Capitolo 13

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Il giorno dopo, nel primo pomeriggio, Viola raggiunse l'ultimo tratto di via Colombo, percorse il Viale delle Palme e sotto il porticato della scuola trovò Matteo ad aspettarla:

«non credo ai miei occhi sei già qui? che puntualità!»

«sono sotto ricatto, per forza sono già qui!».

I due amici scesero lungo l'aiuola e raggiunsero la finestra dell'aula di musica delle medie:

«non dirmi che devo di nuovo scavalcare?»

«eh invece sì, perché le chiavi le ho rimesse a posto».

Matteo scavalcò per primo e poi fu la volta della ragazza... lui le avvicinò dei banchi in modo che potesse poggiare i piedi e poi l'aiutò offrendole le mani:

«faccio da sola» disse lei;

«ma lo sai che sei davvero irritante?! perché non chiudi quella tua boccaccia e accetti il mio aiuto?!».

Allora la giovane afferrò le mani di Matteo e riuscì a scavalcare la finestra, poi scese dai banchi, si levò lo zaino e iniziò a tirare fuori libri e quaderni... lo stesso fece Matteo dicendo:

«tieni, ho fatto le versioni che mi avevi dato»

«le correggo dopo... adesso leggiamo un po' dell'Eneide, ché la prof domani interroga».

Intanto Eleonora e Lorenzo erano in biblioteca a ripassare, ma le distrazioni non mancavano, visto che Lorenzo non perdeva occasione per prenderle la mano e accarezzarle la gamba sotto al tavolo... Eleonora bisbigliando disse:

«smettila Lore! avrò riletto la stessa riga cento volte!».

Insieme a loro c'era anche Valeria, che le lanciò un bigliettino con scritto: "mai pensato di limonare tra gli scaffali?" ma Eleonora guardò l'amica con uno sguardo corrucciato, mentre Lorenzo aveva ricominciato a stuzzicarla, finché improvvisamente lui si alzò dirigendosi verso gli scaffali e Valeria sorrise ad Eleonora:

«e togliti quel sorrisetto, guarda che Lorenzo non è quel tipo di ragazzo!» fece notare lei;

«sarà... io e Matteo lo facciamo sempre, ma... sai dove sia fini-to?» domandò Valeria;

«ecco appunto Lorenzo non è Matteo... ovviamente no, non so proprio dove possa essere».

Eleonora si alzò in cerca di Lorenzo, ma tra gli scaffali non c'era, così si sporse un po' di più per vedere meglio e d'improvviso si sentì tirare verso il bagno:

«ma quanto ci hai messo?» e si scambiarono un bacio;

«Lore ma sei impazzito?! ho appena detto a Vale che non ti metti a limonare tra gli scaffali»

«tra gli scaffali no, non c'è privacy... in bagno è molto meglio!».

Tra i due vi fu un susseguirsi di baci, alcuni particolarmente appassionati, ma improvvisamente qualcuno bussò alla porta:

«uscite di lì per favore!» disse la bibliotecaria.

Eleonora si bagnò il viso e con la faccia rossa per la vergogna uscì dal bagno trascinata da Lorenzo:

«adolescenti maleducati!» brontolò la donna;

«e menomale che non eravate tipi da scaffali... poveraccia: avete scandalizzato la bibliotecaria» commentò Valeria tra le risate;

«già per poco non le prendeva un colpo» concluse Lorenzo.

Nel frattempo Viola e Matteo erano ancora alle prese con la lettura dell'Eneide:

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