Erano le sette del mattino quando Armando e Alessandro andarono a fare colazione in cucina:
«Ale dov'è tuo fratello? ho visto che non ha dormito qui, il letto in camera sua è intatto» disse Armando;
«sì infatti mi ha mandato un messaggio con scritto che dormiva da Lorenzo» spiegò Alessandro;
«sì figurati... chissà cosa avrà combinato e dove avrà passato la notte»
«non dire così papà, guarda che Matteo è molto cambiato ultimamente!».
Alessandro spiegò al padre quali erano le intenzioni di Matteo, del progetto della barca e della sua volontà di trovarsi un lavoro:
«non ho mai sentito di un progetto così assurdo! anche lavorando non riuscirà mai a rimetterla a posto!» affermò con scetticismo Armando;
«ma perché devi essere sempre così pessimista? lascialo fare per una volta che ha un'iniziativa! forse ho sbagliato a parlartene»
«no hai fatto bene, io sono suo padre e ho il diritto di sapere cosa combina quello sconsiderato di tuo fratello, adesso scusami ma ho delle cose da fare»
«papà per favore lascia Matteo tranquillo!».
Armando si alzò dal tavolo, salì le scale e andò al piano di sopra, si vestì e scese in Arma. Percorse via Boselli, raggiunse via Stazione e, all'altezza della pista ciclabile, tagliò per il lungomare fino ad arrivare al porto; lì si avvicinò alla sua imbarcazione e vi salì a bordo, sedette sui comodi divanetti rivestiti di pelle e accarezzandoli fu invaso da mille ricordi... erano i ricordi di cose fatte con sua moglie: l'aveva amata tanto e nonostante fossero passati tanti anni, lui continuava ad amarla esattamente come allora; controllò che fosse tutto a posto, poi scese dall'imbarcazione e si recò alla rimessa per le barche; giunto davanti all'ingresso, l'uomo suonò e aspettò che Piero si affacciasse all'esterno e facesse scattare il cancello, quindi lo raggiunse nel suo ufficio:
«qual buon vento! era tanto che non ti facevi più vedere!» disse Piero sorridendo mentre i due si stringevano affettuosamente la mano;
«hai ragione Piero dovrei venire più spesso!»
«come stai? ho visto i tuoi figli di recente: sono proprio due bei ragazzi e mi sono sembrati anche molto in gamba!»
«sto bene, ti ringrazio... è per questo che sono venuto: vorrei vedere l'imbarcazione che hanno portato qui i miei figli»
«ma certo vieni!».
Piero accompagnò l'uomo all'imbarcazione e, una volta lì, Armando la osservò attentamente, prima all'esterno e poi, una volta salito a bordo, anche internamente; dopo quella prima occhiata, Armando si voltò verso Piero e disse:
«quanto credi che ci vorrà per farla galleggiare?»
«beh... esternamente non è messa male... certo va tutta levigata, però l'albero della vela è intatto e... una volta montati i tiranti e la vela all'albero, dando una controllata alla pompa di sentina, secondo me per fine estate il ragazzo potrebbe farcela!».
Armando scese dall'imbarcazione:
«dai a mio figlio tutto ciò di cui ha bisogno, tu sei del mestiere perciò potrai consigliarlo al meglio... non preoccuparti delle spese provvederò io! basta solo che non gli dici che sono stato qui e che abbiamo parlato!»
«ma Armando!»
«te lo chiedo come un favore personale!»
«va bene... come vuoi»

STAI LEGGENDO
Nient'Altro che Noi
RomanceIn una tranquilla e soleggiata cittadina della riviera ligure, un gruppo di amici e di amiche, un'unica grande compagnia, vive grandi emozioni: spensieratezza, divertimento, ma anche conflitti e difficoltà, sullo sfondo di tante vicende che si intre...