Salve salvino!
Perdonatemi ma davvero in questo mese se non ero a scuola, o dormivo o mangiavo...
Ma sono tornata! E buone vacanze a tutti!Ma prima, due piccole cose: quando scrivo i dialoghi in cui c'è Nicolas, le sue parti saranno scritte così, se sta usando il linguaggio dei segni. Mentre così, se sta cercando di parlare a voce. Per chi non lo sapesse, Nicolas è sordo muto, biascica qualche parola ma generalmente comunica col linguaggio dei segni.
Worick ha un occhio bendato, perciò lui ne ha solo uno sano e funzionante. Ve lo dico nel caso voi dovreste leggere "si coprì l'occhio", che suona come se fosse un ciclope... :')Bene e ora, buona lettura!
Non poteva toccarli, anche se alla sola vista sembravano così morbidi. Dolcemente, ricadevano sul cuscino, creando un effetto ondulato su essi.
Avrebbe tanto voluto affondarci le dita, ma se il ragazzo si fosse svegliato lo avrebbe colto nell'atto, il che sarebbe risultato solo troppo strano. Come il suo comportamento in quei giorni; era assente, più del normale, e si percepiva una specie di astio da parte sua, soprattutto nei confronti di Alex, o di qualsiasi altra persona che gli si avvicinasse.
Mangiava poco e il suo viso, per quanto fosse sempre corrucciato e con un'espressione seria, quei giorni lo era ancora di più.
Tutti avevano avvertito quel cambiamento, ma nessuno ne capiva il vero motivo.
Sospirò, abbandonandosi allo schienale della sedia e ricacciò le lacrime. Possibile che lui, capace di uccidere chiunque, forte e spietato, ora si stesse mettendo a piangere come una ragazzina!? O, ancora peggio, possibile fosse stato capace di provare dei sentimenti? Cioè, quei sentimenti? Per quella persona?
Sì, perché non si può davvero scegliere di chi innamorarsi e, soprattutto, puoi anche essere una macchina da distruzione, o un omicida senza alcuna pietà, ma non puoi non innamorarti.
E ormai Nicolas si era arreso all'idea, lo aveva accettato, tanto cosa avrebbe potuto farci?
Guardare la persona che amava e vederla così lontana, era come ricevere dieci accoltellate al cuore. Così triste, era solo un guscio vuoto che vagava senza una meta, un guscio forse riempito solo da un amore che non sarebbe mai stato colmato o ricambiato.Si riscosse, decise di andarsene da lì e fare come spesso faceva per distrarsi; andare a caccia di pericoli e guai. Lo aiutava a non pensare, anche se ciò, col passare del tempo, risultavano solo sempre più difficile.
Chissà, magari quei guai lo avrebbero portato lontano da tutto, lo avrebbero fatto sparire, magari avrebbe smesso finalmente di pensare a lui, forse per sempre.
Diede un'ultima occhiata al biondo, poi uscì dalla casa e lentamente sparì, nel pericoloso buio della notte.Worick fu malamente svegliato da un forte tonfo, si tirò a sedere stordito, mentre in lui cresceva una leggera preoccupazione. Non perse tempo e, mezzo addormentato, corse verso l'entrata. Riuscì a scorgere le luci dei lampioni che illuminavano la notte da fuori la porta completamente spalancata. Per un momento dovette coprirsi l'occhio sano, non ancora abituati a quel bagliore dopo lunghe ore di solo buio.
Confuso, avanzò, pronto per qualsiasi pericolo e accorgendosi solo dopo qualche passo di star camminando sul bagnato. D'istinto abbassò lo sguardo e non poté non vedere la figura possente di Nicolas accasciata a terra. Prima resa invisibile dalla luce che gli tolse per un momento la vista e dal buio che invece dominava la casa.
Le preoccupazioni aumentarono, soprattutto quando, inginocchiandosi di fronte all'amico, lo trovò gelido e completamente fradicio a causa della pioggia. Frettolosamente chiuse la porta, da cui non faceva altro che entrare freddo e acqua.
Dopodiché, con tutte le forze che aveva, riuscì a sollevare il corpo pesante e ghiacciato del corvino. Lo portò sul proprio letto, facendolo stendere delicatamente. Sembrava solo svenuto, respirava, anche se non proprio regolarmente.
Non poteva lasciarlo lì senza fare nulla, era bagnato da capo a piedi e, di tanto in tanto, veniva scosso da dei leggeri tremolii. Con incredibile delicatezza e pazienza riuscì a spogliarlo, lentamente, come se quel momento fosse ciò per cui aveva aspettato per tutta la vita.
Le dita scivolavano con lentezza sul tessuto umido della maglietta, gliela sfilò lasciandola cadere. Non poté far altro che rimanere a guardare, guardare come con durezza e precisione i muscoli del corvino fossero così perfettamente delineati.
Voleva accarezzarli, toccarli, era come se il suo buon senso e il cervello si fossero momentaneamente scollegati.
Ebbe un leggero fremito per tutto il corpo, poi un altro e un altro ancora.
Finché non si riscosse, ritornando in possesso della sua ragione.
Sbigottito e stranito, continuò il suo lavoro; slacciò la pesante cintura, sfilandola e abbandonandola accanto alla maglia e la giacca. A quel punto, a causa del rumore metallico della cinghia a contatto col pavimento, gli occhi del corvino si spalancarono all'improvviso.
Puntò dritto gli occhi scuri in quello azzurro dell'altro, appoggiato sull'orlo del letto.
Per una lunga manciata di secondi fra i due non vi furono altro che scambi di sguardi, neanche una parola o un segno.
-Perché sei uscito così tardi? Piove e da solo di notte è pericoloso.- Disse il biondo, inespressivo, senza staccare il contatto visivo con l'altro.
-Da quando t'importa di cosa faccio?- Rispose, sostenendone lo sguardo, ricambiandolo con uno truce. Worick, che di certo non si aspettava una risposta simile, spalancò gli occhi. -Mi è sempre importato di te.- Sussurrò, ma rendendosi subito conto che aveva appena detto una bugia.
Erano giorni che Nicolas si comportava diversamente e in modo strano, ostile. E in quei giorni non si era mai preoccupato di sapere come stava, il perché di quell'atteggiamento o una semplice pacca sulla spalla di conforto. Nulla, era rimasto sulle sue, ignorando, senza farlo apposta, l'umore dell'unica persona che gli era stata accanto da sempre.
Abbassò lo sguardo, attendendo anche un minimo segno positivo dall'altro.
-Ho sonno, lasciami dormire.- Lo vide gesticolare con la coda dell'occhio.
Senza aggiungere altro, finì da solo di spogliarsi, per poi accoccolarsi sotto le coperte. Worick a quel punto si alzò, fece per uscire dalla stanza quando, come se fosse la cosa che avrebbe salvato tutto, sussurrò: -Scusami.-
Si voltò un'ultima volta verso il corvino, ma egli era girato, poteva vederne solo la testa ricoperta di capelli scuri che spuntava dalle coperte. Capì che probabilmente non aveva nemmeno letto il labiale, o che stesse già dormendo.
Così, a malincuore come mai lo era stato, uscì definitivamente dalla camera, dirigendosi nella propria.
In verità Nicolas aveva capito ogni cosa, aveva capito quella semplice parola e quanto valesse più di migliaia di altre. L'ennesima lacrima gli scivolò dalla tempia, rigandola. Decise che quella non doveva essere la fine di qualcosa, o l'inizio di un addio. Sentiva un senso di colpa farsi strada nel suo petto, Worick lo aveva aiutato nel cuore della notte a spogliarsi e a portarlo a letto, ma in quel momento era troppo arrabbiato con lui, troppo arrabbiato coi suoi sentimenti.
Si fece coraggio e con le ultime forze che gli erano rimaste, si alzò. Si diresse verso il ragazzo, che subito si voltò, attirato dal rumore dei suoi passi.
Worick si voltò per guardarlo bene negli occhi, aspettando che facesse o dicesse qualcosa. Una speranza in lui si fece viva; che Nicolas avesse cambiato idea ed ora voleva perdonarlo?
Il chiaro della luna e la luce dei lampioni permetteva ad entrambi di guardare per un minimo l'altro negli occhi.
Nicolas avanzò deciso, sul viso un'espressione seria che non trapelava alcuna emozione, se non sicurezza. Finché non si trovò a circa un centimetro dal viso del biondo, il quale inutilmente, stava cercando di capire cosa stesse succedendo.
Quando, all'improvviso, Nicolas chiuse le palpebre e posò le labbra su quelle soffici dell'altro.
A primo impatto Worick sgranò l'occhio, era sorpreso ma soprattutto confuso... ma in lui crebbe presto una sensazione strana, imparagonabile a qualsiasi altra.
Si ritrovò a ricambiare quel bacio, forse ciò per cui aveva tanto atteso, ma solo inconsciamente. Chiuse gli occhi e portò una mano alla guancia del moro, l'accarezzò, pungendosi il palmo dal lieve strato di barba.
Ormai Nicolas non sarebbe tornato indietro, era fatta, era riuscito a liberarsi, a condividere i suoi sentimenti per quello che un tempo considerava solo un amico.
Il biondo strinse il viso dell'altro con entrambe le mani, intensificando il bacio con l'aggiunta della lingua.
Non sapeva perché avesse reagito in tal modo, non sapeva per quale motivo non avesse ancora respinto Nicolas, ora avvinghiato a lui. Non conosceva la reale ragione per cui ora stesse ricambiando quel bacio, così strano agli occhi di uno qualunque.
Ma si sentiva bene, non avrebbe interrotto quel momento per niente al mondo, era come se lo avesse aspettato da sempre. Era una sensazione strana, una sensazione che partiva dalla bocca dello stomaco per farsi strada al cuore, che batteva come mai aveva fatto.
Nicolas si staccò interrompendo il bacio, si fissarono a vicenda, incapaci entrambi di dire un sola e misera parola. Le mani di Worick, che aveva iniziato a sentirsi leggermente in imbarazzo, lasciarono ben presto il viso del moro, sul quale però si fece spazio un lieve sorriso, ma un sorriso tutt'altro che felice, solo molto malinconico.
-Scusa.- Gesticolò, mentre il viso veniva improvvisamente rigato da alcune lacrime. Worick agì d'istinto; accolse tra le braccia il corpo ora caldo di Nicolas, stringendolo forte.
-Non hai motivo per scusarti.- Mormorò, più che sicuro che l'altro avesse capito le sue parole.
-Io... io... io non lo so. Non ho parole per descrivere ciò che sto provando ora, Nicolas.- Mormorò, riprendo il contatto visivo con l'altro. Il cuore palpitava, ora bisognava solo attendere che accadesse ciò che da troppo aveva aspettato.
-Forse io lo so, Worick.- Worick lo guardò attentamente cogli occhi appena lucidi, asciugandogli coi pollici le lacrime salate.
-Io... t-ti amo... Worick.- Balbettò, sorridendo tra le lacrime.
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One-Shots [yaoi] Ouo
FanfictionUna raccolta di One-Shots di alcune ship di anime e manga vari. Solo yaoi. *^*