~È da un po' che non seguo Black Butler, alcune cose non le ricordo, infatti ero convintissima che Grell si scrivesse "Grelle"... #SoSad.~
ATTENZIONE!: Ok, dovevo attirare la vostra, appunto, attenzione, spero di esserci riuscita e che nessuno abbia saltato questa piccola precisazione. Allora, ho deciso di parlare di Grell al femminile per un solo e semplice motivo: Grell si sente una donna.
Okay, non lo è veramente perché ha un pene :') ma è stato espressamente detto che lei vorrebbe avere un corpo da donna ed esserlo a tutti gli effetti.
Quindi, parlando di lei al femminile è come se la accettassimo per quello che è veramente, ovvero quello che vorrebbe essere.
Se non siete d'accordo, siete liberi di dire la vostra, ma sono fermamente convinta che se Grell desidera essere una donna, allora mi sentirei in dovere di riferirmi a lei al femminile, anche se, a tutti gli effetti, ha un pene.(Trovati su un sito informatissimo su tutti i personaggi di Black Butler)
Bene e ora, buona lettura! :D
-Sebas-Chaaaan!- Strillò, correndo verso il povero maggiordomo, il quale schivò lo Shinigami, facendolo malamente cadere a terra. -S-Sebas-Chan! Ti adoro quando sei così ostile nei miei confronti!- Cinguettò, mentre cercava di rialzarsi.
Sebastian guardò Grell con sufficienza, per poi roteare gli occhi e scappare dalle sue grinfie.
-Sebastian, ti do l'ordine di sbattere fuori dal mio casato quest'idiota!- Intervenne Ciel, mettendo fine a quel teatrino che si creava ogni qual volta che Grell si avvicinava a Sebastian. Quest'ultimo annuì, pronto per prendere a calci il fastidioso Shinigami. Ma quando tentò di afferrarlo per il colletto della sua solita giacca rossa, all'improvviso, una grossa e tagliente pinza mancò per miracolo le dita del corvino.
Dalla finestra entrò William, che indisturbato e completamente serio in volto, riaccorciò la sua falce, l'arma con le pinze che evitò il contatto tra Sebastian e Grell. Posizionò il bastone verticalmente con cui si sistemò gli occhiali neri, in tinta col resto del vestiario. -Non portarmi via, Will! Voglio restare ancora qui con Sebas-Chan.- Esclamò Grell, saltellando entusiasta verso il suo supervisore, che, sempre inespressivo e incredibilmente serio, la zittì con una scarpata in testa, atterrandola per l'ennesima volta sul pavimento della ricca villa.
-Chiedo umilmente perdono per l'intrusione, sono venuto a prendere costui, che ha preferito scappare dal lavoro per flirtare con te, viscida bestia demoniaca.- Disse, riferendosi a Sebastian, che lo guardò per nulla scosso dalle sue parole. -Portate via quell'essere! Non voglio più vederlo qui! Mai più!- Sbottò il ragazzino, più irritato che mai da quella rimpatriata in casa sua.
William sospirò, prese per i capelli Grell e la trascinò fuori dalla villa per avviarsi verso la loro postazione di lavoro.
-Quante volte ti ho detto di non marinare il lavoro?! Smettila di comportarti come se fossi perennemente in calore!- Esclamò William con tono meno professionale, avvicinandosi di molto al viso di Grell, che lo guardò sfarfallando le ciglia e sorridendo maliziosamente per la vicinanza dei due visi. William si voltò subito dopo, cominciando a camminare velocemente e lontano. Il fatto che stesse scappando dallo sguardo di Grell era per un solo e semplice motivo: stava arrossendo. Ma non voleva darlo a vedere, non voleva dimostrare i suoi sentimenti per un "collega", tra l'altro la persona più pazza e pervertiva di tutto il globo.
Sì, ne era innamorato, perdutamente e non poteva farci nulla, sebbene sapeva che il suo amore sarebbe stato ricambiato più che volentieri da Grell. -Will, aspettami!- Esclamò la rossa, raggiungendo il corvino. Quest'ultimo, prima che Grell gli saltasse addosso come suo solito, si girò in tempo per tirarle in testa la sua falce della morte. Grell cadde nuovamente al suolo, ma senza perdere il sorriso dalle labbra, che invece creebbe, come se in qualche modo provasse piacere a prenderle dagli altri, come una sorta di masochismo.
William rimase a fissare per interminabili secondi il viso martoriato dalle bastonate di Grell, che ora si stava massaggiando la testa dolente.
Non capiva quale fosse il suo scopo, perché ci provasse sempre con qualunque bell'uomo che incontrasse, prendendosi in silenzio le botte di quest'ultimi. Forse era per esibizionismo, ma vedeva Grell come una persona che fa tutto quello che gli passa per la mente, come un bambino che vuole solo divertirsi.
E provava gelosia quando la vedeva scorrazzare e atteggiarsi di fronte ad altri uomini, ma era solo colpa sua, che in primis non accettava i suoi sentimenti per lei.
-E comunque mi chiamo William, sai che odio i diminutivi e i soprannomi.- La rimproverò, per poi riprendere in silenzio la via di casa, [Non ho la minima idea di dove quei due trascorrano la loro "vita privata", facciamo finta che abbiano delle case, se invece hanno un posto e nell'anime o nel manga lo dicono, proprio non ricordo... gomenasai!].
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One-Shots [yaoi] Ouo
FanfictionUna raccolta di One-Shots di alcune ship di anime e manga vari. Solo yaoi. *^*