Capitolo 1

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Viola ed Eleonora percorrevano il lungo corridoio dell'ospedale di Sanremo, dove il padre di Viola, cioè Vincenzo, lavorava come ginecologo:

«ascolta Viola, io vado alle macchinette a prendermi qualcosa» disse Eleonora;

«va bene Ele, io vado in studio da papà, ti raggiungo subito».

Viola si avvicinò alla porta, bussò ma entrò senza aspettare:

«oh! scusate, non volevo disturbare» disse la ragazza;

«non preoccuparti Viola, posso presentarti uno dei miei migliori stagisti? Alessandro questa è mia figlia Viola» affermò il medico presentando la figlia;

«piacere»

«piacere mio Viola» rispose Alessandro;

«bene Alessandro, noi abbiamo finito e questa settimana sei di turno di pomeriggio»

«bene dottore» Alessandro si alzò e strinse la mano al padre di Viola, poi raggiunse la porta e dopo essere uscito la richiuse alle sue spalle;

«papà stacchi il turno?»

«sì perché?»

«accompagneresti a casa me ed Eleonora?»

«va bene... ah guarda che dopo aver bussato, si aspetta che si dica avanti... e se stavo visitando?»

«va bene papà, scusa hai ragione».

I tre arrivarono ad Arma di Taggia, nella Traversa Castelletti, ed Eleonora e Viola scesero dalla macchina, mentre Vincenzo posteggiò l'auto nel garage di casa Stabile;

«allora ci vediamo da me per studiare?» chiese Eleonora e Viola annuì;

«va bene ci vediamo dopo» disse l'amica allontanandosi.

Pochi minuti dopo, una macchina blu imboccò la Traversa Castelletti, parcheggiò e ne uscì Alessandro, che chiuse l'automobile ed entrò in una villetta azzurra, molto vicino a quella degli Stabile.

Alessandro aprì la porta di casa e sentì la canzone "Praise you" di Fatboy Slim, che suo fratello Matteo aveva messo ad alto volume, fin quando suo padre Armando, molto seccato, entrò nella stanza di quest'ultimo:

«non hai niente di meglio da fare che sprecare il tuo tempo così? vuoi rimanere un fannullone tutta la vita?»

«non credo che questo t'importi papà! anche perché tu hai già Alessandro che ti da tante soddisfazioni, perché sprecare tempo e fiato con me?»

«ecco appunto non capisco perché lo spreco!».

Armando uscì dalla stanza e trovò Alessandro:

«ma papà!»

«Ale non guardarmi così, quel ragazzo non ha alcuna prospettiva e se le cose rimarranno così di sicuro ripeterà l'anno»

«Matteo ha solo bisogno di stimoli e non di rimproveri» rispose Alessandro.

Nel primo pomeriggio, Viola andò a studiare da Eleonora:

«basta, non ne posso più!» esclamò Viola;

«ok facciamo una pausa, ti va un succo?» disse Eleonora e Viola assentì;

«Ele ti ricordi questa mattina quando siamo andate in ospedale da papà?»

«sì certo, perché?»

«nel suo studio c'era un ragazzo...»

«sai che novità, sarà uno dei suoi infermieri».

Eleonora notò lo sguardo perso dell'amica:

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