringeva sé stesso a farsi vedere come un ragazzo 'normale' agli occhi degli altri?
Quel giorno decise. Sì, lo avrebbe fatto. Avrebbe finalmente preso tutto il coraggio possibile e lo avrebbe fatto.

"Sento che se non la finisce di fissarmi, sprofonderò dall'imbarazzo!" Ecco ciò che pensò Asahi, quando si accorse che il moro lo stava letteralmente mangiando con lo sguardo.
Asahi era follemente innamorato di Nishinoya, più lo guardava e più si decideva che avrebbe aspettato secoli pur di poter avere il suo cuore.
Non gli importava se il ragazzo ci provava con Kyoko, perché era troppo innamorato per poterlo considerare un problema.
E poi, scoprire di essere una fonte di attenzione di Nishinoya, lo entusiasmò parecchio. Fu proprio grazie a questo accaduto, che si decise a confessarsi. Si sa, l'amore fa fare pazzie.
Non era pronto ad un "no" come risposta, lo avrebbe maledettamente distrutto, ma meglio provarci. Probabile che avrebbe fatto una figura di merda indimenticabile, ma se invece sarebbe andato tutto per il meglio? Se tutto fosse andato come aveva sempre sognato? Tentar non nuoce, ti può far fare colossali figure di merda ma, solitamente, non nuoce.

Si trovava davanti l'abitazione del ragazzo, ancora indeciso sul da farsi. Prese un enorme respiro, "Forza, ce la puoi fare" si ripeteva continuamente in testa.
Ma perché si faceva tutti quei problemi? Non era mica la prima volta che cercava di dichiararsi a qualcuno. Forse perché in Nishinoya aveva visto la persona giusta, quella che avrebbe amato per sempre.

Prese coraggio, si avvicinò alla porta, bussò e attese che il ragazzo venisse ad aprirgli. Dopo lunghi minuti, nessuno ancora gli aveva aperto.
Fece per girarsi, ma una piccola parte di sé, era convinta che Nishinoya fosse lì. Questa parte prevalse su tutte, inducendolo a riprovare a bussare. Ancora nulla. Provò a girare il pomello, scoprendo subito che la porta era già aperta. Non perse tempo e l'aprì del tutto, entrando, lasciando che si richiudesse alle sue spalle.
Chiamò il ragazzo più e più volte, senza ottenere alcuna risposta.
La cosa cominciò immediatamente a preoccuparlo. Che fosse successo qualcosa di grave? Preso dall'ansia, continuò la ricerca del più piccolo, attraversò lo stretto corridoio che conduceva a due porte uguali in legno chiuse. Era già stato in quella casa, una o due volte, perciò si ricordò subito dove si trovasse la camera da letto del moro.
Bussò a una delle due porte, di nuovo, non ottenne risposta.
A quel punto, spazientito e soprattutto preoccupato, aprì la porta.
Ciò che si trovò davanti fu qualcosa che mai avrebbe potuto immaginare in vita sua. Nishinoya se ne stava seduto difronte alla sua scrivania. E fin qui, tutto normale.
Il fatto era che se ne stava girato di schiena e aveva delle cuffie, per questo non lo sentì entrare e bussare. Ma quello che veramente lo sconvolse fu che gli auricolari erano collegati ad un computer, posto sul piano della scrivania. Ed è proprio lì che vide sullo schermo nient'altro che un video 'porno'. Ma non uno qualsiasi, sembrava decisamente un porno gay.
Rimase paralizzato da quella visione, dove diamine era finito quel ragazzino dolce ed innocente?
Probabilmente proprio quest'ultimo si sentì osservato, lentamente si girò, trovandosi davanti proprio Asahi, completamente shockato.
Si sentì improvvisamente avvampare, le goti si tinsero di un rosso acceso. Rimase con gli occhi spalancati in quelli altrettanto sorpresi del più grande, che se ne stava paralizzato e completamente rosso in viso, ancora con la mano posata sul pomello della porta semi-aperta.
-Oh ehm, Dio... n-non è c-come sembra...- Balbettò imbarazzatissimo, chiudendo poi con uno scatto fulmineo il computer e sfilandosi subito dopo gli auricolari.
-Ehm... forse è meglio che io...- Nemmeno lui riuscì a tirar fuori qualcosa, troppo imbarazzato per poter parlare.
-Lascia che io t-ti spieghi... non fraintendere... i-io, volevo solo...- Continuò, con le gambe e le braccia che tremavano visibilmente.
Sospirò pesantemente, come a dover cercare le parole giuste per spiegare.
-Asahi, so che ti sembrerà ridicolo, ma non ho pensato a nessun altra soluzione. Io... credo di essere gay.- Sussurrò quasi impercettibilmente.
-Noya... non c'è niente di male. Solo... non mi aspettavo di trovarmi difronte una scena simile, ma... sono contento che tu me lo abbia detto.- Rispose gentilmente, era veramente contento, questo era decisamente un punto a suo favore, arrossì ancora di più.
-Vedi... io ho pensato che fare una cosa del genere...- con un cenno della testa, indicò il computer, ora chiuso, posizionato dietro di lui. -Credevo che così avrei, come dire... capito cosa sono veramente...- Abbassò lo sguardo, trovando in quel momento molto più interessanti le sue scarpe.
Asahi sorrise dolcemente, capiva come si sentisse il più piccolo, anche lui aveva passato le stesse cose.
Lo sguardo si addolcì, mentre lentamente si avvicinava al moro ancora seduto sulla sedia, con la testa rivolta verso il basso. Portò entrambe le mani al viso dell'altro, inducendolo a sollevarlo, facendo sì che i loro sguardi si incontrassero. Le guance di entrambi si tinsero ancora di più di un rosso acceso, fino a sentirsi le punte delle orecchie bollenti. I nasi si sfioravano, le morbide labbra di entrambi erano talmente vicine da poterne già sentire il gusto. Gli occhi castani del più grande si perdevano in quelli caldi e marroni del ragazzo.
Un piccolo passo avanti del più grande e le sue labbra andarono a combaciare con quelle di Nishinoya. Quest'ultimo sgranò gli occhi, sorpreso, ma poi cominciarono a chiudersi godendo più intensamente di quel contatto. Le lingue cominciarono ad approfondire il bacio, le mani di Asahi adesso scorrevano su tutto il corpo dell'altro, fino ad arrivare ai suoi fianchi. Strinse la presa, sollevando il più piccolo, già intento ad aggrapparsi al corpo del più grande, circondando la sua vita con le proprie gambe.
Quando si staccarono, il più grande sorrise dolcemente, stringendo più a sé il corpo dell'altro.
-Ho capito cosa provo, Asahi.- Mormorò, col mento posato sulla spalla dell'altro.
-Noya... io lo provo da sempre.- Non guardarlo direttamente negli occhi, riusciva a farlo parlare tranquillamente.
-Cosa provi per me?- Domandò, sfiorando con le dita i capelli mossi e raccolti in una coda del più grande.
-Sai perché sono qui, Noya?- Sentì il più piccolo scuotere leggermente la testa, in segno di diniego. -Sono venuto qui per dirti che per te provo amore, sì Noya... io sono innamorato di te.-
Il ragazzo spalancò gli occhi, ancora con le gambe attorno alla vita dell'altro, si staccò dall'abbraccio e puntò gli occhi in quelli speranzosi del più grande. -Credo tu mi piaccia, Asahi...- Aveva ripreso ad arrossire, ed ora aveva distolto lo sguardo, puntandolo ovunque tranne che in quello di Asahi.
-Sono ancora molto confuso... non riesco a capire cosa sono veramente... non so se sono gay, se è solo una cosa momentanea, io...- Venne bruscamente interrotto dalla bocca dell'altro, che fermò quell'inutile fiume di parole. Quando si staccarono, Asahi portò una mano ad accarezzare teneramente i capelli disordinati di Nishinoya, che ora si stava sforzando di parlare.
-Forse mi sbaglio... ma credo che la cosa più giusta da fare ora, sia seguire il cuore, ed ora il mio cuore dice di stare con te.- Si aprì in un dolcissimo sorriso, contornato da due adorabili guance bordeaux. Asahi si sciolse letteralmente, prese tra le proprie mani la testa del più piccolo, guardandolo con tutto l'amore possibile.
-Allora non ti lascerò mai andare, te lo prometto.-

*****

BUONA SHEEEERAH!

Spero che vi sia piaciuta! :3 Se così è stato allora lasciate una stellina.
Ringrazio sempre tutti voi per i voti e i commenti!
Detto questo, alla prossima OS! :D

Cià! ^-^

One-Shots [yaoi] OuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora