Confessions

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Louis' POV

La mente è un luogo oscuro e incerto, che fluttua tra pensieri cattivi e meschini. Ti avvolgono e ti ingoiano, senza mai lasciarti emergere e senza mai lasciarti andare. Prendono il controllo sul tuo intero corpo rendendoti muto, apatico e soprattutto impotente.

Ma è quello che voglio, giusto? Essere libero da me stesso, gettare al vento le mie emozioni ed essere finalmente indifeso. Difendere e proteggere se stessi è un lavoro troppo faticoso. La tua testa è come se alzasse duramente un muro invisibile così che nessuno possa entrare. Qualche volta rinunci e quello è quando la vita è più pericolosa, perchè quando ti arrendi, quando ci sono quelle piccole fessure dove le cose possono passare attraverso, è in quel momento che la gente entra. Quando i pensieri, le idee, le emozioni camminano sulla pelle come centinaia di ragni. E' instancabile e non si fermerà finché non avrà ottenuto quello che vuole. Te.

Mi ha. Ogni pezzo del mio corpo è ricoperto di oscurità, fluttuando nel vento nero intorno a me e non riesco a vedere nulla. I miei sensi sembrano essere tagliati fuori, lasciandomi disteso lì come se non fossi veramente lì. E forse non sono qui; forse finalmente ce l'ho fatta. Forse ho finalmente portato a termine quello che volevo. Volevo la morte, la fine, il termine.

Ma anche nella nebbia, attraverso l'oscurità e le fitte nubi oscure che mi circondano da ogni parte, posso ancora vedere una luce. Essa risplende troppo luminosa per essere ignorata o non guardata. Cattura la mia completa attenzione e presto è tutto quello su cui posso concentrarmi.

E' attraverso quella luce che inizio a sentire delle voci, o in particolare una voce. Irrompe attraverso la matassa di oscurità intorno a me e mi prega di ascoltarla. Urla e grida il mio nome, ma quello su cui posso veramente concentrarmi è la luce luminosa che mi circonda. I miei occhi sembrano come aperti e le mie orecchie captano i suoni ma non riescono a metterli a fuoco.

"LOUIS" la voce urla ancora e ancora spezzata dal pianto. Perchè stanno piangendo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?

La bellissima luce inizia ad oscurarsi intorno agli angoli e mi trovo a provare a saltare e afferrarla. Non voglio lasciare la voce, non ancora. Voglio ascoltarla di più, farle spiegare perchè la sento, perchè sono qui.

"No!" urla la mia mente poiché sono troppo debole per urlare ad alta voce.

Gli angoli stanno diventando sempre più spessi, crollando e chiudendosi come una porta che blocca la luce. Combatto con tutto il mio potere per raggiungerla e afferrarla ma non resta. Il vuoto che sento nel mio stomaco aumenta, mentre la vedo scomparire. Voglio correrle attraverso ma non ci riesco, voglio urlare ma non ho le parole. E come la luce scompare con un ultimo bagliore, la mia mente può solo pensare ad una cosa:

Game over.

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Harry's POV

Sono passati due giorni da quando Jay mi ha detto che Louis starà bene. Due giorni da quando il mio mondo si è fermato e poi è ripartito tutto in una volta, e sono anche due giorni da quando mi sento più arrabbiato che mai. Ero sorpreso dal mio improvviso cambio di umore ma lo capivo anche se nessun altro avrebbe potuto farlo.

So che dovrei piangere di gioia come tutti gli altri intorno a me, invece mi trovo a rompere cose e imprecare contro la mia famiglia.

Nel momento in cui Jay mi ha detto che stava bene ho subito provato un senso di pace sapendo che avrebbe vissuto e avrei potuto vederlo di nuovo, ma poi l'ho completamente abbandonato. Vedevo rosso e offuscato dalla rabbia e sono corso fuori dall'ospedale più velocemente possibile prima che qualcuno chiamasse il mio nome.

27 Minutes || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora