Capitolo 20

160 25 21
                                    

Viola lasciò il maneggio frastornata per tutto ciò che aveva vissuto, ma allo stesso tempo sentiva un gran senso di pace; tornò a casa in macchina con la sua famiglia e una volta arrivata lì, fu accolta da un piccolo rinfresco preparato per festeggiarla:

«grazie a tutti di cuore!» disse riconoscente la giovane;

«congratulazioni tesoro!» le dissero i genitori;

«grazie mamma e papà»

«cucciola sei stata bravissima!» aggiunse Giovanni;

«grazie nonno».

Vincenzo e Giovanni portarono a Viola un mazzo di fiori e lei ringraziò entrambi con un bacio; parenti e amici si deliziarono con uno squisito banchetto, mentre Viola uscì in giardino, seguita subito dopo da Matteo:

«congratulazioni! sono felice di vedere che stai bene» disse il ragazzo.

Viola si avvicinò a Matteo e gli diede uno spintone:

«sei un vero cretino!»

«perché scusa? ma che ho fatto?!»

«che bisogno c'era di aggredirlo?!»

«ma come?! quello spocchioso cerca di speronarti e il cretino sono io? credo che tu abbia le idee un po' confuse e comunque almeno un "grazie" non sarebbe suonato male!»

«e perché avrei dovuto ringraziarti?»

«per aver difeso il tuo onore, aver preso le tue difese... quel tipo meritava una lezione, ma Santa Violettina, la protettrice degli spocchiosi, non lo capisce vero?! e perciò io me ne torno dentro!» Matteo molto irritato si voltò raggiungendo la porta e in quel momento ne uscì Alessandro.

«Che succede?» chiese il ragazzo;

«niente!» risposero entrambi in modo seccato;

«ti lascio con la sostenitrice delle cause perse!» concluse Matteo entrando in casa, mentre Viola e Alessandro, rimasti soli, sedettero sul dondolo;

«almeno tu vuoi dirmi cosa succede? oppure devo iniziare a pensare che tu e mio fratello condividete dei segreti?» domandò il giovane e Viola raccontò ad Alessandro dell'aggressione di Matteo a Zanni;

«scusami amore, non pensare che voglia giustificarlo solo perché é mio fratello... ma proprio non riesco a capire: perché sei tanto arrabbiata?»

«ma come me lo chiedi anche?!»

«sì! guarda che ha fatto esattamente quello che avrei fatto anch'io e poi perché prendi per oro colato quello che ha detto quel tipo? io c'ero e Matteo non gli ha torto nemmeno uno dei sui capelli gellati»

«ah perché secondo te essere così avventati è giusto? non pensare alle conseguenze delle proprie azioni è una bella cosa?»

«no affatto, ma non è venuto in mente a quella tua testolina adorabile che Matteo lo ha fatto per difenderti perché era preoccupato per te? e se ti fosse accaduto qualcosa per colpa di quel tipo? in fondo sei la sua 'quasi' cognata: è normale che si preoccupi per te» concluse lui.

Viola sorrise e appoggiò la testa sulla spalla di Alessandro, lui l'abbracciò e le diede un bacio sulla fronte, sotto gli occhi tristi di Matteo che li osservava dalla finestra della sala:

«tutto bene Matteo?» domandò in quel momento Giovanni;

«sì Giovanni grazie» rispose il ragazzo;

«figliolo... a volte si può trasformare una grande sofferenza in un grande amore, basta crederci e volerlo»

«lo vorrei tanto ma a volte non dipende solo da noi... comunque grazie».

Nient'Altro che NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora